Sei appuntamenti scandiscono, da qui al 2000, il calendario dei lavori dell'Unione europea: la Conferenza intergovernativa, aperta a Torino nel marzo 1996, per avviare il complesso negoziato di revisione del trattato di Maastricht; l'obiettivo della moneta unica, con la delicata questione di quali saranno i paesi in grado di salire sul convoglio dell'Unione monetaria il 1° gennaio 1999; la messa a punto di un più efficace e coordinato sistema di difesa e di sicurezza comune; l'ampliamento della Nato ai paesi dell'Europa centrale e orientale; la crescita della UE da 15 a 27 membri; il finanziamento del nuovo bilancio e dunque tutte le politiche dell'Unione, alla fine del 1999.
Il manuale fornisce indicazioni e suggerimenti utili per scegliere, trattare e abbinare frutta e verdura: il periodo della raccolta, l'attrezzatura, il fogliame e i materiali più adatti per creare decorazioni di ogni tipo per la casa, i ricevimenti, le ricorrenze speciali o per fare un regalo.
Il personaggio del romanzo (Fama), discendente da una dinastia di principi, è cresciuto nell'abbondanza, nel privilegio di cibo, beni e donne; si trova nell'Africa indipendente ed esercita l'arte della parola come "griot". Fama, cantastorie in mezzo ai cantastorie, è a caccia del pane quotidiano, mentre altri ormai godono di privilegi. Al ritmo della parola africana, l'autore narra costumi, gesti, riti, con una lingua piena di invenzioni, immettendo nuova linfa nelle convenzioni per ritrovare i toni e le vibrazioni del racconto e del proverbio antico.
"Il vecchio Rèsina appartiene al genere fantastico. Il vecchio protagonista ha qualità che sembrano soprannaturali o, almeno, magiche... Inoltre il racconto si svolge in un'epoca imprecisata e in una regione che solo qualche vago riferimento... quello che da Compagni giunge sino a Tozzi, configura come una favolosa Toscana. Per il resto, la città resta senza nome e le autorità (il giudice, il capitano, il podestà) prendono titoli e funzioni così esemplari e generici da adattarsi a luoghi e tempi assai diversi..." (Romano Luperini)