Le apparizioni, i messaggi, i segni, i miracoli, le esperienze mistiche e il calvario nella vita del veggente di San Martino di Schio, al quale la Madonna apparve per la prima volta nel 1985 dicendogli: “Io sono Maria, sono la Madonna, sono Io che ti parlo veramente, prendi sul serio quanto ti dico e d’ora in poi scriverai tutte le mie parole. Ti preparerò. Un giorno parlerai, ma intanto devi aspettare, devi preparare il tuo spirito, perché faremo un cammino di Fede. Ti preparerò degli amici, degli apostoli che amano Maria. Te li manderò Io e farai molta strada con loro, perché noi insieme dovremo convertire tante anime e portarle a Gesù”.
Note sull'autore
Vincenzo Speziale è nato nel 1950 a Serradifalco (CL). Dopo il diploma di ragioneria, è entrato all’Accademia Militare di Modena e, in seguito all’incontro illuminante con un sacerdote che gli ha fatto conoscere Fatima, ha iniziato una nuova vita spirituale, collaborando con Radio Maria sotto la direzione di don Mario Galbiati. Da allora ha cominciato anche a scrivere, pubblicando diverse opere su santi e beati. Di tanto in tanto tiene conferenze su Fatima.
Il card. Angelo Comastri traccia un meraviglioso pro lo
di Maria, Madre di Dio, indicandola come il vero capolavoro della fede, grande modello per tutti noi. L’Autore, dalla penna straordinariamente ispirata, ci fa entrare concretamente nei momenti salienti della vita di Maria. Commovente, ef cace, con alcune interessantissime incursioni su personaggi storici, letterati e poeti. Un libro di assoluta originalità.
ANGELO COMASTRI è Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, presidente della Fabbrica di San Pietro. Nel 2006 Benedetto XVI lo ha nominato Arciprete della Basilica di San Pietro. È autore di numerose pubblicazioni di spiritualità e di pastorale, tradotte in varie lingue. Da Benedetto XVI creato Cardinale nel Concistoro del 24 novembre 2007, della Diaconia di San Salvatore in Lauro. È membro della Congregazione delle Cause dei Santi.W
Il cardinale Angelo Comastri, con lo stile caldo e coinvolgente che lo caratterizza, ci regala un libro che racchiude conversioni sconvolgenti e significative che hanno avuto la Vergine Maria come strumento privilegiato. La Madre di Dio, colei che più di chiunque altro ha accolto la Buona Novella che «Dio è amore» (1Gv 4,8), da quando ha udito il Figlio sulla croce che le ha detto: «Donna, ecco tuo figlio» (Gv 19,26), non ha mai smesso di "fare da mamma" a ogni figlio per il quale Gesù ha versato il suo sangue. E i figli che più preoccupano il cuore di una mamma sono i figli difficili, i figli inquieti, i figli scappati di casa. Proprio di questi ci racconta la penna dell'autore; storie vere che documentano l'opera instancabile di Maria: alcune fotografie della sua maternità sempre attiva, straordinariamente attiva per riportare alla casa del Padre tutti i figli lontani.
La pratica del mese di Maggio interamente dedicato a Maria Santissima, la Vergine Madre di Dio e Madre della Chiesa, è una tradizione molto cara a tutti i cristiani. Maria Santissima non è una semplice aggiunta a tutto il mistero di vita cristiana. Nessuno può fare a meno di Lei. Dio stesso, avendo deciso di incarnarsi, scelse Maria di Nazaret perché fosse sua Madre. Per una volta Dio ha veramente avuto bisogno dell'uomo, ha avuto bisogno di Maria Santissima. Nostra Madre, Madre della Chiesa, Madre di tutto il genere umano, Maria, è la via per incontrare il Signore Gesù e per entrare in tutto il mistero trinitario. Maria è la Mediatrice, la Corredentrice, la Dispensatrice di tutte le grazie. Maria è il canale, il ponte, il tramite, il grande segno dell'Alleanza. Maria è la eccelsa creatura di tutti i tempi. Maria è segno, oggi, di tutta la umanità futura: col suo corpo glorioso Maria ci è di garanzia per la nostra vita da risorti, in Cristo.
