Trentanove anni dopo la sua morte, avvenuta in Bolivia in circostanze mai del tutto chiarite, il mito del Che è vivo più che mai. Dall'Argentina a Cuba, e poi in Russia, Cina, Algeria, Congo e quindi in Europa, uno dei più grandi specialisti della vita di Ernesto Che Guevara ha incontrato famigliari, amici e compagni di avventura del più celebre mito contemporaneo. Ha raccolto documenti e testimonianze di quelli che l'hanno conosciuto, hanno vissuto con lui, lo hanno amato, e perfino detestato, per scrivere la storia di un uomo. Un uomo bello come un attore del cinema, e asmatico fino all'esasperazione, che è stato medico, padre di cinque figli, guerrigliero in Africa e in America latina, avventuriero, ministro, agente segreto e infine Cristo laico, icona transgenerazionale consacrata all'immortalità. Una biografia che affronta le questioni ancora misteriose della vita e della morte del Che. Una storia per immagini che raccoglie più di 300 straordinarie fotografie, moltissime inedite o poco conosciute, concesse da Aleida, la sua ultima moglie, da sua figlia Celia e da suo figlio Camilo.
Lo Spirito di Stella è una barca a vela molto speciale: è il catamarano per disabili sul quale Andrea Stella ha compiuto il suo viaggio per tornare da Genova a Miami, il luogo in cui è cominciata la sua tragica avventura. Questo viaggio, il cui diario di bordo conclude il libro, è stato il punto d'arrivo di un percorso durato quattro anni, durante i quali la passione per il mare ha aiutato Andrea a tornare alla vita dopo il terribile incidente che lo ha lasciato su una sedia a rotelle. Scoprendo che non esistevano barche a vela adatte ai paraplegici, Stella si è adoperato in ogni modo per rendere questo sport accessibile ai disabili, riuscendo a calamitare l'interesse e le risorse necessari a costruire una barca tutta nuova.
In una bella giornata di sole, nel tiepido febbraio della Florida, l'avventura nello spazio di Umberto Guidoni ha inizio. Quando, dopo due minuti e mezzo dal lancio, i due razzi a combustibile solido si staccano, tra la folla scoppia un'ovazione. Il primo italiano a entrare nella Stazione spaziale orbitante racconta il lungo volo che l'ha portato a realizzare il suo desiderio di bambino: gli anni di studio, le lunghissime selezioni, la durezza dell'addestramento, i sacrifici, i viaggi, i trasferimenti da una parte all'altra dell'Oceano Atlantico, con moglie e figlio al seguito, fino al traguardo finale: staccarsi da Terra per guardare il mondo dallo Spazio.
Nato a Madrid nel 1873, terzogenito del re di Spagna Amedeo d'Aosta, Luigi Amedeo, si dedicò fin da giovanissimo alle sue grandi passioni: l'avventura e l'esplorazione. Conclusa l'Accademia navale di Livorno, viaggiò per mare in tutto il mondo e fra il 1897 e il 1899 realizzò le sue prime spedizioni importanti in Alaska, di cui la seconda raggiunse la latitudine Nord più avanzata dell'epoca. Tra il 1903 e il 1905 circumnavigò la terra passando per lo stretto di Magellano, toccando Cina e Australia e tornando per il mar Rosso. Nel 1906, in veste di alpinista, riuscì a raggiungere le cime più alte della catena del Ruwenzori, vicina alle sorgenti del Nilo.
Una biografia completa di Amintore Fanfani ricostruita grazie a documenti rinvenuti presso l'Archivio Storico dell'Università Cattolica di Milano. Dall'esilio volontario in Svizzera al rapporto con Dossetti, La Pira e Lazzati, dal piano casa alla riforma agraria. Un volume per conoscere meglio un uomo che ha voluto attuare il credo cristiano all'interno della politica.
La vita, le opere, i personaggi di Borges attraverso le sue parole in una raccolta di interviste e colloqui con il grande autore e risalenti a vari periodi della sua creazione artistica. Tratti di particolare intensità riguardano la famiglia, la madre, il suo rapporto con la cecità e quello con la morte. Ma non mancano riflessioni su letteratura e politica e risposte franche sul rapporto, molto discusso e criticato, fra l'autore e la letteratura cilena in occasione della consegna di un premio a Santiago. Un libro per capire a fondo il poeta e l'uomo Borges.
