Il nostro paese ha conosciuto fasi alterne di prosperità e di declino: dopo i successi del Novecento, da anni sembra arenato nelle secche di una lunga stagnazione, che non trova paragoni nel resto dell'Occidente. Come è stato possibile passare da una realtà economica tra le più floride all'attuale declino? Alla luce delle più aggiornate ricerche sul reddito e sulla disuguaglianza, sul divario Nord-Sud e sulla performance delle imprese, il libro mostra come l'origine dei successi e dei fallimenti italiani sia da ricercarsi nell'assetto politico e istituzionale del paese, nelle sue classi dirigenti e nel modo in cui esse hanno inciso, nel bene o nel male, sulle condizioni profonde della crescita.
Negli ultimi dieci anni, dalla nascita dello smartphone alla robotica, l’economia post-fordista ha subito un profondo mutamento e sta ora attraversando un processo irreversibile di trasformazione digitale chiamato Quarta rivoluzione industriale o Economia 4.0. I fattori che hanno maggiormente contribuito alla creazione di questo nuovo modello economico sono la rapida evoluzione dell’information technology e l’imponente sviluppo di Big Data e Internet of Things.Uno scenario che comporta una crescente esigenza di nuove competenze e figure manageriali, capaci di utilizzare le nuove tecnologie. In questo contesto si inserisce il ruolo chiave del digital data officer che ha il compito di governare la nuova economia e di accelerare il processo d’innovazione e di trasformazione digitale dell’industria.
Il libro, oltre a descrivere questa e altre nuove figure manageriali, affronta temi come la costruzione del mercato unico digitale europeo, la Big Data governance, i nuovi modelli di business, le piattaforme digitali. Propone poi una serie di statistiche, a livello mondiale, europeo e italiano, utili a comprendere la vision e a monitorare l’andamento dei vari indicatori dell’economia digitale. Si sofferma sui concetti chiave legati allo sviluppo digitale, come le catene globali del valore, e sul loro impatto in termini di produttività, occupazione, investimenti e accesso al credito attraverso un’analisi settoriale.
Il processo di delocalizzazione o offshoring intrapreso negli anni passati da alcuni settori industriali verso paesi emergenti, potrebbe vedere una inversione di tendenza, o reshoring, per effetto delle nuove tecnologie e dei robot. Infine, nella seconda parte del libro vengono approfonditi i molti aspetti che stanno configurando l’economia 4.0, come la fabbrica digitale, la sharing economy, il risk management, i social media, il digital marketing e i servizi digitali.
Fabrizio Carapellotti, Responsabile Osservatorio Statisticheimpresa 2.0 (vincitore del premio Innovazione Smau 2016) è specializzato in analisi economico- finanziarie sul sistema produttivo presso la direzione generale per la politica industriale, la competitività e le PMI del Mise. È autore di diversi paper scientifici e di “Economic Data Scientists: come gestire i dati economici nell’era dei big data” (Maggioli).
Parte II Contributi di:
Mariangela Capo, Lidia Caprara, Ilaria Cazziol, Angelica Craveli, Francesca Criscuolo, Fabiana D’Angelo, Lucrezia Della Seta, Iris Devigili, Carolina Linkowski, Giulia Mancini, Rossella Mariani, Maria Gentile Poggi, Romina Potenziani, Valentina Righetti, Giulia Simonelli, Maria Laura Russo Spena, Ambra Taccola, Annalisa Vignoli.
