Dovete leggere e ascoltare le Scritture divine con desiderio tale che nelle vostre case e dovunque siate possiate parlarne e istruirne gli altri.
La figura di Cesario d’Arles si staglia tra le più luminose della Gallia meridionale nel travagliato periodo della prima metà del vi secolo. Presbitero a Chalon-sur-Saône, poi monaco a Lérins, abate ad Arles e infine vescovo della prestigiosa sede della prefettura delle Gallie, Cesario non si stancherà mai di predicare la Parola a tempo e fuori tempo, preoccupato unicamente che il messaggio evangelico potesse dilatarsi fino a raggiungere uomini e donne di ogni condizione sociale. Profondo conoscitore delle Scritture e delle opere dei padri, si dà cura di sminuzzare il pane della Parola per il popolo di Dio, convinto com’è che il Vangelo sia l’unico cibo solido capace di sostenere l’uomo nel suo pellegrinaggio verso il Padre. Alcuni tra i suoi numerosi sermoni vengono qui ripresentati nella schietta genuinità di un linguaggio che sa toccare il cuore di ciascuno con la sua evangelica semplicità.
Gli incontri presentati dal sussidio sono utili sia per preparare una singola celebrazione sia per programmare un intero anno di educazione alla fede. Possono essere raggruppati attorno a tre piani annuali: Emmanuele, Dio con noi; La fiducia; La speranza. Le proposte sono adattabili alle più svariate esigenze. A questo scopo, alcuni indici aiutano a definire e personalizzare la progressione da proporre ai bambini.
Venti celebrazioni per i diversi momenti dell'anno catechistico con i bambini e i ragazzi: dal "mandato" al termine degli incontri, passando attraverso i tempi liturgici. Le celebrazioni sono costruite a misura di ragazzo e prevedono un ampio uso di gesti e simboli e un coinvolgimento pieno del gruppo catechistico.
Un'opera unica (The Backwell Dictionary of Judaica) che rimarrà nel tempo come punto di riferimento indiscusso. Un vero dizionario, con oltre 7000 lemmi realizzato da un noto studioso americano, rabbino e docente di teologia ebraica, che si è avvalso della consulenza di ebraisti di fama internazionale, e curato nell'Edizione italiana da Elena Loewenthal. Una rete di rimandi consente al lettore di seguire un percorso attraverso più lemmi. Ogni nome e ogni concetto contenuto in una voce, possiede un suo proprio lemma che fornisce informazioni più dettagliate. L'edizione italiana è stata curata in modo particolare, attraverso un cospicuo sforzo di adattamento e aggiunta di voci e lemmi riguardanti il mondo ebraico italiano.
Dan Cohn-Sherbok è un rabbino e teologo americano, nato a Denver nel 1945. Insegna teologia ebraica alla University of Kent di Canterbury. Ha pubblicato una decina di volumi su vari temi del giudaismo.
Elena Loewenthal, dottore di ricerca in ebraistica, firma una rubrica di Judaica sull'inserto culturale del Sole 24Ore. Ha pubblicato fra l'altro Figli di Sara e Abramo (Frassinelli, 1995), Gli ebrei questi sconosciuti (Baldini&Castoldi, 1996), Un'aringa in Paradiso (Baldini&Castoldi, 1997), Ebraismo. Storia, dottrina, diffusione (Idealibri, 1998).
Concertine per bambini che introducono alla conoscenza dei grandi eventi della Bibbia.
Solo poco più di un secolo fa un manoscritto di un monastero di Costantinopoli ci ha restituito la Didachè o Insegnamento degli apostoli, di cui all'età dei Padri si erano perse le tracce. Questo breve ma importante documento, la più antica regola di una comunità cristiana, contiene disposizioni per l'istruzione catechistica fondamentale, per la celebrazione del battesimo e dell'eucaristia, per il discernimento dei carismi e delle funzioni ministeriali. La presente edizione - con introduzione, testo, traduzione e note di G. Visonà - con testo greco a fronte, ripercorrendo l'ampio e contrastato dibattito della critica, giunge a sottoscrivere la grande arcaicità di un testo che viene situato entro il I secolo s.C., a ridosso dell'età apostolica, nel medesimo contesto in cui hanno la luce i vangeli. Alcune tradizioni che esso ci trasmette, come la liturgia e le preghiere eucaristiche, ci portano a diretto contatto con la fede e il culto della Chiesa primitiva. La Didachè, infatti, affonda le sue radici negli strati più profondi delle origini cristiane, là dove è ancora viva e fluida la tradizione su Gesù, dove appare tuttora vitale il legame con il patrimonio del giudaismo e dove ancora si avverte l'eco delle prime liturgie e risuona l'annuncio degli antichi profeti cristiani.
Rosario Livatino: un giovane, un giudice, un cristiano. Non un santo a tutti i costi, non un superuomo, ma un uomo come mille altri. Innamorato della vita, della giustizia, della verità. Eroe per caso nella terra dei limoni e dei carretti, della lupara e del tritolo mafioso. Uno dei cosiddetti "giudici ragazzini" chiamati a fronteggiare "Cosa nostra". L'Italia lo conobbe dalle pagine dei giornali soltanto all'indomani della sua morte, avvenuta il 21 settembre 1990, mentre percorreva la statale 640 per recarsi al lavoro presso il Tribunale di Agrigento. Dopo il barbaro assassinio, la sua figura ha cominciato a distinguersi nell'immaginario di chi vive nell'Italia di oggi ma ne sogna una diversa. Un servitore dello Stato. "Un martire della giustizia e, indirettamente, anche della fede?", come ha detto di lui Giovanni Paolo II ad Agrigento il 9 maggio del 1993. Quello tracciato da Maria di Lorenzo è un ritratto semplice e veritiero: di un testimone dei nostri tempi.
Se la festa è un elemento fondamentale della vita, è necessario che sia progettata e curata nei dettagli in modo tale che ogni partecipante si senta accolto e possa divertirsi. Le pagine curate da A. Cenini e dalla cooperativa Creativ, forniscono abbondanti strumenti da valorizzare a piacimento all'interno delle feste, ma anche i criteri metodologici da utilizzare ogni volta che ci si troverà nella situazione di ideare una festa. Immaginando una festa come una ricetta ben riuscita, il libro propone diversi tipi di feste il menu, i suggerimenti e le precauzioni per l'organizzatore - i segreti dello chef, tanti giochi - ingredienti da dosare perché il successo della festa sia garantito.
Studio interdiscipliare delle icone di Cristo, alla ricerca dell'archetipo che ha stardardizzato tutta l'arte cristiana dal IV secolo in poi, precisando il concetto di icona e reliquia e verificando alterità, identità e trascendimento nei confronti della Sindone che resta protagonista del volume, ma solo come riferimento iconografico.
Lamberto Coppini, un appassionato studioso della Sindone, deceduto poco dopo aver consegnato questo suo ultimo lavoro di riordino del materiale sulla Sindone.
Francesco Cavazzati, anche lui un appassionato sindonologo, già primario di Geriatria presso l'Ospedale Sant'Orsola Malpighi di Bologna e impegnato nell'animazione per la difesa della salute.