La prima panoramica completa sul procedimento normativo che porta al conferimento del titolo di Dottore della Chiesa.
Dottore della Chiesa è il titolo attribuito a quei Santi e a quelle Sante che, con la loro eminente dottrina, hanno mostrato particolari doti di illuminazione per fedeltà, divulgazione o riflessione teologica. Fino a oggi, la Chiesa ha conferito questo titolo a una ristretta cerchia di 36 santi e sante: la loro dottrina rifugge dagli errori, illumina le tenebre, risolve i dubbi e rende comprensibili quei passi delle Scritture che potevano sembrare enigmatici, mantenendo l’ottimismo della fede e della speranza. Questo libro offre per la prima volta una panoramica completa del complesso procedimento che porta al conferimento di questo titolo, attingendo dalla moltitudine di norme reperibili in diverse fonti canoniche o corrispondenti alla prassi operativa della Chiesa Cattolica.
Massimiliano Kolbe è uno di quei santi che ci insegnano a costruire, con la loro luminosa testimonianza di fede, un presente e un futuro migliori. Consapevole della propria identità, in quanto uomo, cristiano, sacerdote, rimase fedele alla propria coscienza, perseverando, di fronte al male, nel seguire il comandamento dell'amore e nell'offrire la propria vita per la salvezza altrui. Attraverso questo lavoro su padre Kolbe, l'autore ci invita a ricordarne l'esemplare testimonianza di vita e di fede, sotto un profilo insolito e forse meno noto, ovvero quello del suo cammino interiore. Concentrandosi su questa dimensione della vita di Massimiliano, considera l'intero ventaglio degli aspetti della sua esistenza terrena: l'obbedienza, il lavoro, l'umiltà, la preghiera, la contemplazione, la vittoria sui propri timori e l'aiuto dato agli altri nel vincerli. Il suo pellegrinaggio terreno appare così come un processo armonico di maturazione del seme della santità, che ha nella fede il principio e il senso del suo cammino.
Attorno al 1598 Caravaggio dipinge un quadro che passerà alla storia con il titolo Marta rimprovera Maria Maddalena per la sua vanità: un’opera davvero unica nel suo genere, che segna un momento di svolta nella tradizione iconografica. Ma cosa ha trasformato Marta da sorella di Maria di Betania, come leggiamo nei vangeli, a sorella della Maddalena? E, soprattutto, quali sono stati gli elementi scatenanti di questa e di altre invenzioni iconografiche che la riguardano, come quella che la vede combattere contro un drago?
Prendendo le mosse da un’analisi delle fonti evangeliche e letterarie, il libro tenta di dare una risposta a molti degli interrogativi che ruotano intorno a questa importante figura femminile – l’unica donna a cui nei vangeli viene attribuita una dichiarata professione di fede – e mette in luce un mondo intricato e interessante. Una storia in cui l’arte diviene un riflesso non solo della fede, ma di tutte quelle componenti politiche e culturali che, nel corso del tempo, hanno mutato i caratteri, le simbologie e le attese su Marta, colei che «accolse Gesù nella sua casa».
Le processioni medievali di reliquie si pongono come uno degli atti performativi per eccellenza del sacro. I rituali che le contraddistinguono, regolati di sovente dalle gerarchie ecclesiastiche con il concorso di altre istituzioni, modificano simbolicamente, quando non materialmente, lo spazio in cui si svolgono, contribuendo a creare l'immaginario identitario di una comunità. Questo libro, più che alle costanti individuabili nelle processioni dell'Europa medievale, più che alla ripetitività di gesti e comportamenti, vuole mettere l'accento, attraverso una serie di casi esemplari, sulle variabili e sugli elementi di discontinuità delle processioni medievali, analizzando sì le componenti dei riti e il ruolo in essi svolto in un dato momento dalle reliquie dei santi, ma provando a spiegare questi dati a partire dalla loro storicizzazione sulla lunga durata.
Una raccolta di documenti a firma di due Autori – il giornalista Grzegorz Górny e il fotografo Janusz Rosikoń – sulle reliquie rimaste da dopo Gesù ad oggi. Una collezione frutto di studi archivistici, storici e di testimonianze apportate da scienziati di fama internazionale. Una vera e propria indagine giornalistica che identifica i frammenti sacri legati alla Passione di Cristo, alla sua morte, alla sua sepoltura.