IINDICE
Prefazione di Beniamino Quintieri
Presentazione di Isabella Carapellotti e Umberto Guidoni
Parte Prima Il Digital Data Officer e l'economia 4.0
Capitolo 1 Lo scenario sulla data economy e il Digital Data Officer
1.1 L’economia trainata dai dati
1.2 La big data revolution e il mercato unico digitale
1.3 Digital skills e il ruolo del Digital Data Officer
1.4 L’attività di big data governance
1.5 La cybersecurity e il quadro europeo sulla data protection
1.6 Le piattaforme digitali e le tecnologie del futuro
1.7 L’app economy e i tool per creare mobile app
Capitolo 2 Digital transformation: vision e statistiche
2.1 Le principali sfide del processo di digital transformation: IoT, Industry 4.0, Big data e Skills
2.2 Lo sviluppo sostenibile e competitivo nell’era digitale: indicatori statistici mondiali
2.2.1 Il Global Information Technology
2.2.2 Il Doing Business
2.2.3 Il Global Attractiveness Index
2.2.4 Il Global Innovation Index
2.2.5 Il Global Competitiveness Index
2.3 La trasformazione digitale dell’industria europea e i principali indicatori statistici
2.3.1 L’Industrial R&D Investment Scoreboard
2.3.2 L’Innovation Scoreboard
2.3.3 Il Composite Leading Indicator
2.3.4 Il Digital Index DESI
2.3.5 Il Digital Agenda Scoreboard
2.4 La digitalizzazione delle imprese italiane e della PA
2.5 Gli indicatori regionali dell’Agenda Digitale Italiana e il Regional Digital Index
2.6 La diffusione della banda ultra larga in Italia
2.7 L’attività di ricerca e sviluppo delle imprese italiane e la mappa delle startup innovative
Capitolo 3 Smart manufacturing e risk management: un’analisi dei dati
3.1 Il trend economico e le catene globali del valore per le imprese competitive
3.2 La rinascita industriale europea e i fattori di sviluppo
3.3 L’analisi dell’evoluzione di produttività e occupazione nei settori industriali europei
3.3.1 I dati dei settori tradable e non tradable
3.3.2 I dati del manifatturiero high tech
3.3.3 I dati del manifatturiero low tech
3.3.4 I dati dei servizi high tech knowledge intensive
3.4 L’analisi d’impatto degli investimenti sulla crescita stimata nei paesi europei
3.4.1 I dati sugli investimenti nel manifatturiero in Italia
3.4.2 I dati sugli investimenti nel manifatturiero in Germania
3.4.2 I dati sugli investimenti nel manifatturiero in Francia
3.5 Risk management e Smart project
3.6 L’analisi del merito creditizio nell’industria
3.6.1 I dati economico-finanziari del manifatturiero per classe dimensionale
3.6.2 I dati economico-finanziari delle imprese del comparto ICT
3.6.3 Un metodo per l’analisi del rating di un portafoglio ICT
3.7 Le medie imprese e l’analisi regionale e distrettuale del merito creditizio
3.7.1 I dati economico-finanziari delle medie imprese per regione e distretti
3.7.2 La mappa dei distretti digitali e un metodo per l’analisi del rating
Parte Seconda
Contributi sulla Digital Economy e nuove figure manageriali
Capitolo 1 Accesso ai fondi Europei per le Pmi e startup digitali
Capitolo 2 Risk management e l’Internal Audit
Capitolo 3 I rischi finanziari nell’ICT e il Digital Risk Officer
Capitolo 4 Commodity Risk Management e l’Energy Risk Manager
Capitolo 5 Digital banking, Risk Management e Chief Financial Officer
Capitolo 6 L’accesso al credito e la figura del Credit Risk Analyst
Capitolo 7 Fabbrica digitale, FabLab e Chief Innovation Officer
Capitolo 8 Web e marketing 3.0
Capitolo 9 Social Media e Digital Communication Specialist
Capitolo 10 Il ruolo del Social Media Manager
Capitolo 11 Marketing nel turismo e l’e-Tourism Marketing Specialist
Capitolo 12 Marketing Analytics nel settore del lusso
Capitolo 13 Coworking e Sharing Economy
Capitolo 14 Nuovi approcci informatici alla Data Science
Capitolo 15 La nuova formazione digitale e il Digital Learning Specialist
Capitolo 16 Strategie digitali, equity crowdfunding e Chief Strategy Officer
Capitolo 17 Digital Analytics e Chief Analytics Officer
Capitolo 18 Pillole digitali: pagamenti innovativi
Conclusioni La nuova impresa digitale
Trattasi di un eserciziario di Contabilità e Ragioneria articolato in Esercizi seguiti poi dallo svolgimento delle soluzioni di ciascun quesito proposto. Il testo è suddiviso in due parti: Economia Aziendale e Contabilità e Bilancio.
