Dici sempre di non aver tempo per pregare... ma è proprio vero? Non c'è attività o momento della giornata che non possa essere riempito con ogni sorta di preghiere, adoperando le semplici e brevi orazioni (giaculatorie e invocazioni) raccolte in questo libricino tascabile. Quando sei al volante della tua auto o lavori nell'orto, quando sei in cucina, pulisci la casa, oppure sei per strada o in attesa di una visita medica... puoi ripetere le preghiere semplicissime contenute in questo libretto e farai l'esperienza della “Preghiera Incessante”!
Questo libro non assomiglia a nessuno dei libri che l'autore ha finora pubblicato. Si tratta di parole ultime o penultime, vergate in fretta, come da chi prende appunti per il suo testamento, ma si accorge alla fine di non avere eredi. La sua vita è passata in un lampo e lo squarcio di luce ha lasciato vedere ben poco. Che cosa ha visto in quel lampo, a che cosa è rimasto fedele, che cosa resta dei luoghi, degli incontri, degli amici, dei maestri? «Come la colomba, siamo stati mandati fuori dall'arca per vedere se c'era sulla terra qualcosa di vivo, anche soltanto un ramoscello di ulivo da prendere nel becco - ma non abbiamo trovato nulla. E, tuttavia, nell'arca non abbiamo voluto tornare».
Don Tonino (1935-1993) si distinse per il coraggio profetico con cui fu capace di indicare le strade per la costruzione della pace alla luce del Vangelo. Rimane famosa la sua definizione della "chiesa del grembiule", di una comunità cristiana che sa chinarsi umilmente sui piedi degli uomini.
Stiamo vivendo un tempo prezioso nella vita della chiesa: al centro della sua missione evangelizzatrice è tornata la parola di Dio, favorendo così una rinnovata vita spirituale dei cristiani, singoli e comunità, ma anche fecondando la catechesi e gli spazi di trasmissione della fede. Il presente commento alle tre lettere dell'apostolo Giovanni si qualifica per uno spiccato carattere teologico-spirituale. Arricchito da letture patristiche, ha il pregio di far conoscere meglio alcuni dei testi biblici tra i più penetranti e ricchi di spiritualità del Nuovo Testamento. Le tre lettere - scritte in un periodo in cui le prime comunità cristiane sperimentavano delle difficoltà a rimanere salde nella fede - ripropongono non a caso l'essenza dell'annuncio cristiano nella sua insostituibilità: la comunità cristiana riceve il dono dell'acqua viva del vangelo per poter giungere alla comunione con Dio, ovvero - detto diversamente - per realizzare l'unità tra Parola, Spirito santo e vita cristiana. «Nel metodo di Zevini, nitido e costante, ogni componente strutturale della pagina biblica, ogni sua unità letteraria, anzi ogni suo paragrafo sono illuminati non solo dal riflettore dell'analisi storico-critica, ma anche e soprattutto dalla fiaccola della teologia spirituale, proprio perché quei capitoli non contengono una serie di teoremi trascendenti o di riflessioni elaborate in un contesto tematico astratto. Sono, invece, un annuncio, una "rivelazione" epifanica di Dio all'umanità» (dalla Prefazione del card. Gianfranco Ravasi).
Questo volume si presenta come integrazione dei due precedenti pubblicati nel 2014. In San Marco da Aquileia a Venezia venivano raccolti 54 saggi su Terre e Chiese venete e in Cristiani entro e oltre gli Imperi 62 saggi su Terre e Chiese d'Oriente. A sessant'anni dall'inizio della sua produzione scientifica, comprendente una ventina di monografie, l'autore ha recuperato altri studi, pure editi ma ormai poco rintracciabili oppure rimasti inediti. Ad alcuni che riprendono temi riguardanti Venezia e l'Oriente, se ne aggiungono altri, allora esclusi perché riferiti a diverse aree geografiche. Ulteriori ricerche, che avevano indagato manifestazioni della pietà cristiana e della vita religiosa consacrata, possono offrire qualche contributo alla riflessione da tempo aperta sulla presenza e l'impegno degli Istituti di perfezione: questi saggi sono raccolti nella seconda parte.
