I cambiamenti culturali e l'intenso uso del digitale quanto hanno modificato e condizionano tempi e modalità di crescita dei ragazzi? Quali sfide educative sono chiamati a gestire i genitori e gli educatori negli anni della scuola superiore?
Questo libro si rivolge ai genitori che ancora credono nel loro ruolo insostituibile nel percorso adolescenze dei figli e ad adulti di riferimento disposti a spendersi nel lavoro formativo. Vengono forniti non ricette precostituite, ma princìpi validi e linee operative che chiedono di mettere in gioco la libertà e il rischio educativo. I temi trattati riguardano l'attuale definizione dell'adolescenza e la possibilità di porle un "limite", le dipendenze che ne ostacolano il percorso, quali possano essere gli spazi d'azione degli educatori, in particolare i genitori. Il contesto esplorato è la scuola superiore: l'orientamento alla scelta, lo studio... Ma l'oggetto di osservazione privilegiato sono le relazioni, con attenzione alle problematiche didattiche ed educative.
Gianpiero Camiciotti, psicologo, docente w dirigente scolastico, possiede un'esperienza pluriennale nell'insegnamento e nel supporto psico-pedagogico a famiglie e adolescenti. Tra le sue pubblicazioni: L'orientamento personale dell'alunno (Le Monnier, 1981) e Tuo figlio adolescente (Ares, 1995).
Alessandra Modugno, docente di filosofia nell'Università di Genova, si occupa di ricerca in àmbito antropologico e metafisico, ma anche di didattica e orientamento. Tra le sue pubblicazioni: Appassionati alla realtà (Armando, 2011) e Pensare criticamente. Verità e competenze argomentativi (Carocci, 2018).
Il testo accompagna lo scandire dei giorni secondo il calendario dell'anno liturgico aiutando la famiglia a parlare con Dio e di Dio.
L'agenda offre suggerimenti e impegni concreti, attività, giochi, proposte bibliografiche e filmografiche da condividere, per un itinerario familiare che sostenga il cammino di fede di bambini e ragazzi.
Commento e riflessioni, parola per parola, alla formula del consenso matrimoniale cristiano.
Pope Francis speaks to families
Listen to me carefully: did you fight with your wife or husband? Kids - did you fight with your parents? Did you seriously argue?That's not a good thing, but it's not really that which is the problem: the problem arises only if this feeling hangs over into the next day. So if you've fought, do not let the day end without making peace with your family.
Pope Francis, General Audience,
Wednesday, may 13, 2015
"La prima verità della religione cristiana è espressa con le parole: “Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1Gv4,16). A questa verità vanno aggiunte anche le parole: “Noi abbiamo riconosciuto l’amore che Dio ha per noi e vi abbiamo creduto”."
Il testo prende le mosse dalla nascita di un bambino con diagnosi di disabilità (o malattia cronica invalidante) e analizza ciò che avviene all'interno della famiglia, osservando con uno sguardo di particolare riguardo la generazione dei nonni, che possono sentirsi scossi e preoccupati per la situazione ma spesso non osano chiedere, pur desiderando essere una risorsa per i figli e il nipotino. Attraverso l'analisi delle possibili dinamiche familiari (nonni molto/troppo presenti, periferici o quasi latitanti), i lettori sono aiutati a percorrere la strada della trasparenza e dell'unità familiare, cercando strategie per "sopravvivere" ed aiutarsi di fronte al maggior carico di tempo, di cure, educativo ed emotivo richiesto a una famiglia che deve crescere un bambino con disabilità.
Papa Francesco parla alle famiglie
Sentite bene: avete litigato moglie e marito? Figli con genitori? Avete litigato forte? Non va bene, ma non è il vero problema. Il problema è che questo sentimento sia presente il giorno dopo. Per questo, se avete litigato, mai finire la giornata senza fare la pace in famiglia. E come devo fare la pace. Mettermi in ginocchio? No! Soltanto un piccolo gesto, una cosina così, e l'armonia familiare torna. Basta una carezza! Senza parole. Ma mai finire la giornata in famiglia senza fare la pace!
Papa Francesco, Udienza Generale
Mercoledì 13 maggio 2015
Esiste una relazione fondamentale tra l’organizzazione della vita monastica e la struttura intima della famiglia cristiana: la Regola di San Benedetto è un tale tesoro di sapienza, prudenza e santità che può essere riproposta come modello di riferimento applicato anche ad altri stati di vita, laicale o clericale, celibataria o coniugale. L’insegnamento del Vangelo richiama infatti tutti gli uomini a rinunciare a se stessi, a diventare cristiani e a essere santi nel contesto storico-sociale contemporaneo nel quale sono inseriti. Solo così la vita della famiglia potrà essere rivitalizzata sulla base della Regola di San Benedetto e l’insegnamento perenne della Chiesa cattolica.
Dodici storie d'amore senza lieto fine. Diverse una dall'altra, ma accomunate dal seme del fallimento che si annida in ognuna, latente, fin dal primo "ti amo". Rapporti nati sotto la stella di un destino segnato. Il Diritto li etichetta come matrimoni "nulli", ragionando in alternativa al divorzio. Questo libro è, allora, un viaggio, alla scoperta di legami soltanto apparenti. Un viaggio leggero - attraverso le vicende di dodici coppie, quante le principali ipotesi di nullità del matrimonio - ma istruttivo, grazie al commento giuridico che segue ogni narrazione. E, infine, anche intrigante, in compagnia di racconti "molto ben scritti. Tutte le storie sono narrate con uno stile che mira all'essenziale. Pochissime, e di grande sobrietà, le notazioni descrittive che riescono a rendere ambienti e personaggi con pochi tratti sapienti, affidati a un termine calzante, un aggettivo pregnante. La prosa, costituita com'è da frasi sempre brevi o brevissime, spesso abilmente asintattiche, ha le stesse caratteristiche di sobria, essenziale eleganza" (Comitato di Lettura, premio letterario Italo Calvino).
«L'amore coniugale è da costruire gradualmente, in modo "artigianale"»: così scrive papa Francesco in Amoris Laetitia. Il documento del Papa offre a Renzo Bonetti - che da decenni si dedica con passione alla pastorale della famiglia - la possibilità di riflettere su vari temi della vita di coppia: la costruzione del dialogo, la gestione dei conflitti con i figli, l'esperienza della preghiera, l'accoglienza della fragilità e del limite... Nasce così questo itinerario di vita nello Spirito per aiutare concretamente gli sposi a comprendere e vivere il sacramento del matrimonio. Perché «nessuna famiglia è una realtà perfetta e confezionata una volta per sempre» ma impara giorno dopo giorno a crescere, dando corda all'amore.
Cosa hanno in comune il messaggio del Vangelo e l'esperienza della famiglia? Al centro sta il tema della gioia: il cammino quotidiano, fatto di relazioni affettive, di impegni e di cura reciproca, può essere interpretato, alla luce della Parola di Dio, come un itinerario spirituale verso la felicità. È questa la proposta offerta ai gruppi familiari parrocchiali: un aiuto per scoprire e vivere come coppia e come famiglia la "beatitudine", quella vera, indicata da Gesù. Una dimensione che non si può descrivere semplicemente come un "essere contenti", ma allude a qualcosa di più. Un "di più" suggerito appunto dal messaggio evangelico. Soffermarsi ad approfondire e confrontarsi sul tema della felicità è anche un'utile preparazione al prossimo incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Roma dal 23 al 27 giugno 2021. Nel suo titolo, "L'amore familiare: vocazione e via di santità", è già contenuta infatti l'idea che la santità passa dalla felicità (beatitudine) interiore di ognuno.
Un volume dedicato ai genitori che presenta un percorso completo attraverso le emozioni - degli adulti e dei ragazzi - per comprendere come gestirle al meglio, entrare in sintonia e ridefinire la rotta quando necessario. Ogni paragrafo presenta cenni teorici e spunti "pratici", strategie che possono fare la differenza nell'educazione dei figli. Infine, ogni paragrafo sarà completato da uno strumento concreto: i test pubblicati nel settimanale Il Giornalino, da fare da soli o con il proprio figlio, e che accompagneranno appunto, come delle mappe, in viaggi alla scoperta delle connessioni tra sentire, pensare e fare. Mettersi "in gioco" come genitore, per conoscersi e crescere insieme al proprio figlio non è per nulla semplice: è una via faticosa, ma sicuramente anche quella più soddisfacente ed efficace.