Innescata dallo scoppio della bolla immobiliare nel 2006 e culminata il 15 settembre 2008 nel crack della Lehman Brothers, la prima grave crisi finanziaria dell’era globale ha investito violentemente ogni parte del mondo, dalle borse del Regno Unito e dell’Europa fino alle fabbriche dell’Asia, del Medio Oriente e dell’America latina, e ha determinato un radicale riassetto della governance internazionale. Negli Stati Uniti e nei paesi occidentali ha provocato un generale impoverimento del ceto medio, un ripensamento della natura della democrazia capitalistica e, con un effetto domino la cui prima conseguenza è stata l’esplosione di una serie di crisi geopolitiche lungo tutto il perimetro esterno dell’Unione europea, dalla Tunisia alla Crimea, ha portato alla guerra in Ucraina, al collasso della Grecia, alla Brexit e alla vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali americane del 2016.
Con la sua poderosa ricostruzione del decennio di crisi finanziarie appena trascorso e delle risposte economiche, politiche e geopolitiche che a esse sono state date, Adam Tooze ci mostra che per comprendere gli sconvolgimenti epocali in corso è necessaria una profonda riflessione su alcuni temi di fondo: il carattere casuale e caotico dello sviluppo economico e le rotte imperscrutabili del debito; le invisibili trame che legano paesi e regioni in rapporti di interdipendenza acutamente asimmetrici, frutto di una incolmabile e crescente disparità in termini di capacità di investimento e di potere politico e militare; le modalità con cui le crisi finanziarie hanno interagito con il successo planetario di Internet e dei social network; la sofferenza della classe media americana, l’ascesa della Cina e le lotte globali per i combustibili fossili.
Alla luce di questo nuovo scenario, Tooze valuta, con le armi dello storico, la portata di eventi che si configurano come una delle grandi crisi della modernità, al pari della prima guerra mondiale, e formula alcune domande cruciali – come si accumulano rischi enormi, poco compresi e poco controllabili? siamo entrati nella crisi ingenuamente, come sonnambuli, o spinti da forze oscure? di chi è la colpa del disastro che ne è derivato? in che modo le passioni politiche del popolo influenzano il processo decisionale dell’élite? e in che modo i politici sfruttano tali passioni? – riguardo alle reali prospettive di un ordine mondiale liberale, stabile e coerente.
Il libro, grazie alla pubblicazione in India della Collection Work of Mahatma Gandhi, compie un'analisi dei testi di Gandhi per ricavare i concetti-chiave di un nuovo tipo di economia e di società, disseminati in numerosi e regolari interventi su riviste e giornali. Successivamente, una lettura critica individua le linee-guida di una proposta che non resti legata a quel particolare periodo, ma si concretizzi nell'attuale contesto storico. Oggi è richiesta con urgenza la responsabilità di un impegno personale quotidiano, "dal basso", per una politica che intenda uscire dalla logica economicistica.
Il référence book internazionale sulla decrescita. Oltre cinquanta lemmi, suddivisi per linee di pensiero e organizzati in ordine alfabetico: questioni centrali, azioni, alleanze e pratiche. Lo strumento più completo per chi voglia addentrarsi nel vocabolario di una nuova era.
Perché la globalizzazione ha fallito la sua missione non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche in Europa e negli Stati Uniti? Che cosa non ha funzionato nella gestione di un fenomeno che riguarda tutti noi? Perché ormai siamo tutti più poveri? Sin dalla sua prima pubblicazione, La globalizzazione e i suoi oppositori è divenuto un testo di riferimento imprescindibile nel dibattito internazionale sul tema. Dopo oltre quindici anni il panorama politico, sociale ed economico è completamente mutato, ma le istituzioni internazionali non sono riuscite a risolvere i problemi creati dalla globalizzazione. E ora a subirne i danni sono anche le economie del mondo avanzato. Analizzando le nuove disuguaglianze sociali e la progressiva scomparsa del ceto medio, il declino industriale e la conseguente perdita di posti di lavoro, il protezionismo e l'ascesa destabilizzante di Donald Trump negli Stati Uniti, Stiglitz ribadisce in questa nuova edizione l'urgente necessità di mettere in campo alternative utili per un sistema globale più equilibrato e a vantaggio di tutti.
