La teologia morale oggi meno che mai viene intesa come una disciplina puramente teologica: essa si trova in dialogo e scambio continuo con le scienze profane. L'autore ha assegnato a questo scritto una precisa finalità, quella di offrire un'informazione di base su quei temi che si possono considerare essenziali per la morale cattolica e costituiscono la base di ciò che generalmente s'intende per teologia morale fondamentale: fondamento biblico, esigenza morale, percezione dell'esigenza etica nella coscienza, risposta negativa e positiva all'esigenza etica.
Morte, resurrezione e giudizio prendono così il colore della speranza: l'anima si può affidare a Dio con le parole di san Paolo: "O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto son imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore?".
E' forse il male soltanto un difetto di natura, un'imperfezione che scompare da sé con lo sviluppo del bene oppure una forza effettiva che domina il mondo per mezzo delle sue lusinghe sicché per una lotta vittoriosa contro di esso occorre avere un punto di appoggio in un altro ordine di esistenza?
La convinzione che anima il libro è questa: un esercizio critico della ragione teologica offre possibilità di un confronto a tutto campo con le molteplici articolazioni della coscienza credente dell’uomo. L’Autore indica come dalla fede si possano trarre elementi utili per una cultura più vitale e profonda della ragione e della religione, che il razionalismo confessionale e l’agnosticismo della filosofia hanno largamente mortificato.
Non esistono due storie, ma un'unica storia salvifica che dalla prima creazione va verso la creazione definitiva inaugurata dal Signore risorto e dal dono del suo Spirito alla Chiesa e al mondo; nello stesso modo non esistono due matrimoni. L'atto di Cristo e della Chiesa che costituisce il matrimonio-sacramento non opera al di sopra della coppia e del mutuo scambio di consenso dei nubendi, ma al suo interno e mediante la totalità del reciproco promettersi, accettarsi e donarsi dei due battezzati. Questo volume offre una teologia del sacramento che muova dall'antropologia della coppia - e quindi della reciprocità maschile e femminile, del corpo come simbolo di scambio, della sessualità come dimensione costitutiva dell'essere umano e della parola come "sacramento" - per giungere a mostrare come sia questa stessa realtà umana di coppia che si trasforma in sacramento e, viceversa, come il sacramento del matrimonio - in quanto dono di Dio e atto di Cristo e della Chiesa nello Spirito - trasfiguri questa medesima realtà, innestandola nel "grande mistero" dei tempi escatologici.
Un saggio attuale, problematico e stimolante.