Nata nel 1241 da una nobile famiglia tedesca, entrata in monastero all'età di sette anni, mistica, maestra del coro e direttrice spirituale di consacrati e laici, Matilde ci consegna un tesoro di elevatissima spiritualità, da cui trarre ancora oggi conforto, indicazioni di comportamento ed esempi di virtù. Con un linguaggio e uno stile vividissimi e ricchissimi, la santa ci introduce ai misteri celesti, invitandoci alla purezza del cuore, alla preghiera, all'unione con Dio.
Tito Credaro, sacerdote guanelliano, grande divulgatore della storia e delle opere del Fondatore, ci regala un’ampia e interessante biografia di San Luigi Guanella. Si tratta di una storia vera e documentata, arricchita dai commenti dell’Autore che attualizzano le parole e i gesti del prete di Fraciscio, facendone così un libro adatto a tutti. Se a volte il racconto potrà sembrare frutto di fantasia, dipende solo dal fatto che è l’avventura di un uomo straordinario, la cui esistenza è intessuta di vicende guidate da Dio per compiere una missione speciale.
L’indice del libro: Presentazione; Bibliografia; Piccolo montanaro; Verso la vetta; Il buon pastore; L’Ospizio Sacro Cuore; La Piccola Casa; Per le vie del mondo; Padre e maestro; Pregare e patire; Pane e Signore; Mente e cuore; Tra le braccia del Padre; Conclusione; Appendice fotografica.
Il volume raccoglie il corpus epistolare e autobiografico, inedito, della carmelitana scalza Maria degli Angeli (1661-1717). Restituisce - unico nel panorama italiano dei documenti e degli studi di spiritualità e di mistica il dialogo epistolare fra la Religiosa e i Direttori di coscienza, mostrando la risonanza europea, universale di un'esperienza che matura all'interno di un ordine - il Carmelo teresiano - al centro dell'Europa moderna, fra i suoi poteri, le sue istituzioni.
Nato a Milano verso l'anno 260 da genitori cristiani e benestanti, militare e tribuno dell'esercito romano, Sebastiano fu vittima della feroce persecuzione contro i cristiani dell'imperatore Diocleziano. Sul luogo della sua sepoltura, sulla Via Appia, sorse la Basilica romana a lui dedicata.
I santi “dell’impossibile” sono quelli cui la tradizione popolare si è abituata a rivolgersi nei momenti più difficili della vita di ciascuno. Tra essi, due spiccano soprattutto: santa Rita da Cascia e sant’Antonio da Padova. Entrambi sono divenuti, nel tempo, i punti di riferimento per una devozione che, evangelicamente, ha imparato a “bussare”, certa che le “verrà aperto” (cf. Mt 7,7). Ma i santi delle cause impossibili, nella storia cristiana, sono molti: da san Giuseppe a sant’Anna; da santa Chiara ai vari santi medici, attenti ai bisogni corporali. Un posto particolarissimo viene, poi (inevitabilmente) tenuto dalla Vergine Maria, in particolare attraverso la devozione della Medaglia Miracolosa.
Pregare per le cause disperate è tipico dell’orazione cristiana: un Dio attendo all’uomo, ne è infatti il centro, e i santi sono coloro che alla comune fede in
un Dio salvatore partecipano e, della speranza, mostrano la strada.
La Vita di san Sergio di Radonez costituisce un documento importante per identificare le radici non solo del monachesimo e della spiritualità orientali, ma anche della stessa identità culturale della Russia cristiana; ne è testimonianza il vivo amore del popolo russo per la singolare figura di san Sergio, passato indenne e finanche rafforzato durante il travagliato XX secolo.
Epifanio il Saggio, scrivendo la Vita del proprio maestro, ricompose materiale eterogeneo e attinse a fonti agiografiche diverse, certamente orientali e probabilmente – questa è l’ipotesi del curatore – anche occidentali, ravvisabili nella presenza di elementi affini alla tradizione legata alla vita di san Benedetto.
Il complesso intreccio di fonti, tuttavia, non riduce la percezione di una biografia vivace e decisamente ancorata nella vita reale del santo, raccontata dalla nascita fino alla morte.
La santità di Sergio emerge, infatti, attraverso diversi elementi: l’iniziale desiderio per la vita eremitica progressivamente evoluto verso la costituzione di una realtà cenobitica; il coinvolgimento in vicende politiche e l’interesse per la realtà sociale contemporanea; la profonda spiritualità e il percorso mistico, accompagnato da eventi miracolosi.
L’introduzione intende precisare la redazione della Vita, prima mettendone in luce le fonti e gli ambiti di circolazione del materiale agiografico ad essa connesso, poi individuando i tratti del monachesimo orientale,in cui essa è fortemente radicata. Infine, traccia una dettagliata analisi degli elementi propri della santità di Sergio, lasciandoli emergere dal racconto della spiritualità e della mistica del monaco: un temperamento deciso ma mite, poco propenso all’assunzione di ruoli di governo, anche all’interno dello stesso universo ecclesiastico e monastico, una pratica radicale della povertà monastica, una predilezione per la vita eremitica.
Tre appendici arricchiscono il quadro storico tracciato nell’introduzione: culto e iconografia di san Sergio; monasteri fondati da san Sergio; personaggi legati alla biografia di san Sergio.
