Dodicesimo della collana, questo volumetto affianca due racconti collegati al tema del Natale, uno appartenente alla letteratura del passato e uno, invece, contemporaneo e inedito. Siamo all'inizio del Novecento: un dicembre di guerra e di malinconia, nel quale il Bambino non può occuparsi di portare doni ai poveri, impegnato - mente Elia alla sorellina - a consegnare coperte di lana ai soldati in trincea. Ma sulla Terra rimangono gli uomini, i bambini specialmente: la loro capacità di desiderare la gioia, nonostante tutto, scavalca la Storia, la diffidenza e la solitudine per creare nuovi legami. In capo a un secolo eccoci invece di fronte a un'umanità agiata e sfiorita, priva di una direzione comune. Gente schiacciata dal peso monetario delle cose, infastidita dallo scarto, pervasa dal senso di un qualcosa che cade sprecato, calpestato. Eppure, al di sotto di questa patina greve, brilla un istinto che non si può del tutto spegnere: quello di portare insieme un carico; di condividere, almeno per un istante, un significato. L'accostamento fra ieri e oggi stempera e rimarca insieme le contraddizioni della festa, portatrice di "un gelo / più caldo del calore di giugno, di una bellezza / più bella di quanto il mondo possa mostrare", come recita la poesia di Christina Rossetti in apertura.
Attraverso questa devozione, molto cara a Papa Francesco, il lettore potrà sperimentare, pagina dopo pagina, l'affidamento a Maria dei nodi che vivono nel nostro cuore e di "tutti i grovigli delle nostre miserie che ci impediscono di unirci a Dio, affinché Lei li sciolga e ci avvicini al suo figlio Gesù".
Attraverso queste pagine, che accompagnano l'omonima Mostra itinerante, ripercorriamo insieme i momenti in cui Maria, Madre di Gesù, ha rivelato la sua identità, regalandoci la possibilità di imprimerla in un oggetto così piccolo e semplice come una medaglia che, nel tempo, ha protetto, guarito e convertito un numero inestimabile di cuori e sofferenti.
L'autore si rivolge direttamente ai ragazzi, agli adolescenti, per ricordare loro, attraverso delle speciali formule matematiche, che sono speciali! Sono speciali... perché il Creatore li ha fatti di amore. Le cellule, gli organi, il corpo sono composti di A, G, C, T: Amore, Gioia, Carezza e Tenerezza. Speciali... perché unici, irripetibili, preziosi, degni di stima, prodigi della creazione del Padre. Speciali perché appartenenti a Gesù: amati, beati, perdonati, liberati, guariti, salvati. Il protagonista di questo "racconto" è il 6: un 6+6 punto stop! Età di lettura: da 7 anni.
Con un semplice "Ciao carissimi!" un parroco si rivolge ai suoi fedeli, all'inizio di ogni omelia della Messa della domenica. Questa raccolta di riflessioni sui Vangeli festivi dell'anno C (in cui si legge il Vangelo di Matteo) nasce con l'obiettivo di creare, dentro di noi, uno spazio ancora più grande da destinare alla Parola di Dio, attraverso cui la nostra fede è continuamente illuminata.
Oggi più che mai il Cattolicesimo deve cambiare il linguaggio tramite cui dialoga con le scienze, e lo deve fare sull'unico terreno in comune, la filosofia. Questa è l'audace operazione che l'autore - filosofo, non teologo - chiama "Fantateologia". Queste otto lezioni vogliono scuotere le coscienze di cattolici e non, perché tutti torniamo a cercare un equilibrio esistenziale e sociale nella ricerca comune della Verità. Due i nodi centrali: argomentare l'esistenza di Dio e la dottrina della creazione in sereno dialogo con la fisica moderna e la teoria darwiniana dell'evoluzione.
Il libro, frutto di un lavoro di ricerca trentennale, offre una descrizione, organizzata in quattro parti, di quel modello particolare di animazione educativa che è l'animazione culturale e di cui l'autore del libro è un fondatore. La prima parte tenta una definizione dell'animazione. La seconda parte è dedicata ai fondamenti antropologici dell'animazione culturale. La terza parte affronta la descrizione dell'obiettivo generale e degli obiettivi particolari dell'animazione culturale. La quarta e ultima parte presenta una sintesi del metodo dell'animazione che si sviluppa attraverso quattro passi.
Durante l'allestimento del presepe, una statuina inizialmente trascurata viene riscoperta nel suo vero significato e collocata accanto alla capanna, diventando un simbolo di stupore e contemplazione. Con l'aiuto del nonno, tre fratellini imparano che il vero spirito del Natale non risiede nei doni materiali, ma nella meraviglia per la nascita di Gesù e nella capacità di fermarsi a riscoprire l'amore nascosto nelle relazioni e nei piccoli gesti quotidiani.
"Lo tenga a casa al caldo, non lo faccia affaticare", è la frase che tante volte genitori di bambini disabili si sono sentiti rivolgere quando cinquanta/sessant'anni fa chiedevano di poter iscrivere i loro figli alla scuola pubblica. Certo il progresso, non solo scientifico e tecnico, ma anche quello nei valori ha bisogno di adeguati tempi di riflessione per concretizzarsi. Se pensiamo al trattamento riservato ai bambini disabili nell'antica Grecia o in tempi più recenti alla Germania nazista, dobbiamo constatare che progressi ne sono stati fatti, ma in Italia prima che si arrivasse a stabilirne il diritto all'integrazione scolastica, la strada è sempre stata disseminata di ostacoli, pregiudizi ed atteggiamenti che pur non decretando la morte fisica dei piccoli, ne facilitavano la morte civile.
Ecco quindi che di fronte ad una situazione di notevole arretratezza nella legislazione nazionale, l'esempio trainante di una semplice maestra che antepone il senso del dovere alla comoda tranquillità della sua vita fa la differenza e propaga "il contagio" accettando nella sua classe una bambina disabile.
Le storie silenziose, ma avvincenti della maestra Elena e della sua allieva Daniela fanno pensare che in un mondo in cui si dice che nulla mai cambierà, vale la pena lottare perché qualcosa in meglio prima o poi muti. In questa prospettiva ci conforta una massima di sant'Agostino che affermava: "La speranza ha due bellissimi figli, lo sdegno e coraggio, lo sdegno per le cose come sono e il coraggio per cambiarle".
Registro degli Atti di Matrimonio.Formato rilegato con copertina rigida cm.25x35.
Punto di riferimento insostituibile per la teologia cattolica contemporanea, la rivista Concilium delinea la mappa delle domande più pressanti che l'attualità pone alla riflessione teologica. E costringe la fede cristiana non solo a confrontarsi con il discorso pubblico, ma anche a impegnarsi nel dialogo con le prospettive specifiche delle diverse confessioni cristiane. Per la profondità dei contenuti, oltre che per l'ampiezza di respiro e la capacità di penetrazione intellettuale, Concilium riesce così a fornire risposte innovative e di convincente solidità alle questioni più importanti che si pongono alla teologia.
Contiene: letture del giorno, commento alle letture, preghiera e approfondimento biblico. Si differenzia dagli altri messalini esistenti per l'accento che pone sulla Parola di Dio, sul suo commento pastorale e biblico e sull'aggiunta della preghiera serale della Compieta.