Senza lo Spirito Santo «Dio è lontano, il Cristo rimane nel passato, il Vangelo è una lettera morta, la chiesa una semplice organizzazione, l'autorità è un dominio, la missione è propaganda, il culto un'evocazione e l'agire cristiano una morale di schiavi» (Ignazio Hazim). Il volume riporta gli atti del XXVIII Corso di Aggiornamento per professori di teologia, a Roma dal 27 al 29 dicembre 2017. Il percorso proposto in questo volume, parte da due momenti di inquadramento storico e sistematico, cui seguono alcuni affondi positivi sul dato biblico e patristico e sintesi sistematiche, per chiudersi quasi naturalmente con una digressione nell'esperienza spirituale. Così, i contributi offerti in questo volume permettono, attraverso la loro correlazione, una comprensione ancora più aperta alla dimensione ineffabile ed escatologicamente orientata dell'azione e della persona dello Spirito Santo.
Il De Trinitate di Sant'Agostino, duramente criticato da molti teologi del secolo XX, alla luce delle ricerche più recenti sorprende per l'originalità del metodo e dei contenuti. L'autore non si limita a difendere la fede trinitaria della Chiesa confutando l'eresia ariana sul piano biblico e razionale. Si confronta con la Tradizione in pace catholica pacifico studio sul tema delle teofanie veterotestamentarie, critica le speculazioni di Mario Vittorino troppo dipendenti dagli schemi neoplatonici, approfondisce il mistero di Dio in dialogo con i lettori, cristiani e pagani, a partire dalle relazioni e dall'amore tra le persone divine, mettendo in risalto il valore gnoseologico e soteriologico delle missioni del Figlio e dello Spirito Santo e la differenza tra la generazione e la processione in Dio. Un'opera che ha aperto nuovi orizzonti alla teologia trinitaria contemporanea, riproposta in una nuova traduzione curata da uno dei massimi specialisti di Agostino.
Il De Trinitate di Sant'Agostino, duramente criticato da molti teologi del secolo XX, alla luce delle ricerche più recenti sorprende per l'originalità del metodo e dei contenuti. L'autore non si limita a difendere la fede trinitaria della Chiesa confutando l'eresia ariana sul piano biblico e razionale. Si confronta con la Tradizione in pace catholica pacifico studio sul tema delle teofanie veterotestamentarie, critica le speculazioni di Mario Vittorino troppo dipendenti dagli schemi neoplatonici, approfondisce il mistero di Dio in dialogo con i lettori, cristiani e pagani, a partire dalle relazioni e dall'amore tra le persone divine, mettendo in risalto il valore gnoseologico e soteriologico delle missioni del Figlio e dello Spirito Santo e la differenza tra la generazione e la processione in Dio. Un'opera che ha aperto nuovi orizzonti alla teologia trinitaria contemporanea, riproposta in una nuova traduzione curata da uno dei massimi specialisti di Agostino.
Col passare degli anni l'appellativo col quale ci si riferisce allo Spirito Santo è diventato sempre più: "il Soffio di Dio". Nel senso del Soffio del Padre e del Figlio, in noi e tra noi e con tutti e in tutto. Sì, il Soffio di Dio, la Ruah della Bibbia ebraica, il Pneûma della traduzione greca dei Settanta e del Nuovo Testamento. Il saggio di Etienne Vetö non si limita a scavare la pertinenza e la ricchezza del significato ontologico che ci viene offerto a proposito del Mistero dello Spirito Santo dalla metafora del soffio/respiro, ma ne mostra la persuasività e l'apporto in ordine a un'intelligenza sempre più profonda e vitale del Dio che è Uno non già benché Trino: ma proprio perché Trino - Padre, Figlio, Spirito Santo.
Il libro offre una riflessione sulla presenza e l’importanza dello Spirito Santo nel vissuto del credente. Le considerazioni sviluppate da Juan Uriarte puntano a rivitalizzare la presenza cristiana nella società di oggi, ossia a promuovere un “modello alternativo” di vita tanto ecclesiale quanto civile.
Dapprima il testo descrive un mondo bisognoso di Spirito e raccoglie alcuni dei segni più preoccupanti di questa carenza. In un secondo momento richiama le affermazioni di carattere teologico e spirituale che ci avvicinano all’identità e alla missione dello Spirito Santo. In un terzo passaggio il libro presenta alcune dimensioni dello Spirito Santo che illuminano la gestazione dell’uomo “alternativo”. Il quarto capitolo tratteggia il profilo di quest’uomo spirituale e alternativo e, allo stesso tempo, scopre in esso la “complicità” e l’impronta dello Spirito Santo. Nella quinta parte si indicano una serie di compiti che, per generare questo tipo di persone e di comunità, lo Spirito assegna oggi alla Chiesa.
E' lecito parlare della Trinità mediante l'analogia della famiglia? L'autore cerca di rispondere alla domanda focalizzando l'ispirazione biblica di questa analogia e ricostruendone l'intricata vicenda storica: al diffuso utilizzo in oriente in età patristica segue, dopo la critica di Agostino, un lungo oblio nella teologia occidentale. Di fatto l'analogia familiare è assai ricorrente nel panorama teologico odierno. Il volume è frutto di una ricerca mirata a valutarne la legittimità e i limiti.
Il Verbo incarnato, morto e risorto, è il canale aperto da cui procede Io Spirito effondendosi nell'umanità. Questa effusione è risurrezione, dono dell'amore che non viene mai meno e interpella tutti. Aprirsi a questo dono significa accettare di lasciarlo operare dentro di noi come acqua pura che lava, rinfresca, disseta. Co- me fuoco che brucia, scioglie, riscalda.
Riceverlo è lasciarlo agire, è rendere vivo il nostro battesimo. È permettere alla forza dell'amore di con- solarci, renderci amorevoli.
Fede è fiducia in quest'azione santificante che lo Spirito compie quando ci abbandoniamo alla sua pre- senza viva e intima, avvolgente come il seno di una madre che consola, fa crescere, attende il nostro « sì ».
La prospettiva trinitaria ha guidato I'autore nell'approfondire il servizio del diacono quale figura istituzionale e carismatica all'interno dell'unico sacramento dell'ordine. Il diacono manifesta la sua identità in un'azione densa, spirituale e nel contempo concreta, che si esprime nel custodire le forme di servizio presenti nella Chiesa locale e animarle; nel servire la fraternità, non solo all'interno del ministero ordinato, ma anche nello spazio allargato della Chiesa e dell'umanità intera; nel vivere a favore dei poveri e dei sofferenti attraverso il servizio ordinato dell'amore del prossimo esercitato nella comunità.
Dalla Presentazione di Tiziana Longhitano
Luciano Bertelli è religioso presbitero della Pia Società 5an Gaetano, formata da religiosi presbiteri e diaconi. Ha conseguito il dottorato in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana studiando il"percorso di riconoscimento del diaconato permanente nel Concilio Vaticano II. Ha insegnato in varie università e seminari argentini, durante gli anni del servizio missionario a Buenos Aires. Attualmente vive a Vicenza nella Casa Madre della Congregazione e si dedica a