Nella proposta pastorale per l’anno 2020/2021, l’arcivescovo Delpini invita tutti a far emergere le domande profonde che interpellano la nostra fede e il pensiero del nostro tempo, ancora segnato dall’esperienza drammatica della pandemia.
I fedeli sono esortati a interpretare e discernere prima ancora che a programmare. «Non è più tempo di banalità e di luoghi comuni, non possiamo accontentarci di citazioni e di prescrizioni. È giunto il momento per un ritorno all’essenziale, per riconoscere nella complessità della situazione la via per rinnovare la nostra relazione con il Padre», scrive l’Arcivescovo. La proposta pastorale intende, in sostanza, incoraggiare l’invocazione, la ricerca, l’esperienza della sapienza, attingendo al patrimonio dei Libri Sapienziali.
Il volume è suddiviso in due parti: una prima parte introduttiva, che affronta i temi sopra citati, e la lettera vera e propria di apertura dell’anno pastorale, in cui si fa più assiduo e puntuale il riferimento al Libro del Siracide, suggerito come guida di questo cammino, e alla vita della comunità cristiana.
Nel Vangelo di Marco (10,35-45), Gesù annuncia di essere venuto per servire e ci mostra anche come farlo. Attraverso i gesti che quotidianamente compie (abbassarsi, sfiorare, abbracciare, sollevare, mangiare insieme) ci indica come seguirLo, come metterci a servizio, ci spiega il significato più vero e profondo della sua affermazione: «il Figlio dell’Uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire». Il testo vuole accompagnare gli adulti a scoprire come dare corpo alla comunità umana e cristiana partendo dalla più grande delle relazioni: quella con il Signore Gesù.
Tanti anni prima Lorenza era una ragazza bella e insopportabile, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio non le assomiglia. Non ha nulla della lucentezza di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario. Guido è tutt'altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza. Comincia così, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali. Una scrittura inesorabile e piena di compassione, in equilibrio fra il racconto giudiziario - distillato purissimo della vicenda umana - e le note dolenti del tempo che trascorre e si consuma.
l volume sostiene il candidato preparazione alla prova scritta e orale del Concorso Docenti 2020.
Il presente volume contiene una parte introduttiva fondamenti metodologici che affiorano dalle Indicazioni Nazionali ed europee. Nelle successive parti sono esaminati i contenuti della materia in maniera chiara e completa fornendo le regole le definizioni e le dimostrazioni matematiche e geometriche.
Dal 1968 è il più qualificato e apprezzato strumento di lavoro per la comunicazione di fede nelle assemblee liturgiche. Il suo intento non è quello di sostituirsi ai responsabili delle comunità cristiane, ma di offrire loro un qualificato contributo per animare in modo sempre più adeguato e incisivo le assemblee celebranti, domenicali e festive.
Per ciascuna domenica e festa vengono proposti quattro contributi per preparare l'omelia:
– un'analisi delle tre letture bibliche, con elementi per indagare il senso originale dei testi;
– una riflessione su un tema particolare che sta al centro della Parola di Dio;
– uno schema completo di omelia, con indicazioni per la celebrazione e la regia liturgica;
– due schede (una per il presidente, una per i collaboratori) che suggeriscono gli interventi di parola adatti alle diverse figure ministeriali e alle diverse sequenze celebrative.
Ogni fascicolo è inoltre arricchito da:
– un Dossier monografico che passa in rassegna una nutrita sequenza dei nostri modi di dire: Annunciare a tutti la buona novella, il Signore ha voluto così, a posto con Dio, essere testimoni del Vangelo, Dio vede e provvede, Gesù accoglie tutti, Dio ti vede;
– un Sussidio pratico per celebrazioni particolari durante l’anno liturgico e per interpretare cristianamente le vicende della vita civile ed ecclesiale (Celebrazioni della Parola, Via Crucis, Novene…)
– una Rubrica «Per comunicare meglio».