Queste riflessioni di Don Beppino Cò per ogni giorno dell'anno sono frutto di momenti di preghiera, di ascolto e di meditazione, di catechesi fatte dall'autore, da sempre al servizio della gente che incontra.
Lo Spirito Santo ti illumini mentre le leggi, ti suggerisca cosa devi fare per seguire la strada che Dio ha pensato per te, per realizzare ciò che è il tuo bene su questa terra e per renderti felice in Cielo.
Accendi la tua lampada e mantienila accesa, con coraggio, con perseveranza, cercando di fare tuo il messaggio di Dio che è Amore e di renderlo visibile a coloro che incontri nella tua vita.
Buon cammino nella luce di Gesù!
Don Beppino Cò, sacerdote di origine bresciana amico di padre Emiliano Tardif, dopo aver ricevuto l'effusione dello Spirito Santo all'interno del Rinnovamento Carismatico Cattolico, si è dedicato instancabilmente all'evangelizzazione non solo in diverse terre di missione extra-europee ma anche nella diocesi di Massa Carrara - Pontremoli e di La Spezia. Il "globe-trotter di Dio", come molti lo hanno definito, ha organizzato ritiri spirituali, sessioni di formazione e celebrazioni in varie parti d'Italia praticando la preghiera di benedizione e di liberazione.
Il Volume vuole essere la prima biografia completa dell'imprenditore toscano (Forte dei Marmi 1898-Firenze 1971) che dedicò tutta la sua vita alla promozione del nostro artigianato artistico nel mondo. Fino ad arrivare, nell'immediato dopo guerra, al lancio della moda come sistema; fenomeno che sancì la definitiva affermazione dello stile italiano sui mercati internazionali. Nello svolgersi del racconto alla dimensione privata si sovrappone quella imprenditoriale che permette di ricostruire il percorso attraverso il quale i prodotti italiani cominciarono ad essere distribuiti all'estero fino a far diventare il Made in Italy un marchio tra i più apprezzati al mondo. Il libro, che riempie una lacuna, dato lo scarso materiale disponibile sul'argomento, si avvale delle fonti inedite e dell'ampia raccolta iconografica presenti nel Fondo G.B. Giorgini depositato dagli eredi all'Archivio di Stato di Firenze. Il suo intento è di affiancare a una rigorosa ricostruzione storica dei rapporti commerciali intercorsi, principalmente ma non solo tra Italia e USA, nel periodo 1920-1970, una dimensione divulgativa, favorita dalla ricchezza dell'apparato iconografico.
Il lungo ministero di un pastore valdese che ha affiancato la predicazione alla scrittura e all'organizzazione culturale si sviluppa per alcuni decenni e si esprime in diversi ge-neri letterari: sermoni, articoli di attualità, studi biblici, relazioni per incontri giovanili. Ne deriva un itinerario che permette di riconoscere alcuni temi costantemente all'attenzione dell'autore: la necessità di costruire e rafforzare continuamente la chie-sa, e la necessità che ogni individuo formi sé stesso alla luce della Parola biblica, strumento che ci permette di vagliare criticamente ogni intrapresa o schema ideologico con cui giornalmente ci confrontiamo. "Io dico che se non si prega non si diventa uomini e credenti; non perché Dio ti faccia diventare diverso in quel momento, ma perché senza quella disciplina non cresci, non irrobustisci la tua vita, non puoi dare spessore al tuo esistere; resti un foglio di carta, interessante e bello da leggere, ma sottile, che strappi con un colpetto d'unghia. È per te che preghi, non per Dio, e quella verifica, che fai confrontando i tuoi progetti e le tue delusioni, le tue frustrazioni ed i tuoi slanci con l'Evangelo ti fa essere altro. Parli al buio e nel buio, certo, e l'ipotesi che non ci sia nessuno ad ascoltare all'infuori di te stesso è un'ipotesi reale, nessuna voce ha mai risposto alla preghiera di un credente, ma il pregare è costitutivo del mestiere della fede proprio perché è un fare che non è prassi". (Giorgio Tourn) Prefazione di Ermanno Genre. Postfazione di Elena Bein Ricco.
