"Di per sé la pratica di una novena è un momento importante dello spirito umano, poiché costituisce una sorta di estensione di una medesima attualità di preghiera, come se il riferimento singolare della nostra orazione rimanesse a suo modo fisso per tutto il tempo dei nove giorni. Non si tratta solo di un pio esercizio devozionale, ma di un vero investimento spirituale dagli effetti spesso inimmaginabili, perché alle volte veniamo esauditi a motivo dell'insistenza nel chiedere (cfr. Lc 11,5)".
Santità e preghiera costituiscono da sempre un binomio indissolubile, tutti gli uomini di Dio hanno dedicato molto tempo alla preghiera, ed il rapporto con il Signore che ne è scaturito, ha trasformato la loro vita in preghiera-offerta vivente.
Le finalità della presente raccolta si possono quindi riassumere nei seguenti punti:
• invitare a cercare Dio attraverso preghiere adatte ad ogni circostanza della giornata;
• rivolgerci a Dio, Padre Figlio e Spirito Santo, ed alla Madonna attraverso espressioni alte e forti, composte da coloro che la Chiesa indica come modelli ed esempi di vera vita cristiana;
• percepire attraverso tali testi la grande ricchezza spirituale della Chiesa;
• riscoprire, mediante la lettura delle loro preghiere, la vita dei santi, veri apologeti moderni.
Nella prima parte del volume si presentano anche le definizioni della preghiera contenute nel Catechismo della Chiesa Cattolica (parte quarta, sez prima, cap terzo) ed anche del Catechismo maggiore di San Pio X.
Il capitolo successivo raccoglie i pensieri di alcuni Santi sulla preghiera La seconda parte, la più estesa, contiene i testi delle preghiere e i brani scritti in forma di preghiera di 70 santi e vari beati a partire da S Agostino e S Ambrogio fino a S Pio da Pietrelcina e S Giovanni Paolo II. Conclude il volume una appendice di brani sulla preghiera del Papa Emerito Benedetto XVI.
Autore: Francesco Maria Nocelli vive e lavora a Camerano (AN), laureato in giurisprudenza è studioso di storia risorgimentale e appassionato cultore di vite di santi. é segretario generale dei comuni di Loreto e Castelfidardo.
«Questo volume offre una triplice via di accostamento alla figura della Madre del Signore: l’ascolto, la contemplazione, la preghiera. Non è solo l’intelligenza ad essere coinvolta: sono le nostre persone ad essere invitate a fare esperienza “mariana” del Dio con noi e per noi»
In occasione del Primo Centenario della rivista «Riparazione mariana» (1916-2016) sono state raccolte alcune proposte di lectio divina, opportunamente illustrate da immagini artistiche, e schemi di preghiera pubblicati sulla rivista, per promuovere una corretta pietà verso la Vergine e diffondere una spiritualità mariana in sintonia con la dottrina ecclesiale e in ascolto delle istanze del mondo contemporaneo. Si tratta dunque di un “sussidio” per aiutare le comunità cristiane a raccogliersi in preghiera con Maria, contemplando, nel suo mistero, le meraviglie compiute da Dio nel suo progetto di salvezza, lasciandosi scaldare il cuore dalla sua testimonianza di vita così da assumere i suoi atteggiamenti evangelici e da cercare di riprodurre i suoi gesti di amore premuroso, affidando alla sua intercessione materna la missione evangelizzatrice della Chiesa.
Spesso nei condomini ci sono diverse problematiche come per esempio sopportare le persone moleste. Anche un cristiano che vive in un condominio difficile deve credere e sperare che la preghiera può tutto; anche migliorare la vita del condominio.
E così la preghiera insistente della novena recitata da soli o in compagnia di uno o più condomini (“Dove due o più sono riuniti nel mio Nome, io sono in mezzo a loro” – Mt 18,20) può essere una bella e nuova risposta pastorale a questo disagio diffuso di coabitazione sotto lo stesso tetto, si crea una sorta di cenacolo di preghiera, un monastero invisibile che attira benedizioni sul quel condominio da parte del Signore e di Maria.
Un bel libricino tutto a colori, con caratteri grandi, di facile lettura.
La preghiera può tutto!!!
La preghiera pubblica, ufficiale, della Chiesa resta sempre il punto di riferimento della preghiera cristiana e il modello della preghiera privata. Tuttavia la partecipazione alla liturgia non esaurisce la preghiera del cristiano, il quale è chiamato alla preghiera personale e continua.
Questa raccolta di preghiere persegue lo scopo di obbedire alla raccomandazione di Paolo ai cristiani di Tessalonica di «pregare sempre, senza interruzione» (1Ts 5,17). Inoltre è stata compilata seguendo il principio per cui è un bene la preghiera privata che abbia un costante riferimento alla liturgia.
Per assecondare la viva tradizione della Chiesa, le preghiere più comuni, e non solo quelle della messa, sono state riprodotte anche nel testo latino, ancora familiare in tante comunità cristiane e a molti oranti, che le hanno apprese nella loro prima giovinezza.
Edizione in brossura.
La preghiera pubblica, ufficiale, della Chiesa resta sempre il punto di riferimento della preghiera cristiana e il modello della preghiera privata. Tuttavia la partecipazione alla liturgia non esaurisce la preghiera del cristiano, il quale è chiamato alla preghiera personale e continua.