Il calendario liturgico per il rito ambrosiano va dal 1o settembre 2019 (1a domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore) al 3 ottobre 2020. Per ogni giorno riporta: - il grado della celebrazione prevista dalla liturgia (solennità, festa, memoria obbligatoria o facoltativa del santo); - i riferimenti biblici delle letture della santa Messa e il ritornello del Salmo responsoriale; - il colore liturgico; - i santi del Calendario ambrosiano; - la corrispondente settimana del Salterio della liturgia delle ore. Nel libretto, tascabile e pratico, si trovano tutte le informazioni necessarie per vivere in compagnia della Parola di Dio la vita liturgica della Chiesa ambrosiana e per una più attenta e proficua celebrazione del mistero pasquale del Signore. Un sussidio indispensabile per essere membra attive del corpo di Cristo che è la Chiesa!
Agenda Biblioteca Apostolica Vaticana.
Formato cm 19 x 26.
La copertina riproduce la legatura del volume Fagiolo Stampe IV.4 contenente l'opera Ioannis Baptistae Piranesii... Campus Martius antiquae urbis, Romae, Veneunt aud Auctorem in aerobus Comitis Thomati via Felici prove templum SS. Trinitatis in Monte Pincio, 1762.
Agenda Biblioteca Apostolica Vaticana.
Formato cm 12 x 17.
La copertina riproduce la legatura del volume Fagiolo Stampe IV.4 contenente l'opera Ioannis Baptistae Piranesii... Campus Martius antiquae urbis, Romae, Veneunt aud Auctorem in aerobus Comitis Thomati via Felici prove templum SS. Trinitatis in Monte Pincio, 1762.
Tracce n.11, Dicembre 2020
Il soffio di Dio
01.12.2020
C’è una frase di don Giussani che torna spesso, nelle conversazioni e nel lavoro comune delle ultime settimane. Segno di quanto abbia colpito chi l’ha sentita ripetere alla Giornata d’inizio anno di CL (vedi l’ultimo numero di Tracce), ma pure del fatto che la riconosciamo familiare, la vediamo accadere nelle nostre vite. «Il Signore opera anche a soffi». Non si impone con gesti clamorosi: suggerisce, invita, sollecita. Si propone alla nostra disponibilità ad assecondare i fatti che Lui opera. Alla nostra libertà.
Se ci pensiamo bene, pure il Natale è così. Un bimbo, inerme. Venuto al mondo in un angolo sperduto di quel mondo, una provincia marginale e sconosciuta dell’Impero. Meno di un soffio, nella storia. Eppure, è ciò che l’ha cambiata per sempre. Perché rende possibile viverla.
Senza l’Incarnazione, se Dio non fosse presente nella realtà, la vita sarebbe semplicemente impossibile. Si potrebbero, forse, reggerne certi urti – per qualche tempo, e solo per i temperamenti più forti –; ma il respiro della nostra libertà non potrebbe mai allargarsi sotto quegli urti, la pienezza della nostra umanità non potrebbe mai fiorire fino in fondo. Perché sarebbe impossibile vivere fino in fondo ciò di cui siamo fatti: il rapporto con il Mistero, con il Padre. Senza il Figlio – che vive di quello, che è venuto per incarnare, e quindi mostrare a tutti, quel legame decisivo con il Padre – non potremmo mai, a nostra volta, concepirci come figli. O meglio, magari potremmo riconoscerlo teoricamente, in qualche raro soprassalto di una ragione che sembra farsi sempre più fiacca – è un’evidenza che non mi faccio da me, che in questo istante sono generato da qualcun altro che mi vuole –; ma non basterebbe per viverlo, per affrontare la realtà partendo da quella evidenza, mantenendola nella coda dell’occhio e dello sguardo.
«Caro cardo salutis», la salvezza della nostra stessa carne è nell’Incarnazione, dice un’altra espressione, più antica, sentita spesso negli ultimi tempi. Ma serve un’Incarnazione presente, che ci raggiunge ora. Fatti e testimoni che ci sollecitano oggi alla stessa disponibilità, docile e stupita, dei primi, di quei pastori che hanno dato credito a quel misteriosissimo «soffio di Dio».
La vita è piena di testimoni così. Qualche piccolo esempio lo trovate anche nelle prossime pagine. Sono la Sua carne, Dio con noi. Buon Natale!