Assisi, XII secolo. Francesco è un ragazzo di quattordici anni che aspira a compiere grandi imprese cavalleresche. Ma un giorno si trova coinvolto in una realtà ben più pericolosa dei suoi sogni: insieme ai suoi amici proverà a impedire un terribile omicidio... Dovrà entrare nella cupa foresta e nei grandi palazzi nobiliari, incontrare un terrificante lebbroso e un'ancor più terrificante guaritrice, fino a quando, aiutato dalla presenza saggia e quieta della piccola Chiara e da un grande e meraviglioso cervo reale, inizierà a comprendere l'incredibile bellezza delle cose che lo circondano. E anche affrontare l'assassino sarà più facile. Età di lettura: da 9 anni.
I Fioretti di san Francesco ricostruiscono il mondo della predicazione francescana con tono vagamente fiabesco: al centro della narrazione c'e il santo, costante esempio di vita evangelicamente cristiana e di comunicazione fraterna con tutto il creato. Tradotti qui in italiano corrente e ordinati per argomento, questi episodi di fede indicano la strada apparentemente difficile che porta alla perfetta letizia.
San Francesco, il santo patrono degli animali, è ricordato soprattutto per il suo amore e la sua dedizione verso il mondo e tutte le creature che con noi lo condividono. La sua fervente fede ha ispirato molti altri, che hanno seguito il suo esempio di vita. Ambientato nella campagna medievale di Assisi, questo libro invita ad entrare in questo mondo, meravigliosamente rappresentato attraverso le parole e i disegni.
Una nuova, curata, edizione della Regola e degli scritti di San Francesco in una traduzione fedele e scorrevole, «semplicemente e senza glossa», come il santo voleva che fossero letti e intesi. Essi ci mostrano al vivo come pensava, pregava e viveva un cristiano autentico diventato padre di una moltitudine di figli – frati, suore e terziari viventi nel mondo – e guida spirituale per tanta parte dell’umanità. Tale certamente si sente Francesco, lui umilissimo, allorché, chiudendo la lettera circolare destinata a tutti i chierici, scrive: «Affinché questo scritto abbia ad essere meglio osservato, quelli che l’avranno fatto copiare sappiano che sono benedetti dal Signore». Invito e assicurazione che ricorrono anche in altre lettere, nelle quali Francesco raccomanda di tenere presso di sé, leggere, predicare e praticare le cose in esse scritte, «finché durerà il mondo». Gli scritti, sono stati raggruppati in sei sezioni, nelle quali hanno trovato posto le regole, le ammonizioni, le lettere, le preghiere, le composizioni poetiche in volgare e i testamenti.
L'autore
Patrono d’Assisi e d’Italia, San Francesco è una delle grandi figure dell’umanità, capace di ispirare da secoli, con il suo esempio, uomini e donne di ogni credo.
Il volume propone un percorso originale che si snoda fra due figure femminili: Chiara d'Assisi, la fondatrice del secondo ordine francescano, e suor Francesca, al secolo Isabella Farnese, protagonista nel secolo XVII della riforma che da lei prende il nome; attraversa poi il territorio della Sabina francescana rivisitata nei suoi documenti storici e cartografici; si concentra infine sul monastero delle Clarisse di Fara, con il suo ricco patrimonio artistico e cultuale, finora largamente sconosciuto. Il percorso si conclude con una presentazione del Museo del Silenzio, un innovativo esperimento che mira a comunicare al visitatore le suggestioni della vita claustrale.
Perché "A tavola nel convento del santo"? Perché è lì che ci porta il manoscritto n. 9, compilato da un umile e quasi ignoto cuoco al servizio della comunità. Poco sappiamo di lui: proveniente da un piccolo borgo del Trentino, con qualche difficoltà di scrittura, egli annota nel suo quaderno cibi e vivande che prepara a pranzo e cena per i frati del convento, e per le altre numerose persone spesso ospiti presso la comunità francescana di Padova. Il cuoco tuttavia non scrive solo di gastronomia, ma anche di eventi e personaggi che attirano la sua attenzione, lasciando così testimonianze di grande interesse per la storia sociale e religiosa di quegli anni, i primi decenni dell'Ottocento. Riguardo alla descrizione dei menu quotidiani si può dire che il documento è fino ad oggi l'unico riguardante la storia della cucina padovana del periodo. Il manoscritto ci consegna dunque una cucina fortemente legata al territorio e ai prodotti stagionali, spesso provenienti da proprietà del convento; abbonda il riso, usato quotidianamente insieme alla pasta per le minestre, mentre pesci, uova, formaggi e verdure sono consumati nei giorni di magro. Non mancano eventi più o meno lieti: celebrazioni legate al culto del Santo, presenza di celebri predicatori, ma anche la paura dell'incipiente epidemia di colera, o i danni che la città subisce per temporali e grandinate eccezionali. Il tutto descritto con garbo e umiltà, e ravvivato da velate "riflessioni" personali che danno al testo gradevole vivacità.
Una biografia in cui risuona la voce dello stesso Francesco, facendo emergere la figura e il pensiero del santo di Assisi così come lo descrivono le primitive fonti francescane.