Questa edizione del Manuale, pensato sia per lo studente universitario, sia per chi, dopo la laurea, prepara concorsi ed esami, è aggiornata alle novità che da giugno 2021 hanno interessato la parte generale del diritto penale. Tra le novità legislative, nel corso dell'ultimo anno merita particolare rilievo la riforma Cartabia (l. n. 134/2021), volta a conferire efficienza al sistema della giustizia penale. Nel suo impianto complessivo si tratta di una legge delega, che contiene peraltro anche disposizioni immediatamente precettive, già in vigore, tra le quali spiccano per importanza quelle attinenti alla prescrizione del reato. Quanto alle deleghe al Governo, la cui attuazione è prevista entro l'autunno 2022, tra gli istituti di diritto sostanziale abbiamo concentrato l'attenzione soprattutto sui criteri di delega relativi all'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, alla sospensione del procedimento con messa alla prova, alle pene sostitutive, alla giustizia riparativa e alla pena pecuniaria. Un'importante riforma in gestazione riguarda inoltre la disciplina dell'esecuzione dell'ergastolo e della reclusione nei confronti dei condannati per gravi delitti di criminalità organizzata che non collaborino con la giustizia. Numerose, nell'arco di tempo considerato, sono state le riforme che, avendo per oggetto primario settori più o meno ampi della parte speciale del diritto penale (tra l'altro, delitti contro il patrimonio culturale; frodi e falsificazione di mezzi di pagamento diversi dai contanti; ricettazione e riciclaggio; abuso e sfruttamento sessuale di minori) hanno comunque inciso anche su istituti di parte generale. Tra gli istituti ampiamente interessati da queste riforme: le pene accessorie, la sospensione condizionale della pena, la confisca e la responsabilità da reato dell'ente. Quanto alla giurisprudenza, particolare risalto assumono, oltre a numerose decisioni della Corte di Cassazione, anche a Sezioni Unite - alcune pronunce della Corte costituzionale, relative, tra l'altro: agli artt. 4 bis e 41 bis ord. penit., alle R.E.M.S., alle sanzioni amministrative punitive, a recidiva reiterata e bilanciamento delle circostanze, nonché all'abuso d'ufficio.
In Italia, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del nuovo secolo, i territori del modernismo e del femminismo entrano in contatto. Le donne costruiscono reti relazionali in diversi contesti sociali e di classe (dame dell'aristocrazia, studiose di ceto medio, operaie istruite), attivano una ricca dialettica tra esperienze spirituali, etico-pedagogiche e artistico-letterarie, esprimono in modo innovativo l'esigenza di collegare cristianesimo e civiltà moderna ed entrano in dialogo - non separatistico, ma aperto - con le elaborazioni maschili, senza perdere il senso specificamente femminile della loro attività. Questo libro inaugura una prospettiva ermeneutica che conferma l'importanza di figure come Antonietta Giacomelli, Luisa Anzoletti, Elisa Salerno, Sofia Bisi Albini e altre, ma fa emergere anche la centralità di personalità considerate invece marginali nei precedenti studi sul modernismo italiano, come Maria Montessori e Grazia Deledda.
Questo libro permette di ripercorrere l'ultimo decennio italiano ed europeo, letto sotto il prisma ecclesiale e politico da un osservatore attento e penetrante. La migliore cultura del cattolicesimo politico si innerva in un riformismo di forte impronta liberale, facendo dell'autore, Giorgio Armillei, un testimone instancabile del messaggio della Chiesa conciliare e un protagonista dell'impegno per le riforme istituzionali avviato dalle battaglie referendarie degli anni Novanta. In quest'ottica, l'aggiornamento nella Chiesa va di pari passo con quello nella società e il cambiamento delle regole istituzionali si afferma come la priorità politica da perseguire. Con un formidabile ottimismo dell'intelligenza, l'autore legge nella globalizzazione una chance mondiale da non sprecare nella regressione sovranista e nelle nostalgie stataliste, in cui si incontrano opposti estremismi, errori speculari. Se la linea di frattura destra-sinistra oggi non è più esaustivamente ed esclusivamente rappresentativa del quadro politico in gioco, quale chiave di interpretazione nuova può definire le nostre scelte progressiste e dirci da che parte stare? La risposta di Armillei, con il rilancio della polarità apertura-chiusura, può non essere condivisa da tutti, ma va da tutti ascoltata e discussa come un contributo di grande coerenza e profondità.