La somma dei quadrati costruita sui cateti... A fronte di tante nozioni scolastiche imparate e poi dimenticate nel corso della vita, questa (o almeno il suo incipit!) è rimasta nella memoria della maggior parte di noi. Ma a cosa serve, nel quotidiano, il teorema di Pitagora? È solo una formula da ripetere meccanicamente o piuttosto, come ci racconta una studiosa che della comunicazione della matematica ha fatto la sua missione, una chiave magica per decifrare il mondo e aprire uno spazio di libertà mentale?
Giugno 1940. In seguito alla conquista tedesca di Parigi, Nelson e Abby Rockefeller decidono in gran segreto di allestire al MOMA di New York una mostra politica. Solo pochi ne conoscono il titolo: For us the living. Vengono coinvolti l'urbanista Lewis Mumford, Leslie Cheek, direttore del museo di Baltimora, e Alfred H. Barr, Jr., a capo dell'istituzione newyorkese. Dal loro incontro nasce il progetto di un'esposizione multimediale articolata in due sezioni: la prima (distopica) illustra l'affermazione del fascismo oltreoceano, la seconda (utopica) celebra la democrazia finalmente compiuta in America. Tuttavia, l'evolversi degli eventi bellici e i costi elevati del progetto fanno cambiare idea ai Rockefeller e la mostra non viene realizzata. Il libro ricostruisce il contesto culturale in cui tale esperienza ha preso forma e accompagna il lettore in una visita virtuale a questa innovativa esposizione rimasta in un cassetto, che avrebbe dovuto fare da contraltare alle grandi rassegne allestite dai regimi dittatoriali europei.
L'inflazione è ritornata: all'8,7% nel 2022, intorno al 6% nel 2023. I prezzi al consumo crescono per i rincari dell'energia e la rincorsa ai profitti da parte delle imprese. Cadono i salari reali - in discesa da molto tempo - e il valore di pensioni e depositi bancari. Il rimedio scelto da governi e banche centrali è una politica restrittiva: tassi d'interesse più alti, quindi meno investimenti e mutui più costosi, tagli alla spesa pubblica, nuovi vincoli europei. I risultati sono la recessione nell'Area euro, redditi in calo, occupazione in difficoltà, rischi di nuove crisi. Dietro i rialzi di elettricità, viaggi e generi alimentari ci sono fenomeni complessi, che cambiano le condizioni di vita, il sistema economico, i rapporti sociali, problemi che vanno affrontati con politiche coordinate e di ampio respiro: macroeconomiche, industriali, ambientali, sociali. Il libro offre ai lettori gli strumenti per capire cause e conseguenze dell'attuale inflazione e le possibili vie d'uscita.
A Sheldon Sanford Wolin (1922-2015) va riconosciuto il merito di aver posto la comprensione della democrazia contemporanea lungo le direttrici di un'analisi elaborata per metterne in risalto i principali snodi critici. Gli eventi politici americani remoti e recenti sono da lui ripresi come il sottofondo alla cui luce giudicare le caratteristiche assunte via via dal potere e dal consenso popolare, soprattutto nella versione elitaria che contraddistingue sempre più marcatamente l'esperienza democratica degli ultimi decenni, ravvisandovi il progressivo indebolimento della partecipazione e dello stesso concetto costitutivo di cittadinanza. In questo senso il valore delle idee politiche è considerato dal punto di vista metodologico proprio con l'attenzione a studiare e interpretare il fatto politico del presente, situando la prospettiva offerta dalla teoria sul piano della vicenda storica.
L'inviolabilità ma anche caricarlo di una responsabilità che mai aveva conosciuto nelle epoche precedenti. In ciò la modernità manifesta una profonda solidarietà con la sua antica radice cristiana. E tuttavia la storia degli ultimi secoli sembra indicare l'opposto. L'illuminismo, lo stato liberale, la libertà di coscienza, i diritti civili, l'autodeterminazione dell'individuo hanno incontrato nella chiesa un implacabile avversario. Ma se la modernità è l'erede secolarizzato della religione cristiana, come spiegare quel conflitto? In che cosa consiste la sfida reciproca fra modernità e cristianesimo? Ora che l'attuale epoca post-secolare sembra rimettere in discussione il rapido esaurirsi della religione, è necessario ritornare a riflettere sull'irrisolto problema della trascendenza e sulla sua affrettata rimozione.
INDICE:
- Diffondere un messaggio di speranza
- La parabola del buon samaritano
- Luca Signorelli, cinque secoli dopo: inquieto e irrequieto, geniale
- Vedere la parola
- A un secolo dalla fondazione della Repubblica di Turchia
- Esiste una spiritualità laicale?
- L’eroico ministero in Cina di Robert Jacquinot de Besange
- «Come d’aria», di Ada d’Adamo. Un percorso di trasformazione
Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri. Racconta l'estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare di un'ostilità che nessuna saggezza riesce a placare. Quando è successo? Come è successo? Dove ci siamo persi? E basterà, per ritrovarci, il disperato, patetico invito che il padre reitera al figlio per una passeggiata in montagna? Fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei "dopopadri". "Gli sdraiati" è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Ed è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose che gli "eretti" non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.
Ampia nella sua portata filosofica e teologica e raffinata nella sua analisi letteraria, quest'opera offre una riflessione toccante sulla pratica del perdono in un mondo che non perdona. Matthew Ichihashi Potts esplora il complesso terreno morale che questo tema presenta e, che a suo parere è servito troppo spesso come balsamo per la coscienza del potere più che come strumento di cura o di giustizia. Sebbene sia spesso collegato alla riconciliazione o alla repressione della rabbia, Potts resiste a queste associazioni, affermando invece che il perdono è il rifiuto della violenza della ritorsione attraverso pratiche di penitenza e di dolore; è un atto di elaborazione del lutto; è più una postura non-ritorsiva che un'assoluzione della colpa. Il perdono cerca di vivere con le conseguenze della perdita: accetta che ciò che è perso non può essere recuperato e punta quindi a convivere con l'irrevocabilità dell'ingiustizia subita. Prendendo ispirazione dai romanzi di Kazuo Ishiguro, Marilynne Robinson, Louise Erdriche Toni Morrison, oltre che da testi che vanno dal primo cristianesimo al postmoderno, Potts diagnostica i pericoli reali del perdono e insiste sulla sua promessa duratura. Sensibile alle realtà del XXI secolo, come disuguaglianze economiche, devastazioni coloniali e lotte razziali, e considerando il ruolo del perdono nel Nuovo Testamento, nella tradizione cristiana, nella filosofia, nella spiritualità, nella teologia e nella letteratura contemporanea, questo libro annuncia l'arrivo di una voce teologica nuova e creativa.
Drawing upon the conceptual framework of legal institutionalism, this book describes the European Union legal system as an autonomous and composite institutional construct grounded on effectiveness (ubi societas, ibi ius and vice versa) and integrated into national legal systems.