Curtis Jackson III è costretto a crescere in fretta, molto in fretta. A otto anni perde la madre, eroinomane e spacciatrice, che viene uccisa per un regolamento di conti tra trafficanti. Il padre non l'ha mai conosciuto. Il tetto sotto cui diventa grande è quello della strampalata famiglia dei nonni, in mezzo al viavai di zii e zie, tutti alcolisti o tossici. A Curtis non resta che la strada, in cui muove i primi passi da pusher a dodici anni per conquistarsi, solo più tardi, il pieno controllo del territorio spacciando roba. Quella del crack diventa una macchina infernale dalla quale Curtis viene inghiottito: più soldi accumula più ne vuole accumulare. Macchinoni tirati a lucido, gioielli e donne sono gli unici valori in cui crede. Ma iniziano presto i guai con la giustizia e le gang rivali. Curtis viene arrestato due volte, ma non è questo a impedirgli di pensare che l'unica via possibile sia quella della criminalità, almeno fino a quando non si imbatte nei rap. La fede per la musica diventa assoluta e lo convince a voler chiudere per sempre con la ferocia della strada ma proprio quando la sua carriera sta per decollare ci pensa un vecchio regolamento di conti a fermarlo. Sopravvissuto miracolosamente a nove pallottole, per Curtis inizia la vera rinascita: tiene duro, compone e fa circolare i suoi pezzi fino all'incontro cruciale con Eminem e Dr. Dre. È l'esordio fulminante di 50 Cent che, schizzato in cima alle classifiche, viene incoronato subito nuovo indiscusso re dell'hip-hop.
Nella notte del 19 novembre 1943, Renzo Ravenna e la sua famiglia varcano clandestinamente il confine italo-svizzero, costretti alla fuga dalle persecuzioni razziali. A rendere unica la loro vicenda è un particolare importante: Renzo Ravenna - amico fraterno di Italo Balbo - era stato podestà in carica a Ferrara dal 1926 al 1938, primo e unico ebreo a ricoprire un ruolo simile nell'Italia di Mussolini. I dodici anni del suo podestariato attraversano le diverse fasi del ventennio fascista e la sua vicenda umana e politica si fonde con la parabola di Balbo, la storia di una città alla ricerca dell'antico splendore e il rapporto complesso e sfuggente ad ogni semplificazione fra ebraismo e Regime, fino all'abominio delle leggi razziali.
Gengis Khan è una delle grandi figure della storia: criminale, eroe, genio militare, semidio. Per i musulmani, i russi e gli occidentali è un brutale oppressore, trucidatore di milioni di persone. Ma nella sua terra, la Mongolia, è considerato il padre della patria, e anche i Cinesi lo venerano come il fondatore di una potente dinastia. In questo saggio John Man utilizza la propria esperienza diretta e la profonda conoscenza della Mongolia e della Cina per svelare la duratura influenza che il mito di Gengis (o Genghiz) Khan ancora ha.
Questo saggio è ricco di rivelazioni che tra l'altro smontano il mito della Lunga Marcia, e mostra un Mao sconosciuto: completamente privo di idealismo, ottenne il potere grazie ai suoi complessi rapporti con Stalin, che datavano dagli anni '20, e a una serie di complotti, avvelenamenti e ricatti. Ma dopo aver conquistato la Cina nel 1949, il suo scopo segreto era diventato la conquista del mondo, e per inseguire questo sogno Mao arrivò a causare la morte di 38 milioni di persone nella più grande carestia registrata nella storia. In tutto, più di 70 milioni di persone persero la vita sotto il governo di Mao, e questo in tempo di pace.
"La vita ci è stata data per servire - diceva Galante Garrone - per mostrarci solidali con l'umanità intera battendoci, pur nel nostro piccolo, per gli ideali eterni di giustizia, di libertà, di pace, di progresso." Era questa la morale laica di un uomo che credeva fermamente che lo Stato siamo noi, e che lo ha servito con coerenza prima come magistrato, poi come giurista e storico all'università, scrivendo libri e intervenendo sulla stampa per quasi mezzo secolo, lavorando per un Paese migliore. Attraverso la biografia di Galante Garrone, ripercorriamo le fasi più tormentate della storia italiana del Novecento e le grandi discussioni connesse.