Questo nuovo volume della collana "Ispirazioni", realizzato in occasione della beatificazione del vescovo Pierre Claverie e di altri 18 martiri, uccisi in circostanze diverse, che si svolgerà ad Orano in Algeria il prossimo 8 dicembre, offre un contributo sulla vita e sul messaggio dei sette monaci trappisti vittime della guerra civile che attraversò il Paese nord-africano ai tempi del conflitto tra gli islamisti del "Fronte islamico di salvezza" e i militari di Algeri, tra il 1991 e il 2002. Paul, Michel, Christophe, Bruno, Célestin, Luc e Christian, furono sequestrati dal loro monastero in Algeria nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996 e uccisi il 21 maggio seguente. La Prefazione del volume è a firma del Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
In un periodo di grande dissoluzione fuori e dentro la Chiesa, un'epoca di preti e religiosi che vivevano negli agi e nei lussi incuranti del Vangelo, Francesco di Paola sceglie il ritorno alle origini, votandosi all'isolamento come gli antichi padri del deserto per vivere il solo a solo con Dio. Un ritiro non fine a se stesso, tuttavia. Ben presto, infatti, la grotta di Francesco viene "assediata" da frotte di persone desiderose di aiuto, di conforto, di confronto. Francesco accetta l'arrivo della gente e a tutti dona il suo amore, compiendo anche prodigi, sempre nel nome della carità. Ben presto altri eremiti si uniscono a lui. E da Paola la sua comunità si espande, prima in Calabria, poi in Sicilia, infine in altri posti in Italia e poi oltre i confini, chiamato come consigliere dal re di Francia. Il suo segreto fu solo e soltanto uno: credere nella possibilità di realizzare ciò che il suo cuore gli diceva fosse buono e giusto. Credere in se stesso, nelle proprie possibilità e nella potenza disarmante dell'amore. Nulla è impossibile per chi crede nell'amore. Questo il messaggio che la vita di Francesco di Paola comunica a tutti ancora oggi. Non ci sono limiti, barriere, per chi sceglie l'amore. Prefazione di p. Francesco Marinelli.
Le Conferenze sull’Esamerone (Collationes in Hexaëmeron ) che raccolsero per l’ascolto tutta la Parigi intellettuale dell’epoca sono l’ultimo e appassionato intervento di Bonaventura contro l’infatuazione suscitata nella facoltà delle arti a opera di Aristotele. Di fronte a una filosofia assoluta, che si istituisce in antitesi alla fede e si sottrae a ogni suo giudizio, Bonaventura ripresenta l’unità del sapere cristiano, secondo il modulo e la sensibilità che gli sono congeniali. In questa predicazione dal 9 aprile al 28 maggio 1273, Bonaventura lascia il suo testamento spirituale. La curatela, la traduzione e le note delle Collationes di Vincenzo Cherubino Bigi forniscono un’ottima guida alla comprensione e alla lettura di un’opera in cui polemica e contemplazione, dibattito e mistica, storia e verità si intrecciano, dando vita a un testo che rappresenta uno stimolante invito allo studio della Scolastica.
Milano, nel secolo XVIII, era austriaca e illuminista: vi convivevano, infatti, le riforme dell'imperatrice Maria Teresa e i fermenti culturali dei fratelli Verri e Giuseppe Parini. È in questa città che Maria Gaetana Agnesi, figlia di un facoltoso mercante di seta, dimostra sin dall'infanzia notevoli capacità di apprendimento che si dimostreranno strabilianti nel prosieguo della sua vita. Questa biografia svela la natura di una donna non solo precorritrice dei tempi, ma forte e ostinata nel perseguire il suo personale ideale di vita tra le meschinità aristocratiche e le miserie dei ceti popolari. Da questo ritratto Maria Gaetana Agnesi risulta essere non solo una delle più grandi matematiche di tutti i tempi, ma anche una donna a cui guardare come modello.
Il volume si apre col profilo di S. Giovanni Evangelista - il discepolo prediletto che Gesù amò come un figlio - aggiungendo un nuovo punto di vista per comprendere meglio che cosa sia la santità. Non è, infatti, la vita del discepolo che sta in primo piano, ma la persona del Divino Maestro a essere contemplata e raccontata in tutte le possibili sfumature offerte dalla Rivelazione. Anche gli altri nove Ritratti sono orientati a Cristo, ma ripercorrendo la storia della Chiesa degli ultimi cinquecento anni: dalla carmelitana Teresa d'Avila (1515) fino alla carmelitana Lucia di Fatima (2005). Tra questi due estremi, incontriamo altri due "santi" che ci permettono di toccare alcuni snodi nevralgici della storia cristiana come il Beato Marco d'Aviano e padre Michele Agostino Pro. Gli altri Ritratti evocano personalità significative per i drammi ecclesiali dei nostri giorni: per i giovani è la storia sofferta ma generosa di Gabriele dell'Addolorata; per le famiglie è la vicenda dei coniugi Martin (genitori di S. Teresa di Lisieux, canonizzati durante l'ultimo sinodo dei vescovi); per gli operatori di misericordia è la Beata Enrichetta Alfieri. per coloro che si accostano fiduciosi all'esperienza dei nuovi Movimenti Ecclesiali, è la figura di Igino Giordani, co-fondatore dei Focolarini. A tutti, infine, sarà gradito il Ritratto del «Papa Buono» (Giovanni XXIII), approfondito in seguito alla sua canonizzazione. Con questo libro giungono a centocinquanta i Ritratti sin qui proposti, comprendendo anche quelli pubblicati con il titolo Santi del nostro tempo. Ritratti prima «predicati» (cinque per ogni itinerario quaresimale) da P. Sicari e poi pubblicati da Jaca Book nell'arco di trent'anni.