Epistolario ricco e vario tra due Grandi Anziani" monaci della Palestina meridionale. "
Custodia in ecopelle verde adatta alla liturgia delle ore in volume singolo o in quattro volumi.
Misure esterne della custodia cm 20 x 13 x 5
Per molte persone i vizi capitali hanno oggi un fascino maggiore delle virtù e c'è chi ritiene che, appartenendo ormai al passato, debbano essere aggiornati o sostituiti da un nuovo elenco di «tabù contemporanei» in grado di cogliere l'essenza dell'etica moderna.
Va però riconosciuto che superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia sono comportamenti che negli ultimi decenni sono stati oggetto di una rinnovata attenzione in vari ambiti: non solo da parte della teologia morale e spirituale, della filosofia, della storia e della letteratura, ma anche delle arti figurative, del teatro, del cinema, della psicologia, della sociologia, dell'antropologia culturale. Accade abitualmente che i vizi capitali vengano intesi come una sorta di chiave di lettura o di lente di ingrandimento per focalizzare dinamiche e contraddizioni in ambito sociale, politico, economico o relazionale. Tuttavia, osserva l'autore, non sempre l'approccio al tema è epistemologicamente corretto e le «malattie dell'anima» rischiano di essere sottovalutate nella loro insidiosa capacità di ridurre l'uomo in schiavitù.
Sommario
Abbreviazioni e sigle. Introduzione. Fonti antiche e medievali. I. Vizi e peccati capitali. II. La superbia. III. L'avarizia. IV. La lussuria. V. L'invidia. VI. La gola. VII. L'ira. VIII. L'accidia. Conclusione.
Note sull'autore
Renzo Gerardi, presbitero del patriarcato di Venezia, ha compiuto gli studi filosofici e teologici alla Pontificia Università Lateranense, dove ha conseguito il dottorato in Teologia nel 1974. Dopo aver insegnato Teologia sacramentaria e Teologia spirituale, attualmente è docente ordinario di Teologia morale speciale nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense. Per EDB ha pubblicato: Teologia ed etica della penitenza. Vita cristiana, vita riconciliata (1993, 32008); Alla sequela di Gesù. Etica delle beatitudini, doni dello Spirito, virtù (1999); Il sacramento del matrimonio, in Sacramentaria speciale. II. Penitenza, unzione degli infermi, ordine, matrimonio (2003, 22009); Storia della morale. Interpretazioni teologiche dell'esperienza cristiana. Periodi e correnti, autori e opere (2003, 22012).
Chi si meraviglia, in profondità, ha la sensazione di toccare con mano la verità della vita. È l'eco delle parole che Dio pronunciò ammirando il mondo appena creato. Il Libro scrive: «E vide che era cosa bella e buona». Noi possiamo immaginare che disse: «Bellissimo!». Guidati da Derio Olivero, i lettori più piccoli impareranno a riconoscere un universo di fiducia, armonia nel creato e con uno sguardo pian piano educato alla felice scoperta che tutto ha un senso. «Il lago, il cielo, la montagna, gli alberi, il prato, la coccinella... è tutto mio! È qui, basta che io lo voglia vedere». «Custodisci tutto dentro il tuo cuore. Se imparerai a ringraziare per ogni cosa e a dire "Che bello", sarai felice». Età di lettura: da 6 anni.
Il Signore insegna alla serva di Dio Luisa Piccarreta come stare con Lui dopo aver ricevuto l’ Eucaristia.
Rimasto sostanzialmente invariato nella struttura, Il manuale del parroco si presenta ampiamente rinnovato. L'opera ha infatti richiesto un notevole aggiornamento sia per i molteplici interventi innovativi del magistero a livello di Chiesa universale e di Conferenza Episcopale Italiana, sia soprattutto per gli aggiornamenti in ambito economico-amministrativo della parrocchia in quanto ente giuridico nell'ordinamento civile italiano. Un aspetto che caratterizza il manuale è quindi il continuo riferimento alle questioni che riguardano il parroco come amministratore di un ente che ha rilevanza nell'ordinamento canonico per diritto concordatario. I contenuti sono stati riformulati in un linguaggio più moderno e si presentano snelliti non solo per gli interventi di stile, ma anche per l'eliminazione di ripetizioni e di quanto non ritenuto più necessario in uno strumento di natura giuridico-pastorale. Particolarmente utile per i parroci, l'opera è destinata a un più vasto pubblico che insieme con il parroco, pastore proprio della comunità parrocchiale, condivide la responsabilità pastorale e vi partecipa attivamente collaborando a vario titolo con lui.
Strumento pensato per lavorare fedelmente sul Catechismo "Sarete miei testimoni". Offre la prima parte di un itinerario articolato e organico per accompagnare il cammino dei ragazzi verso la Cresima. Contiene indicazioni didattiche e suggerimenti di tecniche e varie attività. Nuova edizione rivista.
