Commento alla Christifideles Laici di Giovanni Paolo II.
L'autore
XABIER PIKAZA è un religioso mercedario, basco di nascita (Orozko, Vizcaya, 1941), risiede a Salamanca dove insegna storia delle religioni e teodicea. È dottore in filosofia e teologia e licenziato in Sacra Scrittura. Collabora a riviste scientifiche di teologia e cultura. Ma tenuto corsi in diverse università e centri di studio d'Europa e d'America.
Ha scritto vari libri sulla filosofia della religione e la teologia biblica. Al centro dei suoi interessi stanno in modo particolare i temi di cristologia e teologia trinitaria. Le Edizioni Borla hanno pubblicato di lui: La preghiera cristiana ( 1991 ), La storia del Popolo di Dio ( 1991 ), Il vangelo di Marco (1996).
Il libro
Gesù domanda ancora oggi: "Chi dite che io sia?», invitandoci oggi come un tempo a percorrere il suo cammino. Per rispondere a questa domanda e offrire gli elementi principali del suo messianismo Xabier Pikaza ha scritto quest'opera. Il libro affronta i grandi problemi e misteri di Gesù, anche se molte delle questioni che pone rimangono aperte, di modo che l'A. offre più domande che risposte. Diviso in due grandi parti, nella prima si studia la storia di Gesù in quanto messia; a partire da questo sfondo si studia la sua vita, l'esperienza pasquale dei discepoli e le diverse cristologie del NT. La seconda è una teologia di Gesù: inizia studiando i suoi nomi, traccia la sua biografia teologica e culmina con una visione d'insieme sul senso e l'attualità del suo messaggio alla fine di questo secondo millennio.
L'A. non ha voluto scrivere una cristologia nuovissima, ma una cristologia nuova dove si possono scoprire le tracce dell'esegesi e della filosofia degli ultimi quattro decenni. Un'opera che interessa tanto gli specialisti della teologia quanto i responsabili della pastorale e i cristiani interessati a una solida formazione.
Un pensiero "debole" non ha accesso alle ragioni della libertà. Il sapere della coscienza credente argomenta mediante la ragione di uomini liberi. Il testo getta le basi per un confronto sistematico con i temi della crisi e dell'occultamento della "ragione teologica" nella cultura religiosa e non religiosa della contemporaneità.