Un nuovo testo classico dell'autore della ben più nota Imitazione di Cristo. Si divide in quattro agili capitoli dal titolo: incontrare Maria, conoscere Maria, amare Maria, pregare e cantare Maria.
Quando invochiamo Maria: "Mostrati Madre", lei ci sussurra: "E tu mostrati figlio". Uno dei volti incoraggianti della preghiera è proprio questo: Dio, la Madonna, i santi e i nostri morti ripetono a noi quello che noi ad essi diciamo. Noi sospiriamo: "Dio ti amo" e lui dal cielo grida: "Anch'io ti amo". Noi diciamo cinquanta volte: "Ave Maria" e la Vergine Madre non si stanca di ripetere a noi il suo "ave", per cinquanta volte. La corona del rosario diventa così quella catena che lega cielo e terra, ci immerge nei misteri della vita di Cristo, diventa un salutare mantra che dà serenità alla nostra esistenza e assicura la costante presenza di Maria particolarmente "nell'ora della nostra nascita" alla vita che non conoscerà tramonto. Il libretto, insieme ad una guida per pregare il Rosario, propone per ogni mistero un'interessante e profonda meditazione di Don Valentino Salvoldi che si trasforma in dialogo-preghiera intimo e fiducioso con Maria, nostra Madre.
Sussidio per la preghiera personale e comunitaria. Un aiuto a riscoprire non solo la pratica del Rosario, ma anche tutta la novita di questa devozione che il Papa ha richiamato nella Lettera Rosarium Virginis Mariae. La peculiarita che caratterizza il sussidio e quella di proporre un Rosario vocazionale, ossia chiedere al Signore, per intercessione di Maria, il dono delle vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata, alla missione. Per pregare meglio il Rosario il sussidio propone la seguente struttura: annuncio del mistero; proclamazione della Parola di Dio; breve pausa di silenzio; intenzione vocazionale; Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre; Preghiera di Fatima; invocazione vocazionale; orazione conclusiva.
San Michele è il primo angelo che, per importanza, sta al cospetto dell’Altissimo.
Il suo nome, che significa: “Chi come Dio?”, fu il grido di battaglia con cui san Michele attaccò e sconfisse gli angeli ribelli a Dio: durante la terribile lotta che ebbe luogo nei Cieli quando gli angeli cattivi vennero meno alla fedeltà a Dio, Michele, con i suoi angeli buoni, condusse satana e le sue legioni fuori dal cielo, e li precipitò nelle profondità dell’inferno (Ap. 12, 7-9).
Si pensa comunemente che l’arcangelo san Michele abbia scacciato dal cielo Lucifero e i suoi angeli e che continui a combattere contro Satana e i suoi spiriti maligni per distruggere il loro potere ed aiutare la Chiesa a raggiungere la vittoria finale. È giusto quindi rinnovare la nostra fiducia nel potere di san Michele e chiedergli aiuto, come un tempo faceva la Chiesa. Ricordiamo che il suo nome vuol dire “Chi come Dio?”, e che la sua azione e la sua fedeltà debbono spronarci sempre a riconoscere la signoria di Gesù e a cercare costantemente la gloria di Dio, Signore nostro.
Dopo la caduta di Lucifero, Michele divenne il principe degli angeli ed il combattente delle forze sataniche: per questo egli è invocato soprattutto per la protezione contro le forze del male. In particolare, san Michele è invocato nella malattia e specialmente nell’ora della morte, quando il suo potentissimo aiuto si fa ancora più necessario e l’anima è sotto i più duri assalti di Satana.
In questo libro sono raccolte brevi omelie mariane per le varie solennità, feste e memorie dell'anno liturgico: dalla solennità dell'Immacolata Concezione alla memoria della Presentazione di Maria al Tempio. È un sussidio semplice ed essenziale che può rivelarsi utile per il "servizio della Parola", per favorire la meditazione e stimolare altre riflessioni. mio desiderio è che possa servire a ravvivare la devozione a Maria Santissima perché anche oggi, "c'è sempre il rischio che la Madonna scompaia dalla nostra vita" (M. Magrassi).