Questa raccolta di preghiere persegue lo scopo di obbedire alla raccomandazione di Paolo ai cristiani di Tessalonica di «pregare sempre, senza interruzione» (1Ts 5,17). Inoltre è stata compilata seguendo il principio per cui è un bene la preghiera privata che abbia un costante riferimento alla liturgia.
Per assecondare la viva tradizione della Chiesa, le preghiere più comuni, e non solo quelle della messa, sono state riprodotte anche nel testo latino, ancora familiare in tante comunità cristiane e a molti oranti, che le hanno apprese nella loro prima giovinezza.
L'Anno Santo Straordinario della Misericordia ha accresciuto in noi una duplice consapevolezza: Dio è Padre di misericordia per tutti gli uomini e, per questo, ogni credente deve essere misericordioso verso il prossimo. Papa Francesco lo ha ricordato più volte in questi mesi: essere "misericordiosi come il Padre".
Siamo, infatti, i beneficiari dell'amore fedele del Padre, che la Scrittura fa assomigliare al "seno materno" e chiama "misericordia", un amore che ci dona la dignità di figli di Dio e ci apre la porta - davvero santa - della vita eterna. Dio Padre ama ogni uomo fino a donare il Figlio Unigenito e insieme con il Risorto invia lo Spirito che guida e anima la Chiesa lungo i secoli.
L'anno liturgico non si limita a ricordare i grandi eventi della storia della salvezza, li attualizza e ci permette di viverli sempre di nuovo e di sperimentarne l'efficacia salvifica. L'Avvento ci ricorda l'attesa carica di speranza del ritorno glorioso del Signore, una speranza ricca di fiducia che, come si sono adempiute le antiche promesse, giungerà a compimento la promessa di Cristo di ritornare alla fine del mondo. Nel tempo di Natale contempliamo i cieli aperti e il Dio invisibile che ci viene accanto nel Bambino di Betlemme " nato per noi"; in Lui il Padre si specchia e si compiace. In Quaresima, riconoscendoci segnati da infedeltà, fragilità e peccato, ci è offerto di incontrare di nuovo l'amore fedele, paziente e misericordioso del Padre. Incessante e fiduciosa si fa la preghiera: "Perdona il tuo popolo, Signore". La certezza dell'amore che rigenera illumina il tempo pasquale e la Chiesa esulta, insieme a tutta la creazione, per la risurrezione del suo Signore, vincitore del peccato e della morte. Quella stessa salvezza che lo Spirito Santo, inviato nel giorno di Pentecoste sugli Apostoli e continuamente effuso sul popolo credente, non cessa di rendere viva e operante nel quotidiano pellegrinaggio verso la patria eterna. La misericordia che penetra e accompagna tutta la nostra vita dell'amore misericordioso del Padre per ogni uomo nostro fratello.
Quest'anno le letture domenicali seguiranno il ciclo A, che nel tempo di Quaresima ha una profonda impronta battesimale. Che in misura crescente e gioiosa possiamo credere e amare che Gesù Cristo è l'acqua viva, la luce che rischiara le tenebre, la vita che vince il peccato e la morte. E la grazia del Giubileo faccia fruttificare i doni ricevuti, testimoniare godere l'amore fedele e inesauribile del Padre.
Presentazione del Card.
Agostino Card. Vallini
Preparate in buona parte per affiancare le predicazioni nel carcere di Basilea, le preghiere di Karl Barth qui raccolte sono frutto di una profonda riflessione che trova nella speranza fondata sulla grazia di Dio in Cristo il principale filo conduttore, cui si accompagna l’intercessione in favore di tutti e ognuno.
«Nelle preghiere di Karl Barth si sente forte il motivo di fondo della speranza: di questo messaggio i carcerati del penitenziario di Basilea dove predicava, e noi con loro, abbiamo soprattutto bisogno. Gli ospiti del carcere svizzero non si sentivano accusati o condannati, unendosi alla preghiera del pastore Barth, bensì sentivano che era loro possibile – in Cristo – essere “liberi” in cella, e rimanere liberi al termine della pena da scontare in prigione. Quello che Barth annunciava era il puro evangelo della grazia di Dio, messaggio che in ogni tempo e in ogni situazione libera e fa rinascere alla speranza».
Aldo Sbaffi
«Pregate per me»: con queste parole papa Francesco chiude spesso i suoi interventi in pubblico e gli incontri con le persone. È una sorta di “ritornello” a cui siamo ormai abituati. Non deve, però, sfuggirci la profonda novità di tale richiesta. Il Papa, che si fa mendicante della nostra preghiera, ci insegna con il suo esempio che non si può fare nulla senza il soccorso divino: occorre affidarsi a Dio qualsiasi cosa si abbia in mente di fare. Tuttavia, se la sua richiesta può apparirci in qualche modo “nuova”, non dobbiamo dimenticare che la preghiera per il Papa è una tradizione ben radicata nella Chiesa, proprio per il gravoso incarico che gli è affidato. Nelle pagine che seguono – quasi un umile omaggio per gli ottant’anni di Francesco – sono raccolte dieci preghiere di intercessione per il Papa. Alcune tradizionali, altre che si ispirano ai temi a lui cari come la misericordia, la gioia, la tenerezza di Dio, il servizio per i più poveri.