Desde una crítica a la habitual visión etnocéntrica, el presente libro contempla la filosofía medieval en su totalidad, es decir, englobando no sólo la filosofía escolástica latina sino también la árabo-islámica y la judía. En contra de Hegel, que situaba esas filosofías "al margen del tiempo", el autor las ancla en su propio mundo histórico. Asimismo, presta una atención preferente a los problemas metodológicos y a la variada historiografía de este período, en especial a las fuentes literarias e históricas disponibles. Lejos de todo dogmatismo y desprovista de cualquier tentación apologética, la propuesta que encierra este libro radica en la lectura de los textos filosóficos medievales mediante los instrumentos filológicos necesarios y en su interpretación con el más depurado método hermenéutico. Incluye herramientas de la web para el estudio de la filosofía medieval. Manual UNED
"Mi chiamo Manuel Foderà. Ho un carattere allegro, socievole e molto scherzoso. La mia giornata, oltre allo studio, la dedico al Signore scrivendo tante preghiere che mando ai miei amici sacerdoti, suore, seminaristi e vescovi e a tutti quelli che soffrono...". Chi si presenta così è un bambino volato in cielo a soli nove anni, dopo aver lottato contro il tumore con il sorriso e la preghiera. Era convinto di avere una missione da compiere per conto di Dio: far conoscere e amare il suo grande amico Gesù. Questa edizione, oltre alla storia del "piccolo guerriero della Luce", contiene le testimonianze di quanti hanno conosciuto Manuel in vita e di chi si è sentito protetto da lui, già angelo in cielo.
Il nostro "Calendario liturgico dell'ascolto" è un calendario a strappo giornaliero con le indicazioni per la celebrazione dell'eucaristia feriale e domenicale, i santi del giorno, la liturgia delle ore. Ogni giorno dell'anno evidenzia una frase diversa tratta dalle letture quotidiane della Santa Messa accompagnata da un breve commento tratto dalla patristica, dagli scritti dei santi, dal magistero della Chiesa. Un invito alla riflessione personale che aiuta a vivere più serenamente la giornata: un piccolo dono per farsi ricordare tutto l'anno e per far giungere a tutti la parola di Dio.
Una non-guida scritta come un racconto personale che invita a perdersi nella Città Eterna ritrovando dentro se stessi il senso di un viaggio che trasforma. Con interviste e contributi di: Cristina Ali Farah, Antonella Anedda, Attilio Bertolucci, Luca Canali, Vincenzo Cerami, Roberto Cotroneo, Claudio Damiani, Erri De Luca, Mario Desiati, Lia Levi, Marco Lodoli, Valerio Magrelli, Sandra Petrignani, Sandro Onofri, Antonio Pascale, Tommaso Pincio, Christian Raimo, Carola Susani, Sandro Veronesi.
"Oggi si cerca molto il silenzio. Talvolta lo si confonde con lo stordimento o con la dimenticanza di sé attraverso pratiche psichiche derivate dall'Oriente. Il vero silenzio non è dimenticanza, è conoscenza." Dalla prefazione di mons. Massimo Camisasca. Non siamo esseri gettati nel mondo, ma siamo figli di un Padre che non solo ci rivendica, ma ha un progetto su ciascuno di noi. E possiamo vivere nel suo abbraccio se impariamo ad ascoltarlo e a stare ogni giorno nell’orizzonte della sua presenza. Questo libro, maturato nel solco degli scritti del teologo Hans Urs von Balthasar, ci insegna come vivificare il silenzio come il luogo e il tempo in cui Dio parla al cuore dell’uomo e come saper discernere prima di tutto la chiamata, la vocazione su cui rendere l’esistenza piena. Don Andrea D'Auria è nato a Sesto San Giovanni (Mi) nel 1964. E' stato ordinato sacerdote nella Fraternità Sacerdotale dei Missionari di san Carlo Borromeo, di cui è Procuratore Generale nel 1992 ed è attualmente docente di Diritto canonico.
«L’uomo e il divino non solo rappresenta una sintesi di tutto ciò che María Zambrano aveva scritto fino agli anni Cinquanta, ma costituisce il nucleo da cui si irradia tutto il suo pensiero alla ricerca dell’unità tra religione, filosofia e poesia. Rispetto all’itinerario esistenziale e intellettuale di Zambrano, questo libro si riferisce alla “seconda navigazione” contrassegnata dalla ragione poetica, Che costituisce il nucleo originale della riflessione della pensatrice. Se compito della poesia è aprire i pori al sacro, “l’azione che l’uomo compie è cercare un luogo in cui accoglierlo e dargli forma, nome; collocarlo in una dimora per ottenere lui stesso la sua; la dimora umana, il suo ‘spazio vitale’”. La ragione poetica porta alla luce non una Istoría – nel senso greco del termine –, un computo di sventure o avvenimenti computabili cronologicamente, bensì una “intrastoria”. Se potrebbe sembrare che in quest’opera Zambrano narri una storia cronologicamente intesa – dalla nascita pre-greca degli dèi, alla disputa tra filosofia e poesia intorno ad essi, ad Aristotele e alla sua condanna dei pitagorici, al cristianesimo, alla nietzschiana morte di Dio e alla riapparizione del sacro all’interno del nichilismo –, basta uno sguardo ermeneutico per constatare l’insufficienza di una tale cronologia, perché quanto viene descritto sta accadendo nello stesso tempo, sicché il movimento e lo spazio del movimento coincidono. Zambrano sta disegnando in realtà la topografia dell’Occidente, seguendo le orme dell’unità originaria perduta.»
