Preghiere a San Raffaele Arcangelo.
I libri sugli angeli abbondano. Anche perché gli angeli sono presenti in tutte le tradizioni religiose. Queste creature rivestono ruoli significativi nell'islam, nell'ebraismo e nel cristianesimo, dove la loro funzione è direttamente associata a Dio. Questo libro si sofferma in gran parte sugli angeli presenti nelle scritture ebraiche e cristiane e sulle tradizioni angelologiche che hanno alimentato. Per agevolare la consultazione, una breve appendice descrive a grandi linee i principali racconti delle Scritture in cui compaiono gli angeli.
A riguardo degli angeli, il teologo Gustave Martelet ha scritto che alcuni studiosi « non solo mozzano loro le ali di cui erano stati una volta gratificati, ma si nega loro ogni potere di esistere ». Più in genere, accanto ad un ambiguo rilievo dato alle speculazioni angelologiche specialmente di tipo esoterico, si nota oggi una disaffezione di fondo nei confronti degli angeli. Sono in molti ad aver dimenticato le formule di preghiera e le devozioni, che pure animavano la pietà popolare di alcune generazioni addietro. I due saggi di Erik Peterson e di Franco Manzi offrono profondi spunti di riflessione ai credenti che intendono rimanere fedeli, sia nella pratica cultuale sia a livello dottrinale, alla verità di fede dell’esistenza delle creature angeliche, così com’è rivelata nella sacra Scrittura e interpretata nella vivente tradizione della Chiesa.
Gabriele significa “Forza di Dio”o “La mia potenza è Dio”. È il messaggero particolare dell’Incarnazione del Figlio di Dio; grande è il potere di questo angelo che nell’annuncio a Maria ha legato Cielo e terra. Rivolgiamoci, allora, alla sua consolante intercessione, per chiedere al Signore grazie.
Raffaele significa “Dio guarisce”. È il custode dei viaggiatori che lo invocano e veglia sulle ferite e sulle malattie degli uomini; chiediamo fiduciosi il suo intervento per custodire la nostra salute del corpo e dello spirito, certi che verrà in nostro aiuto come ha fatto con Tobia nell’Antico Testamento.
Questo libretto fonda la sua inchiesta sulla Bibbia, sulla teologia e sul magistero della Chiesa, fornendo così al cristiano elementi per guardare senza superstizione agli angeli come messaggeri inviati da Dio per stimolare gli uomini a compiere il disegno salvifico dell'amore divino.
San Michele è il primo angelo che, per importanza, sta al cospetto dell’Altissimo.
Il suo nome, che significa: “Chi come Dio?”, fu il grido di battaglia con cui san Michele attaccò e sconfisse gli angeli ribelli a Dio: durante la terribile lotta che ebbe luogo nei Cieli quando gli angeli cattivi vennero meno alla fedeltà a Dio, Michele, con i suoi angeli buoni, condusse satana e le sue legioni fuori dal cielo, e li precipitò nelle profondità dell’inferno (Ap. 12, 7-9).
Si pensa comunemente che l’arcangelo san Michele abbia scacciato dal cielo Lucifero e i suoi angeli e che continui a combattere contro Satana e i suoi spiriti maligni per distruggere il loro potere ed aiutare la Chiesa a raggiungere la vittoria finale. È giusto quindi rinnovare la nostra fiducia nel potere di san Michele e chiedergli aiuto, come un tempo faceva la Chiesa. Ricordiamo che il suo nome vuol dire “Chi come Dio?”, e che la sua azione e la sua fedeltà debbono spronarci sempre a riconoscere la signoria di Gesù e a cercare costantemente la gloria di Dio, Signore nostro.
Dopo la caduta di Lucifero, Michele divenne il principe degli angeli ed il combattente delle forze sataniche: per questo egli è invocato soprattutto per la protezione contro le forze del male. In particolare, san Michele è invocato nella malattia e specialmente nell’ora della morte, quando il suo potentissimo aiuto si fa ancora più necessario e l’anima è sotto i più duri assalti di Satana.