Sognare in grande è tipico delle personalità forti e generose, che non si arrendono al già dato e si fanno cercatori di senso e di bellezza. Sono tanti gli obiettivi per cui ci si muove e ciascuno segue la propria ispirazione. Ma cosa succede quando il sogno invece di essere perseguito con le proprie forze viene messo nelle mani di qualcuno più grande capace di guidare addirittura in modo divino? San Massimiliano Kolbe, frate francescano, vede fiorire intorno a sé tante opere buone fino alla sua impresa più “grande”, il dono della vita. Qual è stato il suo segreto? È lui stesso a confidarcelo: «Donarsi a Maria, l’Immacolata, lasciandosi guidare in tutto». Una pista che suggerisce anche a noi come possibilità nuova per il nostro cammino umano e spirituale.
Raffaele Di Muro O.F.M.Conv., è docente ordinario di Teologia Spirituale e direttore della Cattedra Kolbiana presso la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura, e presidente internazionale della Milizia dell’Immacolata. Ha pubblicato svariati titoli di mistica e spiritualità, con particolare attenzione alla testimonianza di san Massimiliano Kolbe.
Nel 1986, durante un soggiorno in Germania per la sua tesi di dottorato, il giovane gesuita Jorge Mario Bergoglio rimase incantato dal bellissimo e suggestivo dipinto di Maria che scioglie i nodi della chiesa di Sankt Peter ad Augsburg. Divenuto vescovo, ne consolidò il culto in Argentina.Ma che cosa sono questi nodi? Tutte le difficoltà materiali, familiari, scolastiche, professionali o spirituali; tutti i problemi che ci assillano e che non sappiamo come risolvere; tutte le situazioni bloccate o inestricabili, per le quali spesso non vediamo soluzione. La novena a «Maria che scioglie i nodi» è un affidamento alla Vergine perché aiuti a dipanare situazioni complicate.
"L'amore a Maria va sussurrato più che gridato, nascosto gelosamente più che esibito", dice Alessandro Pronzato. Ed ecco dunque delle pagine che sussurrano tutto il suo amore alla Madonna e di quei poeti che si sono accostati a lei con discrezione e passione. "Non ho grazie speciali da chiederle. Solo quella di rimanere innamorato di Lei senza darlo a vedere. Una specie di amore clandestino".
Dopo il concilio Vaticano II le tendenze teologicamente divergenti sulla figura di Maria si sono radicalizzate facendo spazio a tre posizioni: la prima contestava sul piano culturale la figura e il ruolo della madre di Gesù nel mistero cristiano; la seconda, sostenuta da coloro che non accettavano la svolta del Vaticano II, sollecitava un ritorno alla mariologia di stampo antico; la terza intendeva restare fedele alle scelte dei padri conciliari, i quali, secondo papa Paolo VI, avevano offerto la sintesi più ampia del posto che la Vergine occupa nel mistero del Cristo e della Chiesa. Quest’ultimo orientamento non ha esitato a prendere le distanze rispetto a inflazioni devozionali e teologiche della figura di Maria, impegnandosi su questo tema anche nel dialogo ecumenico.
Sommario
I. Maria colmata di grazia. II. Maria e il suo cammino di fede. III. La devozione alla prova della teologia.
Note sull'autore
Bernard Sesboüé, gesuita, è professore emerito al Centre Sèvres di Parigi e consultore del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani. La sua ricerca teologica è rivolta, in particolare, alla cristologia e all'ecumenismo. Per EDB ha pubblicato Salvati per grazia. Il dibattito sulla giustificazione dalla Riforma ai nostri giorni (2012), Le opere e la grazia. Il dibattito sulla salvezza da Lutero al concilio di Trento (2015), La Chiesa e le Chiese. La conversione cattolica all'ecumenismo (2015) e La questione delle indulgenze. Una proposta alla Chiesa cattolica (2017).
I cristiani hanno coniato per la Madre del Dio fatto uomo una miriade di titoli, l’hanno scelta come patrona e protettrice in numerosi regni, diocesi e città. Non c’è chiesa senza un altare in suo onore o contrada dove non esista una delle sue immagini miracolose, presso le quali viene guarito ogni male e ottenuto ogni bene. Al fine di meglio conoscere la donna, tanto amata e onorata dall’umanità, nel saggio devozionale per lei elaborato, l’autore “scava” nella Scrittura Antica e Nuova per far emergere la grandezza di Maria, sin dai suoi primi passi. Pur essendo vissuta in un grande nascondimento, è chiamata, infatti, dallo Spirito Santo e dalla Chiesa: Alma Mater, madre nascosta e segreta, la pietà popolare ha intessuto per lei titoli e onorificenze a non finire. Il mese di maggio vuole essere l’omaggio floreale all’umile Fanciulla, la quale vive nascosta a se stessa e ad ogni creatura, per non essere conosciuta che da Dio solo.
Nato a Grumo Nevano nel 1944, cresce alle locali “scuole” dei Frati Minori-Convento di S. Caterina- e del compianto Sac. Don Gaetano Scarano, guida della Gioventù Italiana Azione Cattolica. In età matura, frequenta la Scuola di Scienze Religiose di Aversa, seguendo le attività corsuali per la Pastorale familiare, per il servizio Catechistico nella propria Forania e per la specializzazione in Missiologia. Il meticoloso impegno profuso nella Comunità parrocchia di S. Antonio di Padova in Sant’Antimo, lo porta, responsabile qual’è, ad approfondire le tematiche teologiche, in particolare quelle mariologiche; tanto che, nel 1998, al fine di confutare le negative considerazioni dei nemici della Santa Madre Chiesa sulla Madre di gesù, fa stampare il suo primo saggio: Invochiamo Maria (1998).
Tra le sue pubblicazioni: Padre sempre (1999); Il tuo spirito è fragile (2006); Antonio e Rita - I santi più amati (2007); Le feste di Maria (2008); Fiori alla Regina (2009) - Mryt Yah (2012) - Donna (2013) - La Corona di dodici stelle (I doni della grazia in Maria)(2014) Il compimento della promesse di Dio (2016)
L'Ave Maria, insieme al Padre nostro, è la preghiera più comune tra i cristiani della Chiesa cattolica occidentale. Padre Bruno Moriconi la rilegge punto per punto, desumendo dal Vangelo e presentando verità di fede sotto forma di meditazioni semplici. Maria, la "piena di grazia", con il suo Fiat e il suo percorso dietro a Gesù, da Nazareth a Betlemme al Calvario, è un modello sublime di abbandono alla volontà di Dio. Per questo, ringraziamo Maria, e a Lei guardiamo e invochiamo di fronte agli appuntamenti della vita.
Maria è stata, lungo i secoli, l'educatrice di coloro, che, mettendo in pratica la parola di Gesú, abbracciano con entusiasmo la radicalità evangelica. È la nota mariana della santità. È grande la costellazione dei santi mariani, presenti in oriente e in occidente e appartenenti a tutte le nazioni, a tutte le epoche e a tutti i ceti sociali. Essi hanno come nota distintiva una spiritualità, che vede nella Beata Vergine Maria non solo un modello di perfezione cristiana, ma soprattutto una presenza e un aiuto efficace per vivere con eroicità la vocazione battesimale.
A questo vasto arcipelago mariano appartengono, ad esempio, sant'Agostino, san Massimo il Confessore, san Bernardo di Chiaravalle, san Francesco d'Assisi, san Domenico di Guzmán, santa Brigida di Svezia, san Luigi Grignion de Montfort, sant'Alfonso Maria de' Liguori, san Giovanni Bosco, santa Bernadette Soubirous, san Massimiliano Maria Kolbe, san Pio da Pietrelcina, santa Teresa di Calcutta, san Gabriele Brochero, i santi Pastorelli di Fatima. A questa lista, del tutto indicativa, bisogna aggiungere i numerosi fondatori e fondatrici di ordini e congregazioni religiose, che fanno della spiritualità mariana la loro carta d'identità carismatica ed apostolica.
Il volume si articola in tre parti. La prima è dedicata alla Madre di Dio, la maestra dei Santi. La seconda contiene omelie. La terza accoglie conferenze, relazioni e interviste. Nonostante la diversità dei generi letterari unico è l'argomento: la santità, riscoperta, vissuta e celebrata nella Chiesa.
Un affascinante percorso biblico, patristico e spirituale che osserva, in un alone contemplativo, la Madre di Gesù nell'atto di connotare cristologicamente la propria forma esistenziale a quella del Figlio. Maria, ha reso, così, ragionevole il proprio credere al Figlio di Dio, nell'obbedienza al soffio dello Spirito. Per questo, scorrendo queste pagine, il lettore si dispone al «sì» fondamentale della Vergine e scova i motivi del proprio convivere. Perché il «senso della vita» gronda di sangue dal legno della Croce. E atto di contemplazione: il rendersi accorti di un amore, quello esistente tra il Figlio e sua Madre. Perché l'unica ragione che «chiama» madre e figlio è l'amore.