Nel 1977 papa Paolo VI canonizzò il monaco libanese Charbel Makhlouf. Raramente, si può dire, un cristiano ha vissuto nella povertà evangelica in un modo così assoluto come l'ammirevole monaco del Libano. Era così conquistato da Dio che riuscì quasi a sfuggire alle leggi di gravità del mondo, per adorare il Padre in spirito e verità e penetrare sempre più nel mistero ineffabile della Santissima Trinità. Dalla sua morte, molti sono i pellegrini, cristiani o musulmani, che si recano alla sua tomba, dove si sono già verificate molte guarigioni miracolose.
Si è sempre ripetuto che nell'antichità la donna era senza parola. Si denuncia l'oppressione a cui era sottoposta, e lo scarso peso che sempre ha avuto e che ancora la caratterizza nella chiesa oggi. Immergendosi però in un ascolto più attento, in una ricerca più approfondita, si possono scoprire tracce femminili nella chiesa nel corso della storia. Ecco l'intento di questa raccolta, nella quale abbiamo lasciato parlare proprio le donne: monache vissute tra il IV e il VI secolo in diverse regioni di occidente e di oriente. Si tratta a volte di brevi frasi, racconti di semplici gesti, letti collocandoli all'interno del loro contesto e liberandoli dai pregiudizi di cui sono stati caricati: essi sono preziosi frammenti di una sapienza femminile da riscoprire.
Mi pare felice l’espressione “donne impertinenti” che raccoglie in questa categoria donne che si distinguono non tanto per la loro grazia e femminilità, quanto piuttosto per il loro agire non convenzionale facendo cose, talvolta, del tutto inaspettate…
È importante, come sottolinea l’autore, ricordare il paradigma teologico soggiacente al libro dei Giudici che si rinnova nel corso della narrazione ed è costituito di quattro elementi fondamentali: la descrizione del male commesso da Israele (soprattutto il peccato di idolatria); la conseguente ira del Signore; la sottomissione di Israele alla forza dei suoi nemici; Dio che suscita un giudice-liberatore per portare a compimento il suo disegno di salvezza.
(dalla presentazione di Massimo PAZZINI)
Gabriele Maria CORINI (1975), discepolo del Cardinale Martini, licenziato in Scienze Bibliche ed Archeologia presso lo SBF di Gerusalemme (2003), ha conseguito il Dottorato in Teologia Biblica alla FTIS di Milano (2008). Membro dell’Associazione Biblica Italiana, è docente stabile di Sacra Scrittura presso l’ISSR regionale ligure, di ebraico e Profeti – Scritti presso la FTIS di Milano e parroco dell’Antica Collegiata di S. Ambrogio in Alassio (Sv).
È autore di numerose pubblicazioni a tema biblico, pastorale e spirituale, tra cui L’amico dello sposo. Storia di un’amicizia straordinaria con Carlo Maria Martini (2013); Contro la sciatica del cuore. Spunti biblici sulla divina Misericordia (2015); Non rimanere caduti. Le quindici malattie dell’amore cristiano secondo Papa Francesco (2016); Chi non serve non serve. Il volto bello dell’amore cristiano (2017); La riforma del cuore. L’Evangelium Gaudium come pratica della vita nel Vangelo secondo Matteo (2018) e Giudici. Introduzione e commento (2018); Israele tra memoria e identità. L’alleanza di Moab come manifesto programmatico della memoria fondatrice d’Israele (2018); I verbi della familiarità cristiana (2020); Donne impertinenti. L’intreccio narrativo al femminile nel Libro dei Giudici (2021).
La pubblicistica cattolica e lo stesso Magistero della Chiesa degli ultimi cinquant’anni hanno ignorato il tema della moda cristiana che ha invece importanti conseguenze sul piano della vita individuale e sociale.
Virginia Coda Nunziante ci propone una serie di documenti che a questo argomento hanno dedicato i Papi del secolo XX, soprattutto il venerabile Pio XII (1938-1958). L’antologia delle pagine pontificie è preceduta da un’ampia introduzione di carattere storico e dottrinale che invita le donne a rendersi consapevoli della missione che esse hanno nella società. Come scrive la curatrice del volume, "attraverso il nostro abbigliamento esprimiamo infatti una visione del mondo e se è vero che l’esempio conta quanto le idee, è anche nel modo di vestirci che potremmo esprimere il nostro ‘cristianesimo vissuto’”.
Virginia Coda Nunziante, presidente dell'Associazione Famiglia Domani, è stata dal 2011 al 2021 presidente della Marcia per la Vita italiana. É dirigente in un ente di ricerca italiano.
In queste fitte pagine di dialogo con Saverio Gaeta, padre Livio offre il proprio autorevole aiuto per comprendere e per recitare meglio questa preghiera, evitando i rischi della stanchezza e della distrazione. Rilanciando un suggerimento di san Giovanni Paolo II, il direttore di Radio Maria sottolinea l'importanza di dire il Rosario insieme a MAria, meditando con lei i misteri di Gesù e guardando a Gesù con gli occhi della Madonna: "In questo modo, pronunciando le Ave ;aria che richiamano la presenza della Vergine, il Rosario diventa veramente una preghiera di gioia".