Un'edizione aggiornata rispetto alla precedente, arricchita in appendice di alcuni pronunciamenti del Santo Padre Papa Francesco, il quale, sin dall'inizio del suo pontificato, ha alla Chiesa il nefasto e diffuso potere del nemico delle nostre anime, rompendo così quel silenzio su cui il Maligno stesso ha giocato la sua pervicacia e spavalderia a danno delle anime.
Liquidato alcuni decenni fa dalla teologia sull'onda della "demitizzazione" (Bultmann), il diavolo sembra essersi preso la rivincita: si moltiplicano gli esorcisti, si diffondono i riti satanici e gli scritti (pseudo)scientifici sull'argomento. Si tratta semplicemente di un ritorno del mito e quindi dell'espressione di una mentalità primitiva incompatibile con l'attuale visione del mondo? È la domanda che sta al fondo di questo fascicolo, che intende prendere sul serio il concetto di diavolo; fare ciò significa interrogarsi sul senso del male, della sua origine e della sua personificazione: non in Dio, non nell'uomo, ma in un essere misterioso. I contributi qui raccolti prendono le mosse dal racconto primitivo (Gen 3), proprio per andare oltre le interpretazioni letterali del testo sacro e le rappresentazioni ingenue o fantastiche della figura del diavolo. In questo senso le prime due riflessioni sono "fondanti": tentano di mostrare se e come il diavolo possa essere ancora ritenuto tema teologico e in che modo, dal punto di vista filosofico, il diavolo si possa dire "persona". Si passa quindi all'esegesi biblica: studiando il significato dell'invidia del diavolo come causa della morte degli umani (Sap 2,23-24) e la parabola del seminatore (Lc 8,4-15), si mostra in che modo il diavolo sia all'opera. Vengono poi esaminate alcune opere di teologia fondamentale per verificare in che modo i racconti delle tentazioni di Gesù siano al centro della sua predicazione.
Un esorcista di grande esperienza riflette a tutto campo sulla pratica dell'esorcismo, vero e proprio ministero della consolazione, e su diversi aspetti del mondo contemporaneo legati alla lotta al maligno.
Questo libro è religioso e scientifico. Studia la possessione diabolica e i processi psicologici della mente umana. La possessione diabolica, tragedia immane che flagella l’umanità, incomincia nell’uomo come una depressione – ansietà – deficit psichico disperazione cronica. che si aggrava sempre di più. Non è curabile da nessuna medicina eccetto l’esorcismo cristiano! Nelle migliaia di casi di possessione diabolica che ho osservato il sintomo primario è il peccato non emendato dalla Preghiera Cristiana. Il più grande errore della Psichiatria Mondiale è quello di ignorare il Peccato e le sue terribili conseguenze.
Una riflessione sul diavolo sotto vari punti di vista: dal problema antropologico del male, con le sue spiegazioni mitiche, all'analisi delle rappresentazioni del diavolo nella tradizione biblica e cristiana, fino al tema della demonizzazione dell'altro. Principale chiave di lettura è il concetto di rappresentazione sociale, strumento di codificazione simbolica dell'esperienza del male e del negativo, essenziale per la definizione dell'immaginario collettivo delle società e del loro linguaggio comune. L'opera di decostruzione di questo libro non entra nel merito delle credenze religiose sul diavolo in quanto essere personale e soprannaturale; essa si situa nel campo delle scienze antropologiche e sociologiche, e della lettura comparata delle religioni. Mostra in questo modo quanto i meccanismi di "demonizzazione" siano attivi anche ai giorni nostri. Lo provano xenofobia, omofobia, teorie del complotto... "Il vero problema che si pone con l'invenzione del diavolo - conclude l'autore - è il rapporto con l'altro, il diverso. Credere nel diavolo, inventare i barbari, ha molti vantaggi: delimita frontiere, rafforza l'identità".
"Tempo fa ho conosciuto una donna vittima di possessione diabolica conclamata, la quale mi ha chiesto di raccontare la sua storia, affinché la gente sappia quali sono le subdole dinamiche attraverso cui il Maligno può entrare nella normale esistenza di ognuno di noi. Ho iniziato questo difficile cammino assistendo ai riti di esorcismo che ormai da anni riceve da un padre nominato dal Vescovo. Ho toccato con mano la sua sofferenza e quella di molti altri che si trovano nella medesima condizione. Questa è la sua storia".
All'inizio del 2011 padre Matteo La Grua pronunciò parole profetiche alla giornalista Roberta Ruscica: "Fai in fretta... Vorrei vedere questo libro stampato. Mi resta poco da vivere". Era vero. Padre La Grua morì pochi giorni dopo, il 15 gennaio, a 97 anni. Nel racconto di una vita tutta dedita a combattere le forze del male, padre Matteo lascia la sua eredità e riflette sull'avvento dei tempi messianici e sulla urgente necessità di conversione dell'umanità intera. È impossibile quantificare miracoli, guarigioni e liberazioni dal demonio da lui operate. Noto e stimato in tutto il mondo, rimase lontano dai riflettori della stampa e dai salotti tv che se lo contendevano. Di sé padre Matteo diceva: "Sono un semplice figlio della Vergine Maria. Sono strumento del Suo grande Amore. Non ho alcun merito". Eppure i fedeli, a migliaia, facevano attese di ore per assistere alle sue "messe di guarigione" celebrate a Margifaraci, centro di spiritualità sorto a due passi dal cimitero della mafia, quelle fosse comuni in cui furono ritrovate tante vittime della guerra di Cosa Nostra. Uomo di intensa preghiera e di profonda umiltà, ricercato da personaggi famosi e da gente comune, da ricchi uomini d'affari e da poveri sbandati, aprì la porta della sua casa a chiunque avesse bisogno. Questo libro-intervista - da lui fortemente voluto negli ultimi mesi prima di morire - è dedicato a quanti, lontani dall'amore di Dio, sono vittime del demonio.