Dalla Prefazione di Armando Savignano
María Zambrano (1904-1991) è una delle maggiori protagoniste della storia della filosofia del ’900. L’Editrice Morcelliana, che dell’autrice ha pubblicato Donne (2006) a cura di S. Zucal e L’esilio come patria (2016) a cura di A. Savignano, e vi ha dedicato un fascicolo monografico di «Humanitas» 1-2 (2013) María Zambrano. La politica come «destino comune», ha in corso di pubblicazione le Opere.
Ciclo di conferenze tenute al Centro Culturale S. Fedele di Milano
Sabato 16 novembre 1991
LE "Confessioni" di Geremia. Diario intimo del profeta
Sabato 23 novembre 1991
Geremia e le ore fatali di Giuda. Una teologia della storia
Sabato 30 novembre 1991
il "Libro della Consolazione" di Geremia (CC. 30-31)
Sabato 14 dicembre 1991
Il messaggio della raccolta di oracoli del profeta Geremia
Sabato 21 dicembre 1991
Le cinque grandi lamentazioni e il libro di Baruc
Da dove deriva la nostra fede? Da un gruppo di persone che sigillano anfore e corrono a cavallo. Una di queste fu Eusebio di Cesarea, vescovo della Palestina tra il 265 e il 340, che per 25 anni ha raccolto antichi manoscritti, lettere, testimonianze, attraversando da un luogo all'altro le terre del primo cristianesimo. Senza di lui un patrimonio enorme sarebbe andato perduto, e sapremmo molte meno cose sulla chiesa prima di Costantino. Tre secoli di fondamentale importanza per la nostra conoscenza sulla nascita e diffusione del cristianesimo, attraverso testimonianze di fede e di martirio, di cui anche Eusebio fu testimone oculare, fino a quando lui stesso vide l'alba della prima libertà religiosa. Con l'acume dello storico e la saggezza del pastore, Eusebio ha ricostruito la preziosa trama del cristianesimo dai tempi di Gesù e degli apostoli fino a lui, scrivendo la prima storia della Chiesa che l'umanità possiede.
Che cosa significa «umano» all'epoca dell'intelligenza artificiale e della rivoluzione digitale? Perché sentiamo il bisogno di dire «restiamo umani»? Dove ci porterà il nostro processo evolutivo? La straordinaria molteplicità e diversità di ciò che ci costituisce - materia organica, cervello, mente, coscienza, emozioni - rende ardua la risposta, soprattutto in termini definitivi. Questo libro attraversa le molte sfaccettature dell'umano, e il loro possibile o mancato equilibrio, seguendo alcuni assi fondamentali del nostro vivere: ragione/sentimento, altruismo/egoismo, uguaglianza/disuguaglianza, felicità/scontentezza. Un racconto ci conduce alla scoperta di un cantiere sempre aperto, poiché l'essenza dell'umano è in continuo divenire.
L'idea di questo libro è di accompagnare chi si accosta per la prima volta alla storia del diritto canonico allo stesso modo di una guida con i visitatori di un solo giorno entro una grande pinacoteca. Nell'impossibilità di vedere tutto, si sono selezionati solo alcuni quadri, almeno i più noti ed importanti, illustrando la personalità di ogni autore, il suo tempo, il messaggio trasmesso, l'influsso esercitato su altri che seguirono. Nella speranza che, al termine della pur breve visita, scaturisca il desiderio di tornare un'altra volta, approfondendo le proprie conoscenze su un mondo che, prima, non conoscevano affatto.
Christopher è un esile alberello con un grande sogno: diventare un grosso pino amato e coccolato da tutti. Purtroppo gli anni passano, e nessuno sem- bra interessato a portare a casa Christopher per le feste di Natale. Lasciato completamente solo, Christopher può contare però sull’amicizia di Whooty, un piccolo gufo, e su tutti gli animali della foresta. Ma un bel giorno... Una sto- ria che parla di amicizia, amore e speranza e dell’importanza e sul significato della vita di ognuno.
Work in progress è uno strumento pensato per accompagnare gli educatori-catechisti nella formazione personale e nel servizio educativo. Contiene approfondimenti sulla vita dei ragazzi, contributi per lasciarsi interpellare dalla Parola, spunti per crescere nella spiritualità e per riflettere sul servizio educativo. Il testo presenta infine un approfondimento sul tema del giornalismo, che caratterizza la proposta formativa dell’Acr per i bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni.