Il musical, prendendo spunto dalle vicende di Domenico Savio, Michele Magone e Laura Vicuna, mette a fuoco il disagio di cui soffrono oggi molti giovani, suggerendo vie per dar senso alla propria esistenza.
Un'interpretazione delle tragedie di Shakespeare viste in relazione alla crisi del sapere e alla nascita dello scetticismo del primo Seicento. Lo scetticismo che prenderà forma nelle "Meditazioni" di Cartesio è, infatti, già del tutto presente nelle grandi opere teatrali del drammaturgo inglese. Otello con la sua "gelosia" e la sua violenza consente di analizzare le conseguenze dello scetticismo sull'uso umano della conoscenza. Amleto è il dramma di un uomo che si rifiuta di nascere, che non vuole farsi avanti nel mondo che lo attende. Una parte notevole del volume consiste nell'esplorazione di "Re Lear", uno dei più importanti contributi critici di scuola anglo-americana dedicato al capolavoro shakespeariano.
Racconto scritto e rappresentato da Sartre nel Natale del 1940 per i suoi compagni di prigionia nel campo di Treviri. La storia ruota intorno alla figura di Bariona, capo di un villaggio vicino a Betlemme, ed è ambientata nell'epoca in cui la Giudea era oppressa dai Romani e vessata da continue richieste di tributi. Il testo si offre al lettore come l'immagine di un'esperienza religiosa che raggiunge il suo apice nella descrizione del rapporto di intimità che lega la Madonna al Bambino, e nel contempo come esperienza politica che, nella chiara allusione alla Francia occupata dai nazisti, vuole creare aggregazione e solidarietà tra i prigionieri, credenti e non credenti, e sollecitarli alla resistenza contro gli invasori.
Questo volume presenta le tre stesure della tragedia, rimasta incompiuta, "La morte di Empedocle" di Friedrich Hölderlin, nella quale il poeta tedesco si sforzò di realizzare il suo ideale estetico e filosofico ispirandosi alla figura del filosofo agrigentino, reinterpretata alla luce dell'idealismo tedesco. L'edizione, che oltre alle tre stesure raccoglie anche i testi teorici che prepararono e accompagnarono la redazione della tragedia, si basa sulla recente edizione critica di Michael Knaupp (Monaco 1992), riprodotta a fronte.
Questa pièce teatrale di Sandro Veronesi si svolge in un luogo rigorosamente circoscritto, una trincea, durante la guerra serbo-bosniaca. Due soldati bosniaci sono i personaggi principali: Tchiki e Tsera. La loro guida li ha persi di vista e loro hanno perso di vista la guida, ritrovandosi in una terra di nessuno, una zona franca da cui non sanno più uscire. L'arrivo di altri due militari serbi e poi dei caschi blu francesi e di una giornalista televisiva innescherà una spirale di violenza acuita dall'intento di sfruttare televisivamente la situazione anomala che si è venuta a creare.
Don Fadrique, Commendatore della cittadina di Ocaña, giunto al matrimonio di Peribáñez, contadino ricco e stimato, si incapriccia della bellissima sposa, Casilda, e comincia a corteggiarla. Non si tratta soltanto di un conflitto sentimentale: insidiando Casilda, il Commendatore attenta all'onore di Peribáñez. E Peribáñez reagisce: sguainata la spada uccide il suo signore. Il "Peribáñez" rappresenta un'interessante espressione del teatro spagnolo del primo '600, un teatro che cerca spazi di innovazione e di superamento di relazioni ormai inadeguate, pur senza metter in discussione le strutture portanti dell'ideologia monarchico-nobiliare.
Il duca di Vienna, Vincenzo, preoccupato dell'immoralità dei sudditi e del disprezzo dell'istituzione matrimoniale, affida a un vicario, Angelo, il governo per vedere se sarà in grado di far rispettare le leggi. Finge quindi di assentarsi e si traveste da frate per spiarne l'operato. Angelo si rivelerà incapace di governare con autentica equità e giustizia, attaccato al semplice dettato della legge e travolto dalle stesse passioni che dovrebbe punire. Una commedia a tinte fosche, con inganni e colpi di scena.
La problematica del potere, il conflitto tra grazia e potere, tra ragion di Stato e coscienza riassumono, secondo l'autore, la vicenda umana e religiosa di Celestino V, che non si ritenne in grado di guidare la Chiesa e il mondo cristiano. Tali questioni esprimono, quindi, il tema fondamentale che attraversa tutte le opere dello scrittore tedesco.