Andare in ferie e tornare leggeri nello spirito ma non nel portafoglio finalmente è possibile! Dal Giappone arriva il kakebo per chi viaggia! Piccolo, leggero, adatto a tutte le tasche. Come pianificare il budget del viaggio per partire senza sorprese; il calendario per segnare le spese giorno per giorno, divise per categoria; la registrazione delle spese prima di partire, organizzate per categoria; la gestione della cassa comune; le mitiche pagine finali dove visualizzare quanto speso e come.
La ricostruzione postbellica reca entusiasmo agli italiani, la voglia di crescere incita a produrre e competere e proprio gli anni Sessanta aprono a nuovi modelli e stili di vita: il PIL cresce a tassi straordinariamente elevati, si sfiora la piena occupazione, la lira è forte e stabile. Il libro attraversa gli anni del miracolo economico, i tumultuosi anni Settanta tra shock petroliferi e conflitti sociali, l'instabilità della finanza pubblica degli anni Ottanta, la crisi finanziaria e valutaria del 1992 e il successivo risanamento fatto di riforme e sacrifici, premiati alla fine con l'ingresso nell'Unione economica e monetaria dell'Unione europea. Ma la crescita rallenta, e l'economia italiana negli anni Duemila sembra non trovare più la chiave dello sviluppo. L'analisi lucida del declino che attanaglia il Paese dalla fine del secolo scorso offre una riflessione seria e profonda sui fattori strutturali che riducono il potenziale di crescita della nostra economia, indicando al tempo stesso una via per invertire la rotta.
Le intuizioni e gli insegnamenti intramontabili del primo trattato sull'arte di fare business, il Libro de l'arte de la mercatura, un manoscritto rinascimentale rimasto nell'oblio per oltre cinque secoli. Mentre la finanziarizzazione dell'economia e le susseguenti crisi sembrano aver minato le regole di base degli affari, la riscoperta di un manuale del '400 ci ricorda che esiste anche una maniera "sana e profittevole" di arricchirsi e arricchire la società nel contempo. Il Libro de l'arte de la mercatura di Benedetto Cotrugli inquadra il mercante come un "uomo universale", chiarendo che la precisione e la pulizia contabile sono solo uno dei tre perni su cui si regge l'arte del business, accanto alle tecnicalità operative e finanziarie di una attività d'impresa e alle caratteristiche intellettuali, professionali e umane di chi la esercita. Un trattato, qui a cura e con un saggio finale di Alessandro Wagner, che mette magnificamente a fuoco il concetto di «capitano d'impresa» e il suo ruolo nella società, indicando la strada per quello che Brunello Cucinelli nella prefazione rivendica come un nuovo «capitalismo umanistico».
Solidarietà significa essere solidi insieme. Si aderisce a un progetto o a una intenzione senza un particolare e chiaro motivo, si sente che è così, non si esplica con una strategia logica anche se non contraddice la ragionevolezza. La solidarietà fonda l’essere, una persona sente che lì respira qualcosa che lo riguarda, che lo fa sta bene. Pertanto tutto questo libro è percorso da una domanda, questa: per noi è ancora un moti fondativo la solidarietà
Tratte dalla trasmissione radiofonica di Rai Radio 1 "Pensiero del giorno", una raccolta di oltre sessanta riflessioni, racconti, aforismi di suor Alessandra Smerilli su temi di particolare attualità che spaziano dall'economia alla religione, dall'impegno civile alle relazioni fra le persone. Un distillato di piccole "perle" utile al lettore per credere in un mondo migliore, guardando al futuro con ottimismo. "Ha scritto Antoine de Saint-Exupéry che 'la perfezione non si ottiene quando non c'è più nulla da aggiungere, bensì quando non c'è più nulla da togliere'. In questo libro non c'è nulla da togliere". (Dalla prefazione di Stefano Zamagni)