La santa di Calcutta, che sempre abbiniamo al servizio e alla dedizione ai poveri, è stata una donna centrata su Maria, non a caso il sari bianco e blu, l'abito delle Missionarie, per attestazione stessa della fondatrice, è un preciso riferimento alla Madonna. In queste pagine è raccontato come dietro la devozione della piccola ragazza albanese che diventerà uno dei giganti del XX secolo, c'è una storia in cui Maria appare come guida nei momenti più difficili.
Il tema mariano in santa Teresina ha un posto alle radici stesse della sua conversione. D'altronde, Teresa vive la propria vocazione monastica in quel "Carmelo" che fin dalle origini ha una tradizione legata a Maria. Venerata come Regina del Monte Carmelo, la Vergine è la patrona dei carmelitani e di coloro che ne indossano lo scapolare. Non poteva, santa Teresina, che nutrire per Lei un culto particolare, di cui cercheremo nelle pagine seguenti di indagare le origini e la profondità.
Raccolta di alcuni testi sulla Madonna scelti tra le omelie e i discorsi di Papa Benedetto XVI, come meditazione personale e come spunto omiletico per la pastorale delle parrocchie. In queste pagine, la figura di Maria viene presentata attraverso la Sacra Scrittura, per arrivare a delineare il suo ruolo nella Chiesa come mediatrice di grazie.
Una novena attraverso 9 parole-chiave della Vergine Maria per accompagnare i fedeli alla solennità dell’Immacolata, con testi pastorali preceduti da un brano della Sacra Scrittura e seguiti da una preghiera.
Dopo la sacra Scrittura e alla sua luce, la via più sicura per conoscere il mistero della Vergine Maria è la preghiera liturgica. Ciò che la Chiesa crede di Maria, questo anche celebra, e viceversa. Ecco perché la venerazione riservatale nei misteri di Cristo celebrati trova eccellente espressione nelle formule liturgiche. Tra queste si distingue il prefazio, che costituisce l'esordio della Preghiera eucaristica, posta al cuore della celebrazione. I prefazi che sono considerati in queste pagine appartengono al Messale Romano, alle Messe della beata Vergine Maria e al Messale Ambrosiano: una sessantina di testi circa, dai quali emerge la visione "mariana" della Chiesa e quella che si può giustamente chiamare "mariologia liturgica". Mentre esprime il sentire della Chiesa, la preghiera liturgica ci apre i tesori della conoscenza dei misteri divini, tra i quali risplende la Vergine Maria, intimamente unita a Cristo e alla Chiesa.
Le celebrazioni per il Tempo di Avvento e Natale sono una possibilità per offrire a sé stessi e alle proprie comunità di riferimento un momento di ascolto e di preghiera, di scoperta del grande mistero che la Chiesa celebra in questo tempo liturgico. Quattro sono le celebrazioni per il Tempo di Avvento: si medita la piccolezza di Maria, la sua disposizione ad accogliere il Signore, la sua capacità di gioire per l'evento meraviglioso del Natale del suo Figlio. Tre le celebrazioni nel Tempo di Natale: si contempla Maria come sposa, come madre e infine come colei che custodisce tutti gli eventi «nel suo cuore». Queste pagine tratteggiano un bozzetto della figura della Vergine Maria, cercando di delinearne i tratti essenziali, attraverso la Parola offerta dalla liturgia di questo intenso tempo liturgico.
Per un'antichissima tradizione, l'Assunzione di Maria è avvenuta a Gerusalemme. La commemorazione liturgica della festa dell'Assunta trovò ben presto accoglienza nelle comunità cristiane, estendendosi gradatamente a tutta la Chiesa. Secondo un'altra tradizione la Vergine sarebbe giunta a Efeso (Turchia) con l'apostolo Giovanni. In questa città, al termine dei suoi giorni, sarebbe stata glorificata.