In una vecchia corte, quasi un grande condominio orizzontale, abitano famiglie le cui storie, inventate e raccontate con ironia, si intrecciano. Trattano delle varie fasi di vita delle famiglie con figli da 0 a 10 anni: del passaggio dalla coppia-diade alla triade (con la nascita del figlio), dal concepimento alla prima infanzia, dall'arrivo del secondo figlio all'ingresso nella scuola, dal ruolo dei nonni a quello delle regole... Ogni storia è accompagnata da una chiara riflessione teorica sui legami familiari, per affrontarne in modo positivo le difficoltà. Inoltre ogni capitolo offre suggerimenti per affrontare il tema anche attraverso attività, film, libri, musica e opere d'arte.
Quanti matrimoni, iniziati con le più belle aspettative e una grande voglia di amarsi, sono diventati molto presto luoghi di indifferenza, se non addirittura di rifiuto o di fallimento? Di fronte a tutto questo non manca chi ritiene che l'impresa di costruire la vita matrimoniale sia destinata, sempre e in ogni caso, a essere frustrata. Ma sposi non si nasce, si diventa, ed è essenziale che le coppie siano consapevoli dei motivi che rendono difficile, ma non impossibile, la chiamata a essere sposi e che abbiano il coraggio di compiere scelte adeguate.
Tre coppie di sposi-blogger da migliaia di visualizzazioni ciascuna firmano un libro dedicato all'amore matrimoniale. Seguendo l'invito di papa Francesco a non lasciare sole le famiglie e a usare il web a fin di bene, gli autori - veri e propri, "influencer dell'Amore" - affrontano il tema con freschezze e profondità. Ogni coppia, seguendo la propria sensibilità, sviscera un aspetto del matrimonio rifacendosi al modello antropologico biblico, che suddivide l'uomo in: söma (corpo), psyche (anima), pneuma (spirito) per descrivere le diverse relazioni dell'uomo con Dio.
Di fronte alla crisi di senso del presente, di cui il Covid non è la sorgente, ma sta giocando un subdolo ruolo di acceleratore, Luigi Ceriani, psicologo e pedagogista milanese, mette a tema in questo libro la sfida educativa che attende i genitori, gli insegnanti e le altre figure di riferimento per le generazioni più giovani, confrontandosi a tutto campo su figli, scuola, società… con Fausto Bertinotti, Mario Calabresi, Paolo Crepet, Diego Fusaro, Umberto Galimberti, Mario Mauro, Alessandro Meluzzi, Franco Nembrini, Daniele Novara, Raffaela Paggi, Antonio Polito, Massimo Recalcati, Giorgio Vittadini… nella consapevolezza che dall’educazione presente dipenderà la comunità del futuro.
Affido il mio messaggio a coloro che fanno visita alle famiglie in questo periodo, preti, diaconi, incaricati della parrocchia consacrati e laici. La visita alle famiglie è un’esperienza così bella, talora così faticosa, in tempi di epidemia così complicata che voglio esprimere la mia più profonda gratitudine a chi in ogni modo cerca di non permettere che qualcuno si senta abbandonato.
E il messaggio è la benedizione per il pranzo di Natale. Il messaggio è per dire che Gesù è il Figlio di Dio che si è fatto uomo per essere il “Dio con noi”. Vuole condividere la nostra vita per avvolgerla della gloria di Dio. Vuole essere ospite nelle nostre case per costruire amicizie e lasciarvi le confidenze che danno gioia: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,11). Vuole condividere il pane, vuole offrire il vino migliore perché intorno alla tavola si compia ancora il miracolo che unisce i cuori, che rende possibile amarsi, perdonarsi, aiutarsi.
Ecco il mio augurio, la mia benedizione. Il pranzo di Natale sia un momento lieto e ne venga una letizia che duri tutto l’anno, perché Dio è alleato di ogni buona intenzione, di ogni impegno per il bene. Benedetto pranzo di Natale! Auguri!
L'amore si consuma col tempo o al contrario è chiamato a crescere? Attraverso il percorso concreto che viene proposto in queste 9 brevi meditazioni entreremo in una dinamica di crescita, illuminata passo passo dall'enciclica Amoris laetitia di papa Francesco. 9 meditazioni per pregare, avvicinarsi l'uno all'altro, fortificarci a vicenda in coppia. Michel Martin-Prével, rimasto vedovo, è stato ordinato sacerdote nel 2008. Egli prosegue il ministero iniziato con sua moglie Anne: la predicazione ai ritiri per le coppie e per le persone separate. Un libro per chi ha poco tempo, da leggere a casa o in vacanza, in metropolitana o sul treno... anche solo dieci minuti al giorno.
