La perdita della figlia Beatrice segna per Maria Stella Candela l’inizio di singolari esperienze mistiche e carismatiche: per dono del Signore la figlia rimane presente nella vita della madre attraverso la locuzione interiore che, nel corso del tempo, è andata aprendosi a interlocutori d’eccezione, come Dio stesso, Cristo e Maria. Come per tutti i carismi, suscitati dallo Spirito Santo per il bene comune, anche il colloquio interiore di Maria Stella con la figlia e le voci celesti si traduce in un servizio d’amore verso il prossimo: i carismi sono per gli altri e quello che è stato donato a lei è un carisma di consolazione. Maria Stella si è fatta quindi portatrice di un messaggio di speranza volto a suscitare quell’abbandono fiducioso nei disegni divini così difficile da conseguire in cuori provati dalla morte prematura e traumatica dei propri cari.
Forse quella notte, anche se non era Shabbath, avrebbe fatto l’amore con Leah, forse sarebbe stato capace di tenerezze per lei, forse l’avrebbe baciata tra i capelli, forse avrebbe fatto luce per guardarla negli occhi finalmente.
Difficile per lui dire ancor oggi per quali misteriose alchimie della mente si trovasse a fare questi pensieri, mentre era divenuto suo malgrado partecipe di un’avventura così diversa da lui…
Tarcisio ZANNI nato a Cremona nel 1945 vive a Bologna. È autore di numerosi saggi di “teologia divulgativa” di indole catechetica per adulti e bambini:
A Betlemme; Assunti in cielo; Che cosa c’è di diverso questa notte?; Circondati da testimoni; Città, Chiesa e missione; La debolezza di Dio; Figlio, come si credeva, di Giuseppe; Intervista a Francesco Cuppini; Lettera a una bambina battezzata a sua insaputa; Il libro del Matrimonio; Non conformatevi; Ogni genere di discernimento; Pensieri sul morire e su quel che segue; Il segreto di Karol; La Veglia; Venduto in Giuseppe; Verso il Natale in famiglia; Viaggio alla ricerca dell’Italia cattolica che non si trova più.
A Manoppello, in Abruzzo, da quattro secoli si custodisce un velo di bisso marino che la tradizione della Chiesa identifica con il telo appoggiato nel sepolcro sul viso di Gesù e su cui è impressa, in modo inspiegabile, l'immagine del Volto vivo, perciò risorto, del Salvatore. Il libro ne narra la storia e lo sviluppo dell'attuale venerazione.
Oggi Dio è ancora incarnato o è solo ultraterreno, trascendente, mistico? Cosa significa in concreto l'Incarnazione? È solo una bella parola teologica? Un'allusione al momento della nascita di Gesù avvenuta duemila anni fa ma poi esaurita, quando Gesù è salito ("volatilizzato...") in cielo? Può sembrare una indagine riservata a dottrine teologiche, invece si tratta di qualcosa che ha un grande impatto con il mondo reale, con il quotidiano. Spesso infatti si interpreta la vita cristiana con le devozioni o rifugiarsi nel Dio che sta nei cieli, dimenticando che la vita spirituale ci coinvolge necessariamente in questo mondo e contribuisce a portarlo al bene. Molti fedeli si impegnano ad amare Dio ma finiscono per trascurare l'amore concreto al prossimo o considerandolo un optional secondario a addirittura superfluo. Come e cosa fare? La Comunità di Caresto ci guida attraverso le sue semplici meditazioni a comprendere e praticare l'incarnazione di Dio nella nostra vita cristiana di tutti i giorni.
Tutti, credenti e non-credenti, subiscono l’influenza di proiezioni inconsce che condizionano convinzioni personali e la spontanea rappresentazione di Dio: paure consce o inconsce, transfert e proiezioni, immagine riduttrice di Dio inculcata nella giovinezza o alimentata da caricature culturali. Smascherando queste barriere, l’autore rivela i principali ostacoli che si frappongono a un’autentica esperienza spirituale e offre, a chi è in ricerca del senso ultimo dell’amore, un aiuto le cui conseguenze si ripercuotono anche nel vivere quotidiano, nelle parole e nei gesti d’amore.
Destinatari
Tutti.
Autore
FRERE EMMANUEL di Taizé nel 1989 entra nella comunità ecumenica di Taizé, importante centro di spiritualità cristiana, che accoglie ogni anno decine di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo. Sensibile al prezioso aiuto che può offrire un fruttuoso incontro tra psicologia e teologia, affida a queste pagine «le riflessioni più importanti e le coperte interiori più sconvolgenti» che hanno costellato gli anni della sua vita monastica.
«Se tu conoscessi il dono di Dio...» è qunato Gesù dice alla donna samaritana secondo il Vangelo di Giovanni (4,10).«Imparare a ricevere» è semplice da capire, ma difficile da vivere. Come lasciarsi amare da Dio? Come lasciarsi condurre dallo Spirito Santo anche nelle paure e nelle situazioni di fragilità? Come adottare un atteggiamento interiore di accoglienza nei diversi momenti della vita cristiana, fatta di preghiera e sacramenti, decisioni da prendere e bisogno di libertà, esperienze di debolezza e di povertà? Essere cristiani consiste non in una lista di cose da fare, ma nell'accogliere, per mezzo della fede, la misericordia infinita di Dio. Troppo spesso abbiamo sete mentre siamo proprio accanto alla fonte e, appesantiti dalle insoddisfazioni, dalle fatiche o dalle delusioni, ci dimentichiamo di avere a portata di mano tesori incalcolabili che possono fare la nostra gioia. Jacques Philippe, noto per la sua semplicità e la sua profondità, in questo libro, ci invita a scoprirli.