Il "miracolo" operato dal sacramento della Riconciliazione è molto di più di un semplice "condono"; si tratta infatti di una guarigione, di una vera e propria rinascita. Dobbiamo però considerare che il peccato porta con sé due conseguenze che non sono una vendetta di Dio, ma provengono dalla natura stessa del peccato. La prima è la pena eterna (l'Inferno), che deriva dal distacco da Dio operato dal peccato. Questa pena viene cancellata, insieme alla colpa, dal sacramento della Riconciliazione, perché la Confessione ristabilisce in pieno la comunione con Dio e, quindi, lo stato di grazia. Resta però la seconda conseguenza del peccato, che chiamiamo "pena temporale" e che riguarda non solo i peccati mortali, ma anche quelli di minore importanza, quelli che chiamiamo "veniali". Ecco quindi la necessità di avere in casa un piccolo e semplice libro che ci insegni come poter lucrare la preziosa indulgenza del Perdono di Assisi, concessa da papa Onorio III a san Francesco, per noi stessi o per i nostri defunti. La straordinarietà e la potenza di questa indulgenza risiedono anche nel fatto che, mentre in ogni chiesa o santuario francescano essa può essere lucrata il 2 agosto, nella Porziuncola di Assisi può essere lucrata tutti i giorni, una volta al giorno. Qui troverai la storia e le modalità per vivere al meglio il prezioso dono concesso a san Francesco.
Allestito con le scenografie dipinte dallo stesso Dario Fo ormai quindici anni fa e tornato a calcare le scene in una nuova forma al Teatro Duse di Bologna nel febbraio del 2014, "Lu santo jullàre Franzesco" prende spunto da leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti riscoperti negli ultimi tre secoli. A emergere è il lato umano del santo che amava definirsi "jullàre al servizio di Dio": la personalità multiforme, la capacità di comunicare l'idea di un Dio aperto al dialogo con l'uomo peccatore, il carisma e l'abilità istrionica che lo hanno reso universale patrimonio dell'umanità e non solo della Chiesa. In questa riscrittura Fo dedica l'incipit del testo a papa Francesco, a un possibile cambiamento di rotta della Chiesa (più un auspicio che una scommessa a tutti gli effetti) e alla decisione di Bergoglio di chiamarsi, appunto, Francesco. Un nome che nessun papa aveva osato scegliere prima, per un santo che il potere ecclesiastico aveva a lungo cercato di "addomesticare", riuscendoci solo dopo la sua morte con l'imposizione di una biografia autorizzata e l'eliminazione di qualsiasi riferimento al Francesco sovversivo della prima cronaca.
'Fratello Sole Sorella Luna' è il film che meglio è riuscito a raccontare all'uomo di oggi la vita di San Francesco d'Assisi. Prefazione di Benigno Luigi Papa, Postfazione di Francesco Milito. La storia di San Francesco d'Assisi, da guerriero figlio di mercanti a simbolo della carità e della povertà, non poteva non ispirare il mondo del cinema. La vita del fondatore dell'Ordine francescano assomiglia a una parabola evangelica perchè racconta la vicenda storica di un uomo che ha talmente incarnato il Vangelo da essere definito dai suoi contemporanei un'alter Christus. In particolare il film 'Fratello Sole Sorella Luna' di Franco Zeffirelli è riuscito a raccogliere la sfida culturale propria della nostra epoca e a utilizzare il mezzo cinematografico per trasmettere per trasmettere dei contenuti di fede, ribadendo la perenne attualità del messaggio di Francesco per la vita e la missione della Chiesa. Questo libro vuole essere un inno alla bellezza che rapisce che si traduce in profonde riflessioni spirituali scaturite dalla visione del film e trasforma la pellicola in luogo pedagogico generante speranza cristiana. In chiusura, un capitolo è dedicato all'altrettanto importante film 'Francesco' di Liliana Cavani.
Le fotografie dal film "Fratello Sole Sorella Luna" di Franco Zeffirelli, illustrano il cammino di Francesco quando fa rinascere il cristianesimo in una Europa ricca e potente ma sul punto di dimenticarlo. Accanto alla ricchezza c'era oppressione e miseria e si diffondeva ovunque una sfiducia nella bontà della creazione, un'ombra di cupo pessimismo. Francesco, dopo un'esperienza terribile, ha un'illuminazione e annuncia la gioia, la gloria, la bellezza, la perfezione del creato, fa sentire che l'amore di Dio pervade ogni cosa e, di contro la tronfia orgogliosa inutile avidità degli uomini. Si ribella alla schiavitù imposta ai servi e ai miseri, li libera, poi se ne va da Assisi senza nulla, nudo, per costruire la sua chiesa e il suo movimento fino a chiedere al Papa di riconoscerlo; lo ottiene perché la sua innocenza, la sua sincerità, le sue parole fanno breccia nel cuore di Innocenzo III, il più potente papa del secolo. Gli recita il brano di Matteo, dei gigli di campi e il grande Papa, commosso, lo abbraccia.
Il libro costituisce l'ultima fatica del francescano francese autore della vita di san Francesco: "La sapienza di un povero". Con la finezza e la semplicità che i lettori ben conoscono, propone una biografia essenziale del santo di Assisi, che pagina dopo pagina introduce alla sua vita interiore, sino a cogliere quel segreto che ancora oggi lo rende così popolare tra credenti e non credenti: l'incontro con la persona vivente di Cristo che l'ha reso creatura nuova, libera, capace di gustare sino in fondo il dono della vita. Il testo, stampata su carta speciale, è impreziosito da numerose incisioni artistiche dei primi del '900, che raffigurano i momenti cruciali della vita del santo.