"Oggi si cerca molto il silenzio. Talvolta lo si confonde con lo stordimento o con la dimenticanza di sé attraverso pratiche psichiche derivate dall'Oriente. Il vero silenzio non è dimenticanza, è conoscenza." Dalla prefazione di mons. Massimo Camisasca. Non siamo esseri gettati nel mondo, ma siamo figli di un Padre che non solo ci rivendica, ma ha un progetto su ciascuno di noi. E possiamo vivere nel suo abbraccio se impariamo ad ascoltarlo e a stare ogni giorno nell’orizzonte della sua presenza. Questo libro, maturato nel solco degli scritti del teologo Hans Urs von Balthasar, ci insegna come vivificare il silenzio come il luogo e il tempo in cui Dio parla al cuore dell’uomo e come saper discernere prima di tutto la chiamata, la vocazione su cui rendere l’esistenza piena. Don Andrea D'Auria è nato a Sesto San Giovanni (Mi) nel 1964. E' stato ordinato sacerdote nella Fraternità Sacerdotale dei Missionari di san Carlo Borromeo, di cui è Procuratore Generale nel 1992 ed è attualmente docente di Diritto canonico.
La spiritualità del Cuore di Cristo è strettamente legata a quella della Compagnia di Gesù, e il percorso tracciato da sant'Ignazio di Loyola conduce ad un incontro a tu per tu con il Signore affinché - con le parole del santo Fondatore della Compagnia - di più possiamo amarlo e servirlo. In fondo, questo è possibile anche attraverso la lettura di un testo o l'ascolto di contenuti audio-visivi, come quelli curati dall'autore su You-Tube dai quali questo libro nasce.
Che cosa significa «umano» all'epoca dell'intelligenza artificiale e della rivoluzione digitale? Perché sentiamo il bisogno di dire «restiamo umani»? Dove ci porterà il nostro processo evolutivo? La straordinaria molteplicità e diversità di ciò che ci costituisce - materia organica, cervello, mente, coscienza, emozioni - rende ardua la risposta, soprattutto in termini definitivi. Questo libro attraversa le molte sfaccettature dell'umano, e il loro possibile o mancato equilibrio, seguendo alcuni assi fondamentali del nostro vivere: ragione/sentimento, altruismo/egoismo, uguaglianza/disuguaglianza, felicità/scontentezza. Un racconto ci conduce alla scoperta di un cantiere sempre aperto, poiché l'essenza dell'umano è in continuo divenire.
Il nostro "Calendario liturgico dell'ascolto" è un calendario a strappo giornaliero con le indicazioni per la celebrazione dell'eucaristia feriale e domenicale, i santi del giorno, la liturgia delle ore. Ogni giorno dell'anno evidenzia una frase diversa tratta dalle letture quotidiane della Santa Messa accompagnata da un breve commento tratto dalla patristica, dagli scritti dei santi, dal magistero della Chiesa. Un invito alla riflessione personale che aiuta a vivere più serenamente la giornata: un piccolo dono per farsi ricordare tutto l'anno e per far giungere a tutti la parola di Dio.
Il volume ricostruisce la partecipazione di osservatori non cattolici al Concilio Vaticano II, aspetto assolutamente inedito della storia religiosa moderna. E lo fa partendo dall'enorme mole di documentazione inedita emersa durante le ricerche dell'autore per la redazione della "Storia del Concilio Vaticano II" diretta da Giuseppe Alberigo e curata da Alberto Melloni. Si tratta in gran parte dei rapporti che gli osservatori (luterani, riformati, anglicani, ortodossi e di altre piccole chiese cristiane) mandavano periodicamente ai responsabili della propria chiesa: in questi scritti emerge il punto di vista critico di questi osservatori nei confronti dei lavori conciliari ma soprattutto la dinamica del loro coinvolgimento nell'azione comune. Seguendo questo percorso si arriva a comprendere come siano divenuti in qualche modo membri a tutti gli effetti del Vaticano II e protagonisti di quel "concilio segreto" che rappresenta il nucleo spirituale e di comunione dell'esperienza sinodale.
L'atmosfera del Natale è la stessa in tutto il mondo! Ma chi sono i protagonisti delle storie tradizionali che si raccontano ai bambini, sotto l'albero, nei diversi Paesi? Negli Stati Uniti c'è Rudolph, la renna dal naso rosso che compie una straordinaria impresa aiutando Babbo Natale a consegnare in tempo tutti i regali. In Germania, la signora Neve la mattina di Natale si alza presto e scuote la sua trapunta, facendo svolazzare mille piume che, per magia, diventano neve e ricoprono il mondo di un velo candido. In Norvegia, una crudele matrigna ha trasformato un principe in orso. Se nella notte della Vigilia una fanciulla non riuscirà a sciogliere l'incantesimo, lui rimarrà orso per sempre, relegato in solitudine al Castello Perduto... Un viaggio incantato nelle fiabe e nelle leggende natalizie per conoscere - oltre a Babbo Natale, Santa Lucia e la Befana - le figure tipiche della festa più amata nel mondo. Età di lettura: da 4 anni.
Lo charme del Rabbì di Nazaret filtra da ogni pagina dei Vangeli, restando inafferrabile. Come accostarsi allora alla patina di luce che ovunque lo accompagna? Questa domanda dà l’avvio all’avventura di queste pagine: osare leggere il Vangelo «al rovescio», a partire cioè dalla prospettiva di coloro che lo hanno incontrato. Come sarà stato guardato Gesù da Giuseppe, Maria, il Battista, la peccatrice di Magdala, Giuda, Pietro, Caifa, Anna, Pilato ed Erode? Un racconto fra le righe dei Vangeli e sulla loro soglia, come un invito a entrare.
Sommario
Prefazione. Yosef, il sognatore. Miriam, la madre. Jochanan, il Battista. Miriam di Magdala, l’amante. Kèfa, la roccia. Yehûdāh, l’amico. Caipha, il religioso. Pilatus,
il diplomatico. Cleopha, l’entusiasta.
Note sull'autore
Gianluca De Candia insegna attualmente Teologia sistematica all’Università di Siegen ed è libero docente al Dipartimento di questioni filosofiche fondamentali della teologia della Westfälische Wilhelms-Universität di Münster.
A partire da salde basi teologiche, con particolare attenzione a problematiche esistenziali e attraverso il racconto della malattia che è stata per lui determinante, padre Körner spiega perché crede in una vita dopo la morte e mostra come la risposta personale all’interrogativo su che cosa ci attenda al termine della vita, determini anche il nostro orientamento esistenziale qui e ora.
Destinatari
Tutti, credenti e non.
Autore
Reinhard Körner, carmelitano, è direttore di esercizi spirituali e autore di successo.
"I maestri cristiani del deserto fiorirono, esplosero in un attimo che durò tre secoli, dal III al VI dopo Cristo. Da poco Costantino aveva restituito ai cristiani il diritto di esistere, spezzando il dogma di Commodo, e sottratto con dolcezza la giovane religione al terreno meravigliosamente umido del martirio, alla stagionatura incomparabile delle catacombe. Questo significava, evidentemente, consegnarla a quel mortale pericolo che rimase tale per diciotto secoli: l'accordo col mondo. Mentre i cristiani di Alessandria, di Costantinopoli, di Roma, rientravano nella normalità dei giorni e dei diritti, alcuni asceti, atterriti da quel possibile accordo, ne uscivano correndo, affondavano nei deserti di Scete e di Nitria, di Palestina e di Siria. Affondavano nel radicale silenzio che solo alcuni loro detti avrebbero solcato, bolidi infuocati in un cielo insondabile. In realtà, la maggior parte di quei detti fu pronunciata per non rivelar nulla, così come la vita di quegli uomini volle essere tutta quanta la vita di «un uomo che non esiste». I detti e i fatti dei Padri furono raccolti in ogni tempo con estrema pietà perché, appunto, erano quasi sempre noci durissime, inscalfibili, da portare su di sé tutta la vita, da schiacciare tra i denti, come nelle fiabe, nell'attimo dell'estremo pericolo, e inoltre i Padri rifiutavano, per lo più, recisamente di scrivere. Furono raccolti in pergamene: greche, copte, armene, siriache. In quelle pergamene non furono perpetuati soltanto gli oracoli e i portenti dei Padri e dei loro discepoli, ma anche quelli di certi incogniti secolari che praticavano segretamente i loro precetti e, nascosti in quelle metropoli che i Padri abominavano, furono qualche volta maestri ai loro maestri." (dallo scritto di Cristina Campo)
"Dio non ama anzitutto la creazione, non è l'umanità il termine ultimo del suo amore, e nemmeno la Chiesa, ma questa persona che io stesso sono; ama la Chiesa in questo membro del suo corpo che sono ancora io. E' anzitutto per questo che Egli, continuamente, dona a me lo Spirito Santo9" dall’Invito alla lettura di padre Antonio M. Sicari
Questo Decenario allo Spirito Santo, pubblicato per la prima volta a Salamanca nel 1932, è un classico della spiritualità moderna, un itinerario di preghiera in dieci giornate che è anche un itinerario di santità per tutte le situazioni umane: la sua finezza, la sua profondità, non si spiegano se non con la speciale illuminazione che Dio concede alle anime che lo frequentano con intimità, quel dono di sapienza che trascende ogni limite culturale. Con parole semplici, ma la cui forza molti teologi potrebbero invidiare, il lettore viene aiutato a conoscere, ad amare e a pregare l'unico Dio in ciascuna delle sue persone: questo infatti è un libro di meditazione sulla vita della Santissima Trinità e sulla nostra vita in rapporto alla Trinità.
Francisca Javiera del Valle (1856-1930) fu una povera sarta, vissuta nel paesino castigliano di Carrién de los Condes, presso Palencia. Un'esistenza oscura, trascorsa per la maggior parte nel laboratorio di cucito che serviva i gesuiti del Colegio del Sagrado Corazén. Ma all'umiltà della condotta e delle mansioni faceva riscontro una vita spirituale assai ricca, come provano le opere che ci ha lasciato, scritte in obbedienza al suo direttore spirituale, tra cui spicca questo Decenario particolarmente — amato da san Josemaria Escrivà.
Este libro te cambiará.
Esta historia arranca así: «Estoy en Europa pero yo no quería venir a Europa». Ibrahima Balde nació en Guinea, pero se vio forzado a abandonar su casa para ir a buscar a su hermano pequeño. No salió para perseguir un sueño. Abandonó su hogar para encontrar a la persona que más quería.
Una mirada ingenua, castigada, arrebatadoramente poética y, en definitiva, única. La de quien ha sufrido todo y, sin embargo, tiene el poder de convertirlo en algo útil. En algo bello.