Cinque saggi su autori e temi della narrativa del '900 europeo che cercano le tracce di un Dio ora chiaramente additato (Chesterton e Bono), ora invocato senza essere raggiunto (Buzzati) ora avvertito come domanda (Kafka e Ionesco) oppure semplicemente sottinteso, come discreto regista dell'epopea umana (Tolkien).
«Quattro anni di Bergoglio basterebbero per cambiare le cose.» Così, nel marzo 2013, un anonimo cardinale confidava a un amico giornalista le sue speranze per l'imminente conclave. Ora, a quattro anni di distanza, le parole di quel cardinale suonano più che mai profetiche. Dall'elezione al soglio pontificio, Bergoglio, Papa rivoluzionario, sta cambiando il volto della Chiesa. Una rivoluzione fatta di parole spiazzanti e controcorrente che spesso hanno fatto storcere il naso ai cosiddetti "benpensanti" e alle alte sfere ecclesiali, ma che hanno conquistato fedeli e non fedeli di tutto il mondo. E se di rivoluzionario si tratta, chi meglio di don Antonio Mazzi, da sempre "prete contro", può farsi portavoce di questo gesuita "venuto dalla fine del mondo", schierato dalla parte dei diseredati? Così, come ha già fatto ne Le parole di Papa Francesco che stanno cambiando il mondo, don Antonio ha messo uno accanto all'altro i discorsi del pontefice, e ne ha ricavato un nuovo dizionario - dalla A di allattamento alla V di visita a Milano, passando per voci importanti come famiglia, divorzio, figli -per raccontare insieme la visione dell'Uomo e della società d'oggi. Un linguaggio, quello di Francesco, che ha rimesso al centro della vita del cristiano gli esclusi, anche peccatori e non credenti. Come al centro della vita di don Mazzi, paladino degli emarginati, c'è sempre stata la difesa degli ultimi. Discorsi a braccio, dal profondo del cuore, quelli del Papa e quelli di don Mazzi, come due padri che parlano ai figli, due pastori che parlano ai fedeli. Due voci per l'annuncio del Vangelo di Cristo.
Vite straordinarie di santi e beati che hanno saputo accogliere e vivere in pienezza il messaggio del Vangelo
Sono le voci della fede e della speranza le protagoniste di questo volume di Rodolfo Doni, che documenta le vite straordinarie di santi, beati, patriarchi, profeti, celebri mistici che hanno saputo accogliere e vivere in pienezza il messaggio del Vangelo, farlo proprio e testimoniarlo attraverso il proprio operato: Giuseppe da Copertino, Nestor Paz, Cécile Bruyère, Caterina da Siena, Gemma Galgani, Faustina Kowalska, Teresa D’Avila, Giovanni della Croce, Tommaso Moro, Serafino di Sarov, Angela da Foligno, Ignazio di Loyola, Lucia di Fatima, Giorgio La Pira.
L’abbandono totale alla volontà di Dio, la penitenza e la negazione del proprio io fino alla suprema mortificazione, sono il filo conduttore che lega la storia di vita e di pensiero di questi personaggi, alcuni noti anche per la manifestazione di segni soprannaturali (stigmate, levitazione, ubiquità, miracoli…), ma soprattutto per l’infinita ricchezza spirituale del loro messaggio. Anime straordinarie che hanno attraversato i secoli lasciando una scia luminosa di fede, di impegno, di amore verso i più deboli e i più bisognosi.
Un libro che, di fronte alle avversità quotidiane e alle scoraggianti cronache dei nostri giorni, può servire a riprendere coraggio, a ritrovare la giusta strada sulle orme di anime sante che hanno trovato nella fede la ragione di vita e la risposta alle eterne domande dell’uomo sull’esistenza.
Nella primavera del 2012, circa sei mesi prima della sua inattesa morte, don Valentino Guglielmi tenne a Verona quattro seguitissime meditazioni sui comandamenti. Questo volume ne raccoglie fedelmente la trascrizione conservando alla dotta semplicità del relatore l'immediatezza del parlato. In un certo senso, queste pagine si potrebbero ritenere un testamento spirituale, frutto di anni di introspezione personale della Parola di Dio e del magistero petrino - in particolare degli ultimi due Papi della sua vita: san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI -, e di maturazione di una visione pastorale scandita nelle sue omelie. A tutto ciò, come ricorda don Andrea Mardegan nella sua Prefazione, che è insieme una toccante testimonianza di fraternità sacerdotale, si aggiunge la lunga esperienza nella direzione spirituale di centinaia e centinaia di anime che hanno trovato in lui sostegno e conforto nell'affrontare il viaggio più bello e affascinante, quello della realtà quotidiana.