Se ci si lega per tutta la vita a una sola persona, si potranno ancora gustare le più intense gioie dell'amore? Il vero amore non è forse per definizione "extraconiugale"? Queste domande, che potremmo attribuire a un libertino impertinente o a una lettrice di romanzi rosa, esprimono una perplessità originariamente cristiana. A vedere nell'amore matrimoniale un ripiego che sarebbe preferibile evitare è infatti non solo chi si abbandona ai piaceri di Venere nella promiscuità sessuale, ma anche chi si dedica esclusivamente a Dio nel celibato e nella verginità. Nella convinzione che l'amore casto per Dio sia la forma più elevata di amore, il primo teologo del cristianesimo, Paolo di Tarso, raccomanda non a caso di "non sposarsi", rivelando le insospettabili radici cristiane della concezione romantica del matrimonio inteso come "tomba dell'amore". Si spiega così come mai la tradizione cristiana abbia sempre considerato l'eros una forma doppiamente "pericolosa" di amore, che minaccia non solo la castità abbracciata da celibi e vergini, ma anche la fedeltà richiesta agli sposi. Proponendo un ripensamento di questo assunto, l'Autore restituisce all'amore umano la centralità che tutti spontaneamente gli riconosciamo, liberando la sua componente erotica da quell'evidente svalutazione che, nella storia della Chiesa, ha indotto a presentare la decisione di rinunciarvi come più meritoria di quella di sposarsi.
Nell'anno scolastico 2016/2017, in un liceo di Crema, è stata lanciata una provocazione: "una settimana senza Social", una proposta fatta agli studenti e alle studentesse di astensione dall'utilizzo dei social network. Da allora questa singolare esperienza si è moltiplicata, riproposta in diverse scuole e realtà associative italiane, in modi e con finalità diverse. Nel libro la ricercatrice, che per prima l'ha ideata, presenta i risultati della ricerca, esortando genitori e educatori a confrontarsi col nuovo tema dell'educazione civica digitale. L'invito è a non demonizzare (non tutto ciò che ha a che fare con la rete e i Social è male; le nuove generazioni non sono inevitabilmente "perse") ma anche a non minimizzare, mitizzando il progresso (non tutto quello che la tecnologia consente è buono e va accettato acriticamente; non tutto andrà a posto da sé). Il libro propone una terza via: conoscere i cambiamenti legati all'uso delle tecnologie e utilizzare le nostre conoscenze per potenziare le capacità dei nostri figli e per insegnare a usare la rete e i social come una risorsa, senza abusarne ed esserne dipendenti. Per fare questo dobbiamo abbandonare l'ottica del controllo (proibire tutto) e quella, opposta, del permissivismo (abbandonarli a loro stessi) per puntare sulla responsabilizzazione e sulla condivisione con le nuove generazioni di un nuovo linguaggio, nuove competenze, nuove regole per la comunicazione in rete. E soprattutto di una nuova etica della comunicazione social.
Il piacere, che è proprio dell'amore, dovrebbe entrare a fare parte del modo di vivere la fede. Eppure si dice che viviamo oggi un cristianesimo senza eros e senza passione, troppo fondato sul dovere e sulla paura: sul dovere di obbedire alle leggi e alle regole e sulla paura di Dio e del suo giudizio. Papa Francesco ci provoca tenacemente: è arrivato il tempo per intuire che il Vangelo è la chiamata a essere più uomini, più donne, e a vivere la felicità già nell'al di qua. Il papa ci ricorda che «un amore senza piacere, né passione, non è sufficiente a simboleggiare l'unione del cuore umano con Dio» (Amoris laetitia n. 142).
A fronte di una libertà che appare sempre più protesa a ripiegarsi su di sé, l'amore di coppia, rivisitato da papa Francesco nell'Esortazione Amoris Laetitia, afferma invece il primato di una libertà che ritrova se stessa nella relazione. In questo contesto anche il conflitto si rivela una risorsa fondamentale per conoscersi, farsi conoscere e crescere nell'unità secondo il progetto originario per cui i due «saranno una carne sola». Una vera e propria anticipazione del futuro stesso dell'umanità destinata alla comunione in Cristo.
I compiti a casa! Quanto è drammatico il loro impatto sulla vita famigliare! E lo è per tutti! In tempi di didattica a distanza poi, la loro gestione è stata ancora più difficile. Quando ci sono i compiti di mezzo, tutto si trasforma in urla, minacce, pianti, ricatti e weekend rovinati. Ma sono utili i compiti a casa? I pareri sono discordanti. Per alcuni genitori sono utilissimi, mentre per altri sono completamente inutili. Ma che piaccia o no i compiti, spesso tantissimi, ci sono e creano dei problemi anche tra marito e moglie. Occorre quindi cercare di affrontarne la gestione nel modo più costruttivo possibile. È l'obiettivo del libro: aiutare il genitore a sviluppare una competenza preziosa, fornire qualche buon consiglio e validi strumenti che possano aiutare ad affrontare in maniera molto più efficace la "faccenda" compiti a casa.
Quante volte, nella vita ci coppia, ci si ritrovata disorientati? Quanto sono frequenti la crisi fra gli sposi? Quante volte le coppie si rivolgono alla Chiesa per chiedere aiuto? Una pastorale riparatoria e preventiva verso separazioni e divorzi non può prescindere dall'accompagnamento delle coppie prima e dopo il matrimonio. E questa pastorale non può più neanche prescindere dall'impegno dei laici...