Naviga le tue stelle è il discorso pronunciato da Jesmyn Ward alla cerimonia di consegna dei diplomi alla Tulane University. Ed è soprattutto una testimonianza, intima e personale, sul suo percorso di vita, nonostante la povertà e la mancanza di risorse, nonostante il razzismo e la sfiducia. È il racconto di chi sta per naufragare in un mare in tempesta e si raddrizza, prende il timone per governare la propria rotta. È un incantesimo che trasforma il passato in una lezione da apprendere e il futuro in una promessa che si realizza nel presente, passo dopo passo, scelta dopo scelta.
Maria è un nome segreto, un gioiello fuori dal tempo. Mettersi sulle tracce di un nome è sempre un'avventura, non esistono mappe né percorsi prestabiliti. Alessandro Zaccuri inizia questo viaggio da solo, punta il suo compasso sulle Marie dei Vangeli e da lì si muove per scrivere la sua preghiera del nome. Parte da una Maria ragazza senza volto, che balla su una pubblicità degli anni Ottanta, si ritrova con la madre sorridente e sofferente, e passando da Giulietta incontra la Maria di West Side Story, incrocia Borges, Giotto, Lippo e poi Kurtz e Achab, per arrivare infine alla Marie di Le Corbusier sulle vetrate della Notre-Dame-du-Haut. E mentre invoca e ripete questo nome, vive il dubbio, lotta contro i sette demoni e dissemina il suo rosario in luoghi imprevedibili, trasformando il suo e nostro viaggio in una benedizione, invisibile e leggera.