Da quando, alla metà dell'Ottocento, venne scoperta la prima necropoli paleoetrusca in Italia settentrionale, molti progressi sono stati fatti nell'indagine scientifica sulla presenza degli etruschi fuori dall'Etruria. Lo scopo del libro di Valerio Massimo Manfredi e Luigi Malnati è quello di porsi come un'opera organica che renda conto dello stadio degli studio in questo campo.
Percorrendo un viaggio immaginario attraverso la città greca e le sue parti (mura, santuari, teatri, agorà, necropoli), questo Atlante offre un campionario per immagini della cultura greca antica: la vita politica e religiosa, le attività ludiche ed economiche, l'arte. I due volumi, contenuti in un cofanetto, sono arricchiti dagli alberi genealogici delle divinità, degli eroi e delle dinastie; da una cronologia a tre colonne (date, avvenimenti, fonti); e dagli indici dei nomi, dei luoghi e delle cose notevoli.
La figura del legionario romano, il fante cittadino che domina i campi di battaglia dell'antichità è strettamente legata ad una serie di valori che nascono da un profondo senso del dovere nei confronti dello Stato. A partire dagli archetipi omerici del guerriero e dall'analisi delle battaglie e degli armamenti oplitici, il libro segue l'evoluzione della figura del soldato, nel contesto degli ordinamenti militari greci, per poi concentrarsi sullo studio dell'esercito romano, cogliendo le trasformazioni di età monarchica, repubblicana e imperiale. Vengono descritte tattiche, armi ed equipaggiamenti dei legionari, nonché il loro universo culturale, politico e sociale, attraverso l'evoluzione storica degli eserciti nel mondo classico.
Diviso in tre parti, dedicate alle origini e all'età repubblicana, alla Roma imperiale e all'età tardoantica, il volume segue un lineare tracciato cronologico che mette in primo piano i fatti, senza tuttavia rinunciare a fornire le necessarie informazioni sugli aspetti politici, economici, sociali e religiosi del mondo romano e a mettere in risalto, volta per volta, le fonti (letterarie e archeologiche) su cui si fonda la ricostruzione, consentendo così al lettore uno sguardo critico anche sui problemi della storiografia.