La fede della Chiesa, riguardo all’esistenza e all’azione malefica del demonio, si basa sulla testimonianza della Bibbia, che è parola di Dio. Nei Vangeli, Gesù si è presentato costantemente come il Vincitore di Satana e dei demoni che hanno potere sull’umanità peccatrice, affrontandoli personalmente e riportando su di loro la vittoria. Anche quando interviene per sanare le malattie e donare la guarigione, Gesù affronta e sconfigge Satana. Davanti all’autorità che Egli manifesta nei loro confronti, i suoi nemici Lo accusano: «Egli scaccia i demoni in virtù di Beelzebul, principe dei demoni» (Mc 3,22), mentre i suoi calunniatori si chiedono: «Non sarebbe per caso anch’egli posseduto dal demonio?» (Mc 3,30; Gv 7,20; 10,20s). Gesù fornisce però la vera spiegazione: Egli scaccia i demoni in virtù dello Spirito di Dio e ciò prova che il Regno di Dio è giunto fino agli uomini. La Chiesa ha ricevuto da Lui la missione di continuare la sua opera salvifica, quale sacramento della redenzione, e di donare la liberazione interiore ed esteriore dal peccato.
Per nostro aiuto e ammaestramento Dio permette che anime dannate vengano ad avvisarci del loro stato di fallimento definitivo. Questo libro contiene diverse di queste testimonianze, verificate dal magistero della Chiesa e risultate credibili. La verità certa dell'esistenza dell'Inferno è stata ribadita anche da Maria SS. Nelle apparizioni di Fatima e Medjugorie, qui riportate con le visioni avute dai veggenti. Non che la salvezza e l'eterna beatitudine del Paradiso non siano stati offerti da Dio. Quasi che il Creatore e la sua creatura non si siano potuti incontrare per fatti contingenti. Ogni uomo ha avuto il suo «tempo» per decidere della propria vita, per salvarsi o no. L'esistenza dell'inferno non è una sconfitta della Misericordia Divina, ma un avviso paterno che nell'arco della libertà l'uomo si può rovinare per sempre.
A un figlio spirituale che gli diceva: "Padre, alcuni negano l'esistenza del demonio", Padre Pio rispose: "Ma come si fa a dubitarne, quando io me lo vedo sempre d'attorno?". E in effetti che cos'è, o meglio, chi è il diavolo? È semplicemente la personificazione di alcune nostre paure, la necessità di dare un volto al male, oppure ci troviamo di fronte a un essere davvero esistente, operante con la sua intelligenza, che tutto studia per portare l'uomo verso il male e il distacco da Dio? È stato proprio Baudelaire a scrivere: "Il capolavoro di Satana nell'età moderna è di non far credere alla sua esistenza". Eppure Padre Pio l'ha conosciuto. Ed è stata una lotta, una "guerra", uno scontro all'ultimo sangue quello che l'umile cappuccino pugliese ha combattuto, quasi sempre di nascosto. Il diavolo ha infatti tormentato Padre Pio quando ancora nessuno lo conosceva, anche con veri e propri assalti fisici, per evitare che il frate con le stimmate diventasse ciò che poi è diventato: un eccezionale predicatore, capace di convertire tantissime persone. Questo libro, attraverso lettere e testimonianze dirette, racconta una delle pagine più segrete dell'esistenza del grande santo che, ancora oggi, viene invocato dagli esorcisti ed è considerato efficace nemico del diavolo, insieme a un altro personaggio amatissimo dai fedeli, il beato Papa Wojtyla.
Chi compone il numero telefonico dello studio di padre Amorth sente dall'altra parte la voce gracchiante di una segreteria: "Per ottenere un consulto il richiedente deve inviare i seguenti referti medici e psichiatrici...". Segue l'elenco degli esami clinici. Solo dopo il vaglio dei responsi specialistici, il sacerdote decide se ricevere il presunto indemoniato. All'età di 86 anni, con oltre 160.000 esorcismi praticati, il più autorevole esorcista della Chiesa cattolica racconta la sua lunga vita in lotta contro Satana. Dalla confessione a cuore aperto emergono particolari inquietanti: Satana abita le stanze del Vaticano; la scomparsa di Emanuela Orlandi è un mistero dietro il quale si nascondono sette sataniche; magia, spiritismo e superstizione si nascondono dietro l'omicidio della suora di Chiavenna e di altri efferati delitti perpetrati da adolescenti come Erika e Omar; sono in crescita i fenomeni di bambini posseduti da presenze oscure; la lotta contro il maligno, cominciata all'origine del mondo, è destinata a durare fino alla fine dei tempi, ma siamo alla battaglia finale. Nel lungo racconto, padre Amorth lancia infine una sconvolgente denuncia: la Chiesa non crede più all'esistenza del demonio, i vescovi non nominano esorcisti nelle loro diocesi e non ci sono più giovani preti disposti a imparare la dottrina e la pratica della liberazione delle anime.
"L'inganno più grande del diavolo è far credere al mondo che non esiste. Ma in realtà lui c'è. E una notte ha tentato di soffocarmi". Sembrano parole uscite dal copione di un film horror e invece sono racconti veri. Alle sue messe di guarigione ogni settimana partecipa un numero sempre crescente di fedeli. Sono tantissimi, che arrivano da ogni angolo del Paese, avendo ormai la fama di don Ermes travalicato i confini diocesani e regionali. Intraprendono lunghi viaggi solo per ascoltarlo e per farsi benedire. Il libro dell'esorcista perennemente in guerra con le forze oscure di Satana e degli spiriti.