Un documento straordinario di grande capacità argomentativa e geniale nello stile del Rosmini sul significato della Felicità.
Nell'ampio dibattito che durante il XIX secolo si sviluppa entro il mondo cattolico italiano sul tema dell'unità nazionale, della sua configurazioni istituzionale, delle modalità per il suo conseguimento la posizione di Antonio Rosmini si caratterizza per la consistenza delle sue basi filosofiche e insieme per la problematicità c i dissensi che ne sono derivati. Condannato all'Indice prima, discusso in vita cpost mortem, proclamato infine beato nel 2,007, il sacerdote roveretano sul piano politico e civile si distingue per un forte e sincero spirito di italianità che lo induce, lui formalmente suddito austriaco, a considerare il Piemonte come sua seconda patria. Ma su quali basi giungere all'unità nazionale? La risposta di Rosmini si iscrive nel vasto disegno di un articolato e complesso sistema dottrinale ove religiosità, centralità della persona, nazionalità, statualità, progetti di carte costituzionali, monarchia, repubblica, famiglia, proprietà economica, varietà e autonomie territoriali sono altrettanti tasselli concettuali che debbono confrontarsi con le condizioni reali cui l'Italia soggiace dopo che Rivoluzione francese e Restaurazione hanno impresso il segno del loro passaggio sul profilo politico e culturale del continente europeo.
Tra i più significativi filosofi italiani dell'Ottocento e beatificato da Benedetto XVI nel 2007, Antonio Rosmini (1797-1855) fu anche pedagogista ed educatore di grande rilievo. Questo volume a lui dedicato costituisce una singolare antologia pedagogica, perché raccoglie non solo brani scelti dalle sue opere filosofiche, ma soprattutto appunti, lettere e discorsi di immutata freschezza su tutti i principali aspetti della questione educativa. Ne emerge in modo organico la figura del pensatore e insieme dell'educatore sul campo: un approccio vivo e accessibile in grado di illuminare con geniale acutezza anche le sfide educative del nostro tempo.
Baldi giovani e dolci ragazze, nel cui cuore il bimbo e la bimba che eravate chiede ancora un intenso abbraccio a tutta la realtà, voi che chiedete di crescere, sperimentare, ragionale, di dire la vostra, di donarvi e collaborare, di difendere la giustizia e di servire a un grande ideale... voi, rileggete voi stessi nella storia dell'intramontabile Antonio Rosmini.
Argomentazioni filosofiche a confronto intorno all'esistenza e alla trascendenza di Dio, e i contrasti tra il pensiero di Rosmini e quello di Gioberti.
Questo è l'ultimo di tre volumi che raccolgono ordinatamente quasi 500 testimonianze su Antonio Rosmini. Testimonianze dirette; di laici, di ecclesiastici, di religiosi, uomini e donne che lo conobbero di persona, fanciullo, ragazzetto, giovane universitario e sacerdote, religioso e fondatore della Società della Carità, straordinario filosofo del Sistema della Verità, plenipotenziario di Carlo Alberto di Savoia presso Pio IX nelle vicende travagliatissime del risorgimento italiano ed europeo... Testimonianze di storia civile ed ecclesiale in cui l'asceta, il mistico, l'educatore, lo psicologo, il filosofo dell'essere, della persona, del diritto, della politica è vicinissimo a noi, non raccontato come idealizzando una figura del tempo che fu, ma fotografato nella concretezza della giornata domestica, della vita conventuale e fraterna, nella solennità dei suoi studi e dei rapporti con i protagonisti del tempo, e della sua azione sociale e politica. I tanti anni di forzato silenzio di questo gigante possono dirsi superati, dal momento che la Chiesa ha 'ritrovato' il suo umilissimo e grande figlio. "Si leggono i libri di una giornata, si disprezzano quelli dei secoli", scriveva Rosmini. Ebbene oggi possiamo cominciare a risalire la china conoscendolo come uomo di fede, di piena umanità, sentendocelo narrare da chi l'aveva ancora negli occhi commossi e nel cuore, perché riaccada per noi quel determinante incontro.
Antonio Rosmini dalla polvere agli altari: cosa si nasconde dietro alla sua drammatica vicenda? Questo volume tenta di rispondere a tale interrogativo, con una serie di sondaggi miranti a ricostruire la prospettiva etico-politica di Rosmini nei suoi punti cruciali, a partire dall'idea di persona, per proseguire con il chiarimento delle teorie federaliste, sviluppate dal filosofo di Rovereto.L'illustrazione si concentra poi sul tema delle relazioni fra lo Stato e la società civile, con approfondimenti che riguardano le critiche rosminiane al comunismo, al socialismo e ad ogni utopia politica; in definitiva, un Rosmini restituito alla sua statura europea, tale da far comprendere le alternative che ci troviamo davanti, lungo il nostro cammino.Il volume è arricchito da saggi su Bergson, Kierkegaard, Mounier e Noventa, configurando una vera "corrente calda" di pensatori e scrittori, tenuti assieme dal filo incandescente di un Cristianesimo creduto, pensato e testimoniato come religione della libertà e dello Spirito. Giuseppe Goisis è professore ordinario, insegnando Storia della Filosofia Politica e Politica ed etica all'Università Ca' Foscari di Venezia. Con Gabrielli editori ha pubblicato nel 2000 "Eiréne. Lo spirito europeo della pace".
Questo è un libro-incontro, un libro rivelativo dell’uomo, del sacerdote, del religioso, del filosofo, del santo che Papa Giovanni Paolo II ha additato alla del Terzo Millennio, e che Papa Benedetto XVI decretò di beatificare. Con professionalità critica e scientifica troviamo le testimonianze lasciate dai contemporanei di Rosmini su di lui, raccolte intorno al 1882. Questo è il primo dei tre volumi con cui si pubblicano oltre 300 testimonianze: le testimonianze dei religiosi. Seguiranno quelle dei trentini come lui, vicini a lui bambino, ragazzo, universitario...; quindi quelle degli altri ecclesiastici e laici. Un libro per tutti e per ciascuno, chiunque e comunque sia.
È vero: troppo tardi abbiamo riconosciuto Rosmini. E per questo ritardo molti non lo hanno potuto neppure conoscere. E la conoscenza, si sa, quando è riconosciuta, può cambiare la vita. Dunque un vuoto che questo libro, tutto fatti e cose, può colmare con la presenza viva, commovente e affabilissima di questo grande uomo che nel cuore fu umile e accessibile, con i suoi doni splendidi, a tutti. Proprio per noi affogati nel razionalismo, nel nichilismo, nel moralismo immorale, e in situazione di emergenza educativa. Proprio oggi, per noi che abbiamo invaso di noi stessi il tempio, svuotando i segni delle realtà teologiche.
L’Autore/curatore
Don Eduino Menestrina, nato a Merano (Bz) da genitori trentini nel 1947, rosminiano dal 1962, ha fatto gli studi secondari negli aspirantati rosminiani e al collegio Mellerio-Rosmini di Domodossola. Ordinato sacerdote nel 1974, dopo gli studi teologici interni, si laureò in storia e filosofia alla Cattolica di Milano con una tesi sulla liturgia nella catechetica di Rosmini. È stato insegnante di lettere, di storia e filosofia nelle scuole rosminiane di Domodossola,Torino, Rovereto e più a lungo a Stresa come Rettore e Preside. In questa veste fu presente alla riesumazione della salma di Rosmini nel 1997 e alle celebrazioni del Bicentenario della sua nascita. Per l’edizione critica della sue opere ha curato i Discorsi parrocchiali e sta preparando la Catechetica. Attualmente è rettore del Collegio Missionario A. Rosmini di Roma (Via di Porta Latina, 17).
Un testo sul contributo pedagogico di Antonio Rosmini sulle sfide di un'emergenza educativa, che lo stesso dovette affrontare a suo tempo.
Frutto di una travagliata gestazione, l'Introduizione al Vangelo secondo San Giovanni si compone di due libri, preceduti da due lezioni propedeutiche, in cui Rosmini fornisce al lettore gli elementi utili, di carattere ermeneutico-critico ed esegetico, per potersi orientare nella lettura successiva. Il primo libro, intitolato Della generazione eterna del Verbo, commenta i primi due versetti del Prologo giovanneo: «Nel principio era il Verbo, e il Verbo era appo Dio, e Dio era il Verbo». Il secondo libro, intitolato Della creaiJone fatta peu Verbo commenta i seguenti versetti del Prologo giovanneo: «Questo era nel principio appo Dio. Tutte le cose furono fatte per esso e senz'esso non fu fatta né pur una che è stata fatta. In esso era vita, e la vita era la luce degli uomini». Un'opera eminentemente teologica, ma in cui confluiscono, sapientemente orchestrate, filosofia, mistica e ascetica, che rivela quindi, lo sforzo, la grandezza e la compiutezza del pensiero rosminiano.
Antologia in italiano corrente di una delle più importanti opere filosofiche di Rosmini. A cura di Giovanni Chimirri. Antonio Rosmini (1797-1855) è stato un pensatore enciclopedico, e i suoi scritti hanno spaziato dalla teologia alla politica, dal diritto alla filosofia, dall'ascetica alla psicologia. Ecco un'agile antologia commentata della Logica (apparsa per la prima volta nel 1853), un'opera davvero fondamentale, ma trascurata. La logica è l'arte di pensare correttamente, è metodo di studio e d'insegnamento, è chiarificazioni dei termini del linguaggio. La logica è, soprattutto, uno strumento per cercare la verità.
La poesia di Rebora e le sue profonde radici rosminiane. Un confronto tra Rosmini e Rebora che consente di entrare in un mondo complesso ma affascinante, dove la vita viene formalizzata in pensiero, e il pensiero viene tradotto in poesia. Il connubio Rosmini-Rebora offre a studiosi e lettori una indagine ricca di proposte avvincenti che stimolano l'approfondimento di personaggi determinanti per la storia del pensiero filosofico e dell'arte poetica, e delle loro rispettive e reciproche influenze.