Non è una riflessione teologica sulla Parrocchia. È la comunicazione di un’esperienza di un parroco, che ha servito una comunità cristiana del Centro Storico di Milano (la Parrocchia di San Marco) per 31 anni (1974-2005). E’ il racconto spirituale e pastorale di questa Comunità in cui c’era «come un fuoco che ardeva continuamente nel camino di casa»: una passione incontenibile per il Vangelo, da cui nasceva l’interrogativo radicale che ci ha sempre tormentato: «ma noi cristiani che ne abbiamo fatto di Cristo e del Vangelo?». Si è sognato una Parrocchia in cui ci fosse «solo Vangelo, il nudo Vangelo, il Vangelo allo stato puro». Si è cercato di realizzare una comunità cristiana con scintille di fuoco evangelico. E il «sogno» qualche volta ha portato a qualche “follia” che, forse con presunzione, osiamo chiamare «santa follia».
Prefazione del Card. Dionigi Tettamanzi.
Raccolta degli atti della ventunesima Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici sul tema Riscoprire il vero volto della parrocchia". " Intervengono: S.E. Mons. Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, Mons. Sergio Lanza e Rev. Dennis Biju-Duval, docenti presso l'Istituto Redemptor hominisdella Lateranense di Roma, Rev.Antonio S. Sanchez-Gil della Pontificia Universita della Santa Croce in Roma, Rev. Libero Gerosa della Facolta di Teologia di Lugano, Rev. Arturo Cattaneo docente presso l'Istituto s.Pio X di Venezia, Luis Fernando Figari (Movimento di Vita Cristiana), Paola Bignardi (Azione Cattolica Italiana), Kiko Arguello (Cammino neocatecumenale), Andrea Riccardi (Comunita S. Egidio), Mons. Luigi Giussani (Comunione e Liberazione).
L’istituzione della parrocchia è attualmente oggetto di riflessione nella Chiesa italiana. In occasione della prolusione al Consiglio permanente della CEI (22.9.2003), il card. Ruini propose il seguente stimolante interrogativo: «È in grado la parrocchia di accogliere e attuare quella grande svolta che va sotto il nome di conversione missionaria della nostra pastorale, o è invece destinata a rimanerne purtroppo sostanzialmente al di fuori, restando prigioniera di due tendenze, tra loro parzialmente contrastanti ma entrambe poco aperte alla missionarietà: quella di concepirsi come una comunità piuttosto autoreferenziale, nella quale ci si accontenta di trovarsi bene insieme, e quella di una “stazione di servizio” per l’amministrazione dei sacramenti, che continua a dare per scontata in coloro che li richiedono una fede spesso assente?».
Per offrire un qualificato contributo sul tema, il volume presenta gli atti del seminario di studio “Ripensare la parrocchia” (24-25.10.2003), organizzato con l’intento di condurre una riflessione volta a migliorare la comprensione delle sfide che si pongono oggi alla parrocchia nell’ottica della trasmissione della fede. Lo sforzo è quello di delineare alcune possibili strade per un rinnovamento dell’istituzione parrocchiale, al fine di renderla più capace di svolgere il proprio compito di comunicazione del Vangelo nel contesto attuale.
Sommario
Introduzione (S. Lanza). 1. Verso l’Assemblea dei Vescovi italiani sulla parrocchia (mons. G. Betori). 2. L’influsso del mutamento culturale nell’evoluzione delle forme della parrocchia. Dal modello tridentino a oggi (V. De Marco). 3. Mutamenti e nuove forme della parrocchia. Una riflessione ecclesiologica (F.G. Brambilla). 4. Il significato della “questione parrocchia” nel cattolicesimo italiano di oggi. Alcune tesi per un contributo sociologico al discernimento (L. Diotallevi). 5. Cos’è (oggi) la parrocchia: uno spazio per l’istituzione del cristianesimo, uno strumento per la costruzione dell’identità cristiana in un luogo (L. Bressan).
Note sull'autore
Il Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI ha pubblicato con EDB: L’Europa sfida e problema per i cattolici. II Forum del Progetto Culturale, 2000; Libertà della fede e mutamenti culturali. III Forum del Progetto Culturale, 2001; Il futuro dell’uomo. Fede cristiana e antropologia. IV Forum del Progetto Culturale, 2002; Di generazione in generazione. La difficile costruzione del futuro. V Forum del Progetto Culturale, 2003; assieme all’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI: Parabole mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione, 2003.
Senza una pastorale missionaria, la parrocchia non ha futuro. Non può infatti essere costituita da un gruppo di privilegiati che si scambiano il ruolo di leader. Nasce quindi l'esigenza di creare nuovi itinerari di fede esplicitamente pensati per coinvolgere l'intera comunità dei battezzati, comprensivi anche dei "senza Chiesa", dei saltuari e dei "vicini". Presentazione di Mons. Francesco Lambiasi.
La parrocchia, che fin dal medioevo ha saputo svolgere la sua funzione religiosa riuscendo perfino a esercitare un’insostituibile azione sociale, non è forse condannata a un destino di sparizione di fronte ai forti cambiamenti della cultura e della società di oggi? L’autore si lancia con decisione alla ricerca di una risposta a tale quesito, a partire dalla pratica ecclesiale, così come è stata osservata e studiata in Europa. Egli circoscrive il suo campo d’indagine e determina l’oggetto della sua analisi nello spazio (la situazione francese, italiana e tedesca) e nel tempo (l’evoluzione della parrocchia nella seconda metà del ventesimo secolo).
La prima parte dello studio, metodologica, mira a individuare le regole e gli strumenti per un discorso credibile e proficuo sulla parrocchia oggi, fino a giungere a definire quest’ultima come lo strumento che permette la costruzione dell’identità cristiana in un luogo determinato. La seconda parte analizza le trasformazioni conosciute dall’istituzione parrocchiale lungo il secolo scorso: non tanto come ricostruzione degli eventi, ma piuttosto come evoluzione delle forme di rappresentazione delle figure istituzionali, nonché dei diversi tipi di azione e di legami sociali posti in essere dalla parrocchia. Le conclusioni mostrano tutte le implicazioni di una parrocchia pensata come “luogo ecclesiale” all’interno del “luogo sociale”, come figura istituzionale data a una delle dimensioni necessarie perché si dia la Chiesa: lo spazio. Si apre quindi una serie di piste e di sfide degne di futuri approfondimenti da parte di chi crede che la parrocchia meriti ancora un lungo futuro.
Sommario
Prefazione (J. Audinet). Introduzione. I. Regole e strumenti per un discorso credibile e fruttuoso sulla parrocchia, oggi. II. La parrocchia, una istituzione che sta mutando. Conclusione generale: la parrocchia, strumento per la costruzione dell’identità cristiana in un luogo. Bibliografia.
Note sull'autore
Luca Bressan (1963) è prete della diocesi di Milano dal 1987. Ha compiuto gli studi in teologia a Milano e a Parigi, dove ha conseguito il dottorato con una tesi sulla parrocchia. È docente di teologia pastorale presso il Seminario arcivescovile di Milano e la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale (sedi di Milano e Padova). Collabora con varie riviste di teologia e di pastorale. Ha partecipato all’inchiesta sul clero in Italia, pubblicata da F. Garelli, Sfide per la Chiesa del nuovo secolo, Il Mulino, Bologna 2003, e al seminario di studio sulla parrocchia organizzato dal Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI, dal titolo Ripensare la parrocchia, EDB, Bologna 2004.
«Non so se ci avete mai fatto caso che il luogo più sacro della cristianità in Occidente è conosciuto come basilica del Santo Sepolcro, mentre in Oriente è chiamato basilica della Risurrezione. Probabilmente gran parte del nostro linguaggio è condizionato più dalla sofferenza che dalla speranza, mentre per operare una reale conversione è necessario che la Chiesa ritrovi il tempo della gioia. Troppo spesso preoccupata di organizzarsi come struttura, essa ha dimenticato di annunciare il mistero, quasi lasciando in ombra il fulcro della nostra fede: la risurrezione di Cristo e con essa la speranza che nasce dalla certezza dell’eternità» (dalle Conclusioni).
Tenendo come punto di riferimento gli interrogativi sulla parrocchia che la CEI ha posto all’attenzione della Chiesa italiana, la riflessione dell’autore ripercorre le motivazioni bibliche, teologiche e storiche che hanno determinato la nascita della Chiesa locale e l’evoluzione della pastorale del XX secolo, per meglio comprendere la realtà odierna della parrocchia e lanciare una possibile sfida. Nelle sue conclusioni Matino individua come problema primo cui mettere mano quello del linguaggio, nel senso più ampio del termine: non sempre infatti la Chiesa ha insegnato a vivere la realtà concreta della letizia come testimonianza dell’essere cristiani, ottenendo spesso il compiacimento in un atteggiamento di tristezza consono agli aspetti negativi della natura umana e insieme la fuga di coloro che hanno giustamente voglia di vivere. Eppure la storia di Gesù inizia con l’annuncio al mondo della lieta notizia: «Oggi è nato il Salvatore!».
Sommario
Introduzione. 1. La Chiesa nel XX secolo. 2. La parrocchia come popolo di Dio. 3. La parrocchia: comunità o Chiesa locale?. 4. Decanato e parrocchia. Conclusioni. Bibliografia.
Note sull'autore
Gennaro Matino (Napoli 1956) è parroco nella sua città. Teologo pastoralista, è docente presso la Facoltà teologica dell’Italia meridionale e insegna etica d’impresa all’Università “Federico II” di Napoli. Da sempre sensibile ai problemi dei paesi in via di sviluppo, è impegnato, soprattutto in India, con progetti di solidarietà in favore dei bambini più poveri. Presso le EDB ha pubblicato La tenerezza di un Dio diverso (32004) e Nostalgia di cielo (2003).
Il gioco, rivolto a bambini di età tra i cinque e i sette anni, è composto da due racconti e 96 carte attraverso cui si costruisce un tracciato a caselle, che viene poi percorso con dei segnalini, usando il dado.
Il primo racconto riguarda la vita quotidiana di Gesù Bambino e si propone di stimolare la curiosità dei fanciulli sugli oggetti di vita quotidiana in uso nella Palestina di 2000 anni fa, invitando a confrontarli in modo spiritoso con le abitudini di oggi.
La seconda narrazione tratta della missione di Gesù che chiama gli apostoli, annuncia il regno di Dio, racconta parabole e compie miracoli.
Nata per la scuola, l’attività ben si adatta a tutti i contesti in cui si desidera aiutare i bambini ad apprendere la vicenda di Gesù.
Note sugli autori
Elisa Bragaglia (Bologna 1964) è laureata in filosofia e ha conseguito il magistero in scienze religiose. Insegnante di religione cattolica dal 1986, con esperienza anche alle medie e alle superiori, da diversi anni insegna alle scuole elementari. Ha pubblicato: Costruiamo una chiesa, EDB, 1999; con S. Dondi, Il Giubilibro, EMI, 2000.
Fabiana Giuli (Bologna 1970) ha conseguito il diploma magistrale, è insegnante di religione cattolica dal 1989 e ha esperienza alla scuola sia materna che elementare.
Elisa Pompilio (S. Giovanni Rotondo - FG, 1967) ha conseguito il baccalaureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Insegnante di religione cattolica alla scuola elementare dal 1995, attualmente opera nella scuola dell’infanzia.
Dal 2000 tutte le autrici collaborano con l’Ufficio IRC della diocesi di Bologna per attuare laboratori di aggiornamento e sperimentazione dei nuovi programmi di religione cattolica. Insieme hanno pubblicato Se guardo il cielo. Testo di religione cattolica per la scuola elementare in due volumi, rispettivamente per il primo e il secondo ciclo, EDB, Bologna 2003.
Il gioco utilizza 72 carte colorate ed è indirizzato a bambini di età tra gli otto e i dieci anni. Può essere giocato da 4-6 giocatori o squadre ed è incentrato sul fulcro del messaggio cristiano: la morte e risurrezione di Gesù celebrata nella Pasqua.
Le regole del gioco consentono di modulare la difficoltà della partita proponendo tre diversi livelli da scegliersi a seconda dell’età o delle caratteristiche dei giocatori. I temi riguardanti la Pasqua e gli avvenimenti della Settimana Santa (simboli, giorni, riti, personaggi e luoghi) possono così essere ripresi nel tempo in maniera sempre più approfondita, in un gioco sempre nuovo.
Nata per la scuola, l’attività ben si adatta a tutti i contesti in cui si desidera aiutare i bambini ad apprendere la vicenda di Gesù.
Note sugli autori
Elisa Bragaglia (Bologna 1964) è laureata in filosofia e ha conseguito il magistero in scienze religiose. Insegnante di religione cattolica dal 1986, con esperienza anche alle medie e alle superiori, da diversi anni insegna alle scuole elementari. Ha pubblicato: Costruiamo una chiesa, EDB, 1999; con S. Dondi, Il Giubilibro, EMI, 2000.
Fabiana Giuli (Bologna 1970) ha conseguito il diploma magistrale, è insegnante di religione cattolica dal 1989 e ha esperienza alla scuola sia materna che elementare.
Elisa Pompilio (S. Giovanni Rotondo - FG, 1967) ha conseguito il baccalaureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Insegnante di religione cattolica alla scuola elementare dal 1995, attualmente opera nella scuola dell’infanzia.
Dal 2000 tutte le autrici collaborano con l’Ufficio IRC della diocesi di Bologna per attuare laboratori di aggiornamento e sperimentazione dei nuovi programmi di religione cattolica. Insieme hanno pubblicato Se guardo il cielo. Testo di religione cattolica per la scuola elementare in due volumi, rispettivamente per il primo e il secondo ciclo, EDB, Bologna 2003.
"Le parrocchie rappresentano in certo modo la Chiesa visibile stabilita su tutta la terra": così la Sacrosanctum Concilium del Vaticano II. E Paolo VI nella Catechesi Tradendae: "Lo si voglia o no [la parrocchia] resta un punto capitale di riferimento per il popolo cristiano, anche per i non praticanti". Una prospettiva teologica e una prospettiva storica-pastorale. Il volume è dedicato a "le prime parrocchie" e dietro questa espressione si individuano già i temi di sempre: la condizione economica del clero, la sacralizzazione del sacerdozio ministeriale, la tensione laici-clero, il rapporto con il territorio, le forme della pastorale: catecumenato e battesimo, messa domenicale, liturgia e culto dei santi, monachesimo e matrimonio.