Liberisti accaniti molestano baby-pensionati, acari della polvere rapinano i tabaccai, treni depressi si suicidano gettandosi sotto i passanti, ragazze di provincia costrette a massacrarsi fra loro nell'unico comune sprovvisto di serial killer... Una repubblica cinquantenne affetta da demenza precoce. Un sito Internet gestito da un angelo, dove da tre anni imperversa un virus che trasforma la cronaca in farsa. Lia Celi sottopone a una lente deformante gli eventi piccoli e grandi del costume e della politica, ciò che ne deriva è una strampalata fotografia dell'Italia.
Raccolta di barzellette indovinelli e altro a cura di G. Quaranta. Ridere è un'esca per conquistare amici e star bene in salute.
Il testo di questo spettacolo prende spunto da una serie di trasmissioni radiofoniche di Moni Ovadia con Mara Cantoni, a partire da una griglia di testi di Brecht, Magris, Benjamin e altri. Di qui si sviluppò uno spettacolo, nato dalla collaborazione con Giorgio Strehler e il Piccolo teatro di Milano, incentrato sulle storielle, l'umorismo, la pietà e il mondo struggente degli ebrei poveri.
Al libro è allegato un video di 90 minuti. Essenziale, acre, implacabile mai disposto alla battuta facile: il furore comico surreale di Albanese va diritto al cuore del nuovo miracolo industriale, fondato sul superlavoro, ma anche al cuore della società che si vorrebbe postindustriale, e genera forme mostruose di lavoro. felice indagine psicologica.
Dalle pagine di Calamandrei balza un quadro vivacissimo e pieno di realismo, illuminato da un'aneddotica professionale e da una ricca messe di regolette preziose sulla difficile convivenza tra i due banchi dell'udienza: "l'avvocato deve sapere in modo così discreto suggerire al giudice gli argomenti per dargli ragione, da lasciarlo nella convinzione di averli trovati da sé". Calamandrei insiste particolarmente sul motivo della comunanza delle vite parallele: "il segreto della giustizia sta in una sempre maggior umanità e in una sempre maggiore vicinanza umana tra avvocati e giudici nella lotta contro il dolore.
Cinquanta barzellette di argomento religioso.
Il riso è uno scoppio di energia incontrollata, un rivolgimento umorale, insomma una catastrofe fisiologica (e anche sociale, se si ride a sproposito). Ma le catastrofi sono quelle strane discontinuità studiate dai matematici. E' possibile affidare a loro una teria del riso? Nell'opinione comune i matematici sono incapaci di emozioni, sono robot, macchine, magari geni, ma vorreste davvero essere come loro? Non meno degli italici carabinieri oggetto di riso, personaggi di barzellette, fin da quando Talete fece ridere la serva tracia cadendo in una buca perché camminava guardando le stelle. Ma il nostro "agente all'Avana", ci fa pervenire rapporti che rivelano come siano loro, i matematici, tra i più prolifici inventori di umorismo, storie, barzellette.