L'autore
Epifanio il saggio, monaco russo, discepolo di san Sergio. All’inizio del XV secolo, fu lui a mettere mano all’eterogeneo materiale agiografico relativo al maestro, componendo un Encomio e la Vita, giunta a noi attraverso successivi rimaneggiamenti.
Il curatore
Adalberto Piovano, monaco benedettino, priore del monastero della ss. Trinità a Dumenza (VA), ha compiuto gli studi teologici all’Abbazia di Praglia, specializzandosi poi all’Istituto Orientale di Roma e ottenendo la licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali. Ha pubblicato numerosi contributi sul monachesimo
e sulla spiritualità russa, e ha curato circa 300 voci su santi russi nei due volumi Bibliotheca Sanctorum Orientalium, Roma (Città Nuova). Attualmente insegna Liturgia delle Chiese d’Oriente all’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina a Padova. Per la collana Letture cristiane del secondo millennio ha già pubblicato Monachesimo e mondo. Testimonianze di santità laica nella tradizione spirituale russa (2010).
Fratel Andrea, al secolo Alfredo Bessette, è stato un servo di Dio umile e zelante, che per tutta la vita ha svolto i lavori più semplici nella congregazione religiosa della Santa Croce. In Canada è stato l'artefice del più grande santuario al mondo dedicato a san Giuseppe. Contiene la coroncina di San Giuseppe.
Nell'ultimo Sinodo dei Vescovi dell'ottobre 2012, incentrato sulla nuova evangelizzazione, si contano una quarantina di interventi sul tema della Santità e su come i Santi siano protagonisti fondamentali per la nuova evangelizzazione. Il presente volume, ultimo lavoro di Mons. Amato sul concetto di Santità, offre un ulteriore contributo che documenta l'indispensabile natura evangelizzatrice dei Santi, che grazie alla loro esemplare condotta cristiana, nutrita di fede, speranza e carità, diventano così dei punti di riferimento per la Chiesa Cattolica e per i fedeli di tutto il mondo e tutte le culture, orientandoli verso una vita di santità. In particolare il volume, come i tre precedenti, è diviso in due parti: nella prima si trovano le riflessioni dottrinali sul concetto di Santità e sulle cause dei Santi, la seconda parte raccoglie invece omelie, lettere e relazioni, tenute nell'arco del 2012, che descrivono la vita e l'operato di Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio.
San Biagio nasce a Sebaste (odierna Sivas in Turchia), metropoli dell'Armenia occidentale a metà del secolo III, da famiglia cristiana e nobile. È un medico molto stimato dalla gente sia per l'impegno professionale sia per la vita irreprensibile cristiana. Alla morte del Vescovo della città, Biagio è scelto a succedergli nel governo della Chiesa. Durante la persecuzione di Licinio contro i cristiani, Biagio viene imprigionato, processato, torturato, condannato a morte e decapitato il 3 febbraio 316 insieme ad altri cristiani.
Questo libro è nato dalla richiesta di una bambina alla sua mamma che desiderava conoscere la storia di donne «innamorate di Gesù».
Nascono così queste brevi storie vere di sante,ritratti di donne determinate e forti, raccolte in ordine alfabetico: dall’A alla Z.
La «roccia» a cui tutte queste vite femminili sono ancorate è la Parola di un Padre, dimensione umana e divina assieme di colui che è diventato il «Primogenito fra molti fratelli» (Rm 8,29), una Parola e una storia d’amore che continuano a incarnarsi nel «qui e ora».
Questo libro può essere utile per far conoscere la diversità dei carismi che il Signore ha suscitato lungo la storia e indicare una via mai pensata; o magari il luogo di un preciso appuntamento che può indirizzare o cambiare la vita.
Maria Luisa Eguez (La Spezia 1951), è insegnante di lettere, ha quattro figlie e quattro nipoti. Nel campo del volontariato cattolico ha operato sul territorio spezzino per il Centro italiano femminile, il Centro Laura Cozzani e l’Associazione gruppo Samuel. Ha collaborato a riviste letterarie come Adigepanorama, Sìlarus, Il golfo, Il golfo dei poeti; è redattrice capo di Lerici in. Tra le opere pubblicate: Damiano di molokai (1985), I piccoli soli (1991), Frankenstein, alla ricerca di Mary, saggio in collaborazione con Carla Sanguineti (1994). È presente in varie antologie fra cui 100 poesie d’amore (1996).
Il frate capace di librarsi in volo che fu costretto ai “domiciliari” dal santo uffizio. Il profeta dei voli estatici e l’amore tra il santo da Copertino e la principessa di Casa Savoia.
Miracoli, guarigioni e molto altro nella vita di uno dei santi più incredibili della storia della Chiesa.
Il libro racconta di San Rocco di Montpellier, vissuto tanti secoli fa ma sempre vicino a noi nella memoria della pietà cristiana. Egli visse moltissimi secoli fa, ma è sempre vicino ai fedeli e nella pietà cristiana. Fu pellegrino e messaggero soprattutto verso i bisognosi, e nei suoi viaggi soccorse soprattutto colore che erano affetti dalla peste.