Il Manifesto di Ventotene, scritto durante la Seconda guerra mondiale, immaginava un'Europa unita, capace di superare le divisioni nazionali e garantire pace e giustizia attraverso una federazione di Stati. Nei decenni successivi è iniziata la faticosa costruzione di quella che è oggi l'Unione europea, che però non sembra affatto avere le sembianze di quella immaginata da Rossi e Spinelli. Sono diverse le forze che minacciano quel progetto, dai rigurgiti nazionalisti agli interessi delle grandi corporation, passando per le guerre che lambiscono quasi direttamente i paesi dell'Ue. Allora è lecito chiedersi: quel sogno è ancora vivo? L'Europa può tornare a essere quel faro di pace, giustizia e libertà sognato da Rossi e Spinelli?
Consapevole che san Benedetto ci incoraggia a conoscere il senso più profondo delle parole da cantare, dei testi da leggere, dei segni liturgici da compiere e a interiorizzare il loro vero significato, per poi trasmetterlo mediante tutto il nostro atteggiamento, affinché alla fine tutto diventi una celebrazione autentica, padre Abrahamowicz, esperto di liturgia, ci offre un approfondimento sapienziale delle parole e dei gesti del Triduo Santo. Parole e gesti che quasi sicuramente conosciamo, ma che forse sono velati dall’abitudine.
Destinatari
Sacerdoti e religiosi.
L’autore Johannes Paul Abrahamowicz, nato il 1960 a Vienna (Austria), è stato ordinato sacerdote nel 1985, dopo gli studi teologici al Sant’Anselmo (Roma). Dal 2005 è Priore della Comunità benedettina a San Paolo fuori le Mura. È autore, tra l’altro, di canti per la liturgia.
Al centro di questo libro c'è il rapporto della vita umana con l'esperienza traumatica della perdita. Un'esperienza che ci accomuna tutti, tanto che potremmo dire che non si può pensare la vita senza avere contezza del suo opposto, la morte. Ma, quando perdiamo qualcuno che abbiamo profondamente amato, ci sembra che si apra davanti a noi un vuoto dentro cui è impossibile ritrovare coordinate e direzioni. Quanto lavoro serve per tornare a vivere? E cosa succede quando non ci riusciamo? Ragionare su queste domande significa iniziare un percorso dentro noi stessi. Attraverso un vero e proprio "lavoro del lutto", Recalcati si addentra nello squarcio che la perdita apre tra il mondo dei vivi e quello di chi non c'è più, e ne tira fuori una serie di riflessioni che di quel dolore fanno una risorsa. Infatti, mentre il nostro tempo esalta il futuro, il progetto e l'intraprendenza, il lutto e la nostalgia ci invitano invece a guardarci indietro. Ma non è un gesto di impotenza. Come la luce delle stelle che vediamo la notte appartiene a corpi celesti esplosi milioni di anni fa, così anche il dolore per la perdita dei nostri cari può continuare a illuminare la nostra strada, alimentando le risorse che ci servono per non smettere mai di nascere, ancora e ancora. "Può la luce arrivare dal passato? Può esserci luce nella polvere?".
Questo volume raccoglie gli scritti in onore di Rocco Pezzimenti, professore di Storia delle dottrine politiche e di Filosofia politica all'Università Lumsa di Roma. Nonostante abbia svolto per quasi cinquant'anni l'insegnamento accademico, sarebbe riduttivo immaginarlo semplicemente dietro a una cattedra. Nel corso della sua lunga carriera di studioso ha ricoperto incarichi di prestigio presso importanti centri di ricerca scientifici e, ancora oggi, svolge ruoli direttivi presso istituzioni culturali rilevanti. I suoi amici e colleghi, provenienti da diverse università, appartenenti a settori scientifici differenti, hanno voluto collaborare per fargli questo dono e, di conseguenza, offrire al pubblico alcuni spunti preziosi della loro ricerca attuale.
Nel cuore del Libano, la tradizione maronita ha dato vita a figure di straordinaria santità che, con la loro vita, hanno testimoniato una fede incrollabile e una spiritualità profonda. Questo libro racconta la vita e i miracoli di cinque tra i più amati santi e beati del Libano maronita: san Charbel, il monaco eremita che visse una vita di penitenza e solitudine, diventato simbolo di miracoli e di intercessione; santa Rafqa, che attraverso la sua sofferenza e il suo amore per Dio è stata fonte di speranza e guarigione; san Nimatullha, il sacerdote che dedicò la sua vita alla preghiera e al servizio della comunità; e i beati Douayhy e Nehmé, che hanno speso la loro esistenza nell'annuncio del Vangelo e nella cura spirituale dei fedeli. Scopriamo il legame profondo tra queste figure e il popolo libanese, la loro fede in Dio e i segni straordinari che continuano a ispirare milioni di devoti. Ogni capitolo non è solo una biografia, ma una testimonianza vivente di come la santità possa trasformare le vite, portando luce e speranza nei momenti più oscuri. Il racconto dei loro miracoli, dei loro sogni e delle loro lotte spirituali ci invita a riflettere sul significato della fede e sulla potenza della preghiera, offrendo un viaggio straordinario nella spiritualità maronita. Le storie di Charbel, Rafqa, Nimatullha, Douayhy e Nehmé ci ricordano che la santità non è solo un ideale lontano, ma una realtà che si fa presente anche nel nostro quotidiano.
L'11 febbraio 1858, in una piccola cittadina francese ai piedi dei Pirenei, alla quattordicenne Bernadette Soubirous apparve una signora bellissima, vestita di bianco, con una cintura azzurra in vita. L'apparizione si ripeté nei giorni seguenti, finché la Signora rivelò il suo nome: "Io sono l'Immacolata Concezione", un dogma dichiarato solo pochi anni prima da papa Pio IX e del quale la povera e semianalfabeta Bernadette non poteva essere a conoscenza. Nel tempo Lourdes è diventata meta di pellegrinaggi, un luogo di fede in cui innumerevoli guarigioni miracolose continuano a testimoniare la forza del messaggio cristiano. Scopriamo in questa inchiesta uno degli eventi spirituali più potenti mai avvenuti in Europa.
È l'estate del 1975 quando Barbara Van Laar, adolescente problematica, scompare da Camp Emerson, il campo estivo fondato dalla sua ricca famiglia nel parco delle Adirondack. La notizia fa subito scalpore: anni prima anche suo fratello Bear è sparito nei boschi in circostanze misteriose, e non è mai stato ritrovato. La giovane investigatrice Judyta Luptack comprende subito che tutti nascondono qualcosa: gli uomini della famiglia, che ai tempi di Bear hanno tardato a chiamare i soccorsi; la madre dei ragazzi, incapace di riprendersi dal dolore; il capitano della polizia, che ancora una volta ha fretta di trovare un colpevole, e Tracy, l'unica amica di Barbara al campo e l'unica a conoscere i suoi movimenti segreti. Mentre le indagini procedono, passato e presente si intrecciano, mettendo in luce tradimenti, menzogne, conflitti e giochi di potere. In questo romanzo, Liz Moore mescola thriller e dramma familiare, raccontando una comunità dove ricchezza e benessere diventano gabbie che imprigionano affetti, desideri e ambizioni. Con uno stile limpido e ammaliante, "Il dio dei boschi" si addentra nelle contraddizioni umane come nel folto di una foresta impenetrabile, e ci consegna un ritratto memorabile della giovinezza, dell'amicizia e delle seconde possibilità che la vita concede quando si ha il coraggio di cambiarne le regole.
"Dal Vangelo secondo gli animali presenta gli animali del Vangelo secondo l'insegnamento di Gesù. Nel Vangelo le parole di Gesù sono impregnate di creazione, di vita di campi, di semi di piante, di fiori, di frutti, di animali. Gli animali raccontati da Gesù sono proposti come modelli, esempi di vita reale, concreata, fedele; oppure modelli da fuggire perché ingannevoli e falsi. Nelle parole di Gesù ricorrono frequentemente gli insegnamenti sugli animali. Gli animali proposti in questo libro sono: il serpente, la colomba, l'agnello, la pecora, la capra, il lupo, l'asino, il bue, il cammello, la volpe, il cane, il maiale, il gallo, gli uccelli e i pesci. A ogni animale è dedicato un capitolo con le citazioni del Vangelo, l'insegnamento o il significato attribuito da Gesù all'animale. Il libro si conclude con l'intrigante domanda: gli animali sono immortali? La risposta vi lascerà stupiti!
In una società in crisi di valori, si prova spesso disorientamento e si manifesta la necessità di fare affidamento sulla preghiera per affrontare quanto la vita ci riserva in ciò che è bello e in ciò che crea difficoltà e sofferenza. Questo libretto riporta una raccolta di preghiere dell'autore che ha attinto anche da varie fonti come la parola di Dio, la liturgia e da personaggi noti di tutti i tempi come papa Francesco, Benedetto XVI, Bruno Forte, Origene, sant'Ambrogio, sant'Agostino... Le preghiere sono suddivise in tre tematiche: guarigione, liberazione, consolazione. Ciò che l'autore fa emergere è che «la preghiera fa miracoli», come spesso dice papa Francesco, e attraverso di essa si riceve forza, coraggio, fiducia e abbandono nel Signore nell'affrontare la vita di ogni giorno.
Il motivo che spinse Giovanni XXIII a convocare il Concilio Vaticano II fu l'aggiornamento pastorale. Questo è stato considerato non tanto come una riforma ecclesiale, ma come una vera e propria nuova inculturazione della fede. L'importanza di questa distinzione implica la considerazione che l'inculturazione della fede sia presa in carico nella sua specificità di maggiore ampiezza di azione e complessità di processi rispetto alla riforma della Chiesa. Un primo interrogativo che si pone questo studio è sulla consapevolezza della Chiesa italiana in ordine a questa nuova inculturazione della fede occidentale. Un secondo interrogativo riguarda il confronto che tre distinti modelli pastorali, presenti nello scenario ecclesiale italiano, devono avere con alcuni punti fermi della attuale post-modernità. Emerge un cristianesimo permanentemente sinodale, che, finalmente abbandonata la forma della cristianità, abbraccia la sfida minoritaria nel suo confronto con la città, ma non rinunzia alla sua dimensione popolare e non si relega a posizioni elitariste.
ESPERANZA es la primera autobiografía de un pontífice que se publica en la historia. Rico en revelaciones, anécdotas y reflexiones iluminadoras, ESPERANZA es un libro de memorias emocionante, tremendamente humano y conmovedor, no exento de toques de auténtico sentido del humor. La autobiografía del papa Francisco es al mismo tiempo la «novela de una vida» y un testamento moral y espiritual destinado a conquistar a los lectores de todo el mundo y a convertirse en un legado de esperanza para las generaciones futuras. Una autobiografía completa cuya escritura le ha ocupado los últimos seis años. La narración comienza en los primeros años del siglo xx con las raíces italianas de la familia y la azarosa emigración de los abuelos a América Latina, y continúa con la infancia, el entusiasmo y las inquietudes de la juventud, la llamada de la vocación y la madurez, que abarca todo el pontificado y el presente. Con íntima fuerza narrativa y sin pasar por alto sus propias pasiones, Francisco afronta con franqueza en sus memorias las cuestiones más candentes de su pontificado y desarrolla con valentía, sencillez y visión de futuro los temas más controvertidos e importantes de nuestra época: guerra y paz (sin omitir los conflictos en Ucrania y Oriente Próximo), migraciones, crisis medioambiental, política social, situación de la mujer, sexualidad, desarrollo tecnológico y futuro de la Iglesia y de las religiones. * La obra también contiene fotografías extraordinarias, algunas de las cuales son inéditas y pertenecen a la colección personal del pontífice.
Una ricerca di dottorato triennale ha indagato il rapporto tra i seminaristi in Italia e i social media. L'indagine, di cui vengono pubblicati qui i risultati, è stata condotta sotto la responsabilità scientifica della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell'Università Pontificia Salesiana, promossa dall'Associazione dei WebCattolici Italiani (WeCa) - grazie alla disponibilità dei seminaristi e dei Rettori dei Seminari maggiori d'Italia - in collaborazione con l'Ufficio nazionale per la Pastorale delle Vocazioni e l'Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana (CEI). Prefazione di Michele Gianola.