Un prezioso sussidio, completo e semplice, per vivere il Giubileo come pellegrini di speranza! Questo opuscolo raccoglie tutto ciò di cui hai bisogno per prepararti e vivere al meglio il Giubileo. Nella prima parte scoprirai il calendario dei Grandi Eventi, i segni distintivi del Giubileo (pellegrinaggio, Porta Santa, indulgenza), un approfondimento sulla speranza cristiana e i profili dei "santi del Giubileo": Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. Nella seconda parte troverai le celebrazioni per la benedizione dei pellegrini e per il passaggio della Porta Santa, oltre al sacramento della Riconciliazione e a uno schema per l'esame di coscienza. Chiude la sezione il santo Rosario a Maria Madre della Speranza. Nella terza parte potrai consultare informazioni pratiche per organizzare il tuo pellegrinaggio e una guida dettagliata ai cammini giubilari disponibili a Roma. Uno strumento perfetto sia per singoli fedeli che per gruppi in cammino di fede. Attraversa la Porta Santa come pellegrino, non come turista!
Che cosa unisce un'apostola come Maria di Magdala e una donna del '500 come Angela Merici? Certamente l'audacia che nasce dal Vangelo e che, senza eliminare le differenze di tempo e di contesto, le fa contemporanee tra loro e con noi. Il tempo opportuno per andare da sorelle e fratelli a condividere una notizia buona - il kairos del linguaggio teologico - è adesso, così come è stato per Angela chiamata a «tenere l'antica strada e fare vita nuova» e per Maria fino alla Pasqua e oltre. L'apostola degli apostoli ha conosciuto le fasi varie e non sempre luminose delle interpretazioni, che ne hanno fatto spesso una figura borderline; la donna della Controriforma deve continuamente attraversare l'irrilevanza che la grande storia riserva a tutte le figure femminili. Ma nuove evidenze documentarie e interpretative e, in maniera tutta speciale, archeologiche dicono che è ancora urgente parlare di loro. Anche accostandole con audacia. Prefazioni di Marinella Perroni e Cristina Simonelli.
"Le diverse letture deformanti dell'Apocalisse non hanno reso un buon servizio al popolo cristiano, che di solito preferisce evitare di confrontarsi con questo splendido testo, che è posto come un sigillo a chiudere la Rivelazione; è in genere visto con sospetto o comunque ritenuto troppo difficile per il lettore di oggi. Il contributo di Giulio Barbieri, biblista e al tempo stesso parroco di periferia, giunge dunque quanto mai opportuno. Con semplicità e brevi osservazioni raccoglie e attualizza il succo dell'autentica tradizione ermeneutica della Chiesa, alla luce dei più recenti studi, in particolare quelli di Ugo Vanni, forse tra gli autori più qualificati sul tema. Il lettore viene condotto per mano a scoprire personalmente l'attualità della visione giovannea. Si palesa così la luce potente della Parola di Dio, in grado di dissipare le tenebre del mondo contemporaneo, attraversato da guerre, rivolgimenti e tanta disperazione; una luce in grado di riaccendere tanto le speranze dei popoli oppressi, quanto quelle personali, di ciascuno di noi, il tutto "senza aggiungere e senza togliere nulla dalle parole di questo libroprofetico" (cf. Ap 22,18-19)". (dalla prefazione di Antonio Grappone).
Lo strumento liturgico più completo ed economico per tutti i fedeli. Uno strumento indispensabile: Per la preghiera personale. Per la preghiera comunitaria. Per la messa quotidiana. Per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi. Per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione. Unico perché: Ogni mese, giorno per giorno, i testi della santa messa e la liturgia delle ore. Il rito completo della messa. Una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione. Testo a caratteri grandi facilmente leggibile. Tutto a portata di mano: Il calendario liturgico. Benedictus e Magnificat. Le antifone per la preghiera della Compieta.
Edizione rivista e ampliata con testi inediti dopo la morte di Benedetto XVI. Un'occasione per guardare finalmente con occhi nuovi a un Pontefice che i media hanno spesso presentato con vecchi stereotipi. È questa l'operazione compiuta da Mimmo Muolo, nel presentarci uno Joseph Ratzinger diverso da quello percepito. Un Papa del coraggio, a partire proprio dal suo gesto più coraggioso: la rinuncia.
Consapevole che san Benedetto ci incoraggia a conoscere il senso più profondo delle parole da cantare, dei testi da leggere, dei segni liturgici da compiere e a interiorizzare il loro vero significato, per poi trasmetterlo mediante tutto il nostro atteggiamento, affinché alla fine tutto diventi una celebrazione autentica, padre Abrahamowicz, esperto di liturgia, ci offre un approfondimento sapienziale delle parole e dei gesti del Triduo Santo. Parole e gesti che quasi sicuramente conosciamo, ma che forse sono velati dall’abitudine.
Destinatari
Sacerdoti e religiosi.
L’autore Johannes Paul Abrahamowicz, nato il 1960 a Vienna (Austria), è stato ordinato sacerdote nel 1985, dopo gli studi teologici al Sant’Anselmo (Roma). Dal 2005 è Priore della Comunità benedettina a San Paolo fuori le Mura. È autore, tra l’altro, di canti per la liturgia.
Hace casi cien años, san Josemaría recibió un carisma: difundir la llamada a la santidad en medio de las circunstancias ordinarias de la vida. Esto implica santificar todas las dimensiones sociales de la existencia.
El buen cristiano, si vive de acuerdo con su fe, es también un buen ciudadano, que contribuye sinceramente al bien común de la sociedad. Mariano Fazio ofrece una visión sintética del legado social del fundador del Opus Dei. “El cristiano que, coherente con el Evangelio y bien formado en la doctrina social, procura influir en la comunidad, con responsabilidad social, respeto a la libertad de los demás, capacidad de diálogo, espíritu de servicio y compasión activa por los más pobres, es un generador de cambios positivos”.
Siguiendo la línea de Transformar el mundo desde dentro (Palabra, 2019), este breve libro invita a la acción, inspirándose en numerosos textos de san Josemaría que son aplicables al mundo actual, lleno de dolor y sufrimiento, pero abierto también a la esperanza y a la alegría.
Este libro analiza el interés de papas, obispos y sacerdotes por la santidad y el asociacionismo del clero en el siglo XX. También el Opus Dei les brindó ayuda y compañía.
Desde 1952, con la aprobación de la Santa Sede, los sacerdotes diocesanos pueden vincularse con el Opus Dei. Desde entonces, varios miles de ellos han pertenecido a esta institución o se han beneficiado de su carisma a través de la Sociedad sacerdotal de la Santa Cruz.
Este libro analiza el interés de papas, obispos y sacerdotes por la santidad y el asociacionismo del clero en el siglo XX, hasta el concilio Vaticano II. También el Opus Dei les brindó ayuda y compañía. Aquí se narra por vez primera qué movió a Escrivá de Balaguer a interesarse por el clero diocesano, quiénes fueron sus colaboradores en esa tarea, y a qué obedeció la acogida y el rechazo que la Sociedad sacerdotal tuvo entre curas y obispos españoles.
Las páginas de este libro son fruto de años de estudio y enseñanza del profesor liturgista Matías Augé. Más allá de la abundante producción literaria sobre el Año Litúrgico, esta publicación es única y original; sobre todo porque el método de análisis tiene como intención privilegiar la dimensión teológica y espiritual del Año Litúrgico. En sus páginas está presente la historia y la celebración, sin embargo, se enfoca principalmente en aspectos teológicos y vida espiritual. Matías Augé (Perafort, Tarragona, 1936), claretiano, es profesor de teología en el Instituto Litúrgico de Roma ('Anselmianum') y de liturgia en la Universidad Lateranense. Es presidente del Instituto de Teología de la vida religiosa 'Claretianum'. Autor de diversos estudios sobre liturgia y espiritualidad, publicados sobre todo en Italia. (Biblioteca Litúrgica 49)
Il volume raccoglie il contributo di diversi autori che, in modo interdisciplinare, hanno approfondito il complesso rapporto tra "autorità" e "partecipazione" nella Chiesa, tema al centro del dibattito dell'odierna riflessione ecclesiale, soprattutto alla luce di quello stile sinodale che la comunità cristiana è sempre più chiamata a fare proprio. Tra l'ordinamento gerarchico della Chiesa (sacramentalità dell'ordine sacro) e la res comunionale di tutto il popolo di Dio (sacramentalità battesimale) c'è una costante oscillazione: si tratta di due aspetti che devono costantemente essere presi in considerazione, rintracciando un possibile paradigma capace di coglierli nella loro contemporaneità. Ciò risulta utile al fine di comprendere il significato più profondo del tema della partecipazione, per non cadere né in una scontata ripetitività, né in qualche ideologia ecclesiologica.
"Chi si occupa della Scienza Divina, come accade al pilone d'un ponte, sente passare questo grande fiume con alterni filoni di corrente. Deve stare diritto: le piene cessano e sopra al ponte qualcuno deve continuare a passare. E tuttavia deve considerare. Deve scrutare la Verità Divina, perché la sua ricchezza non rimanga nascosta e perché le realtà che via via si presentano ne abbiano luce. Deve preoccuparsi di tradurre via via le immutabili certezze nei vari linguaggi coi quali è costretto a dialogare, sicché tutti intendano. Il suo compito è arduo perché deve guardare all'avvenire e lo deve sempre collegare col passato." (card. Giuseppe Siri) Questo volume raccoglie diversi contributi di studiosi, volti ad approfondire la figura, l'opera e il pensiero del cardinale Giuseppe Siri (Genova, 20 maggio 1906 - Albaro, Genova, 2 maggio 1989), indimenticato arcivescovo di Genova. Lo spessore scientifico di ogni intervento e la levatura degli Autori fanno dell'opera un punto di riferimento per coloro che desiderano accostare la figura del Porporato ligure. Il volume, che si fonda su documenti d'archivio e sulla ricerca, permette di meglio conoscere e meglio interpretare testi e gesti dell'Arcivescovo di Genova e quanto abbiano segnato la vita ecclesiale e sociale del Novecento. Queste pagine, organizzate in tre sezioni (la formazione teologica e la docenza del giovane Giuseppe Siri? Siri all'interno del mondo ecclesiale? la sua incidenza a livello sociale, culturale e politico), rendono l'idea di come il Cardinale sia stato vero e appassionato pastore oltreché voce autorevole non solo a livello locale o nazionale, ma anche in un orizzonte mondiale.
"Da più di trent'anni cerco di inculcare nell'animo di tanta gente il senso vocazionale del matrimonio. Quante volte ho visto brillare gli occhi di tanti uomini e donne: credevano che fossero incompatibili nella propria vita la dedizione a Dio e un amore bello e casto e invece mi sentivano dire che il matrimonio è un cammino divino sulla terra!" (Josemaría Escrivá). Il volumetto propone la Lettera n. 29 di Josemaría Escrivá sulla missione dell'opera di San Gabriele nell'evangelizzazione del mondo e nella promozione della santità dei fedeli laici, datata 9 gennaio 1959, insieme con con la Lettera pastorale di mons. Fernando Ocáriz sulla vocazione all'Opus Dei del 28 ottobre 2020.