Il mondo dell'arte e la scienza che studia la visione sembrano avere solo una lontana parentela. Tuttavia, quando Leonardo da Vinci scrisse che fra tutti i colori i più gradevoli sono quelli in opposizione cromatica tra loro, stava formulando una verità fisica sul cervello visivo. Lo visione dall'interno è il primo tentativo di collegare arte e modalità di funzionamento del cervello visivo. Attraverso una galleria di esempi, che comprendono artisti come Michelangelo, Rembrandt, Vermeer, Magritte, Malevic e Picasso, Semir Zeki guida il lettore in un viaggio nella neuroestetica. Descrive con convincenti dettagli in che modo le diverse aree cerebrali reagiscono agli elementi dell'arte visiva: il colore, la forma, la linea e il movimento, e arriva alla conclusione che la nostra esperienza dell'arte è strettamente collegata al funzionamento del cervello.
L'obiettivo degli autori è trasformare il criminal profiling, la disciplina che si occupa di costruire i profili dei criminali per facilitarne l'identificazione, in una scienza e in una tecnica credibili, capaci di offrire un supporto affidabile alle indagini condotte dalle forze dell'ordine. Oggi i metodi dei profiler si fondano principalmente sulla conoscenza intuitiva e su occasionali folgorazioni psicologiche, mantenendo viva l'idea che questa disciplina sia un'arte piuttosto che una scienza. Hicks e Sales mostrano quali siano i metodi di analisi e costruzione dei profili scientificamente fondati. La prima parte del volume propone una ricostruzione storica e una revisione critica dello statuto in gran parte non scientifico dell'attuale disciplina, la seconda fornisce solide basi per la creazione di un settore di investigazione criminale fondata sulle prove piuttosto che sulle intuizioni.
Il rinnovato interesse per la medicina psicosomatica da parte della comunità scientifica è legato alla maggior frequenza di determinate malattie e alla diffusione dei disturbi di somatizzazione in diversi contesti clinici. Fondato sulla pluriennale esperienza dell'autore, il volume illustra i concetti salienti della psicologia clinica nel campo delle malattie somatiche, con particolare attenzione al dibattito contemporaneo sulla diagnosi e sugli aspetti terapeutici. I modelli e i metodi presentati sono tutti validati empiricamente, secondo gli standard della "medicina basata sulle evidenze".
Questo libro nasce da una cocciuta e radicale riflessione sui problemi di svezzamento e alimentazione che l'autore ha affrontato nei suoi anni di esperienza professionale in consultorio familiare, a quotidiano contatto e confronto con genitori e bambini. Ne è risultata un'interpretazione dello svezzamento, e della successiva alimentazione nei primi anni di vita, a dir poco sconvolgente, imprevedibile e, nello stesso tempo, più semplice e più complessa rispetto a quella attualmente in auge. Più semplice, perché fa piazza pulita di ricettine, schemi, artifici vari e filosofie di tendenza. Più complessa, per l'attenzione posta ai numerosi fattori determinanti tra cui, soprattutto, il profondo legame che il comportamento alimentare del bambino, così come ogni altro, mantiene con la qualità della sua relazione affettiva con i genitori, costretti perciò a riappropriarsi delle loro responsabilità educative. In questa vera e propria "rivoluzione copernicana", come qualcuno l'ha definita, è il bambino ad essere al centro del sistema, non i genitori o il pediatra. Come nell'allattamento al seno, è lui che guida i genitori, e ciò significa: niente più conflitti durante i pasti; migliore alimentazione, risparmio di tempo e denaro; scomparsa dei disturbi alimentari.
Per tutto il periodo della sua vita fetale, fino al momento della nascita, il cervello sviluppa con l'organismo a cui appartiene una relazione fisiologicamente armonica che si instaura attraverso un network di comunicazioni rappresentate dai neurotrasmettitori e neuropeptidi. Questi messaggeri neurochimici, prodotti dalle cellule del sistema nervoso centrale e del sistema immunitario, influenzano la crescita delle fibre nervose, la plasticità delle sinapsi, il ciclo vitale dei neuroni con la loro morte programmata, determinando l'assetto definitivo del sistema nervoso centrale e periferico. Al momento della nascita l'impatto con i fattori ambientali e le esperienze individuali condizionano l'assetto definitivo del cervello e l'espressione dei geni la cui premessa è quella di raccogliere i suggerimenti dell'ambiente. Alla luce della PNEI (Psiconeuroendocrinoimmunologia) l'autore illustra una serie di casi clinici "singolari" dandone l'interpretazione scientifica per dimostrare l'importanza di un modello di vita volto a ridurre al minimo il disagio psichico con conseguente prevenzione del danno biologico. Presentazione di Umberto Galimberti.
Questo libro si rivolge a quanti si avvicinano oggi all'antropologia medica sia come studenti di facoltà umanistiche e di scienze antropologiche sia nel campo della formazione medico-professionale e dell'assistenza. È un testo introduttivo, che intende fornire elementi di base per lo studio e la comprensione dell'antropologia medica e contribuire alla circolazione di strumenti e idee utili per affrontare la complessità dei processi politico-culturali che coinvolgono i corpi e le istituzioni, il rapporto fra salute e ineguaglianza, l'esperienza del dolore, i processi terapeutici, le strategie di cura. Il volume illustra quadri concettuali, ambiti di ricerca e potenzialità operative dell'antropologia medica contemporanea.
Lo scopo del DSM-IV-TR è quello di fornire descrizioni chiare delle categorie diagnostiche, al fine di consentire ai clinici e ai ricercatori di classificare e studiare i diversi disturbi mentali e di curare le persone che ne sono affette. Poiché l'intervallo tra il DSM-IV e il DSM-V sarà più lungo rispetto a quello trascorso tra le versioni precedenti, si è resa necessaria una revisione del testo, aggiornata al notevole quantitativo di ricerche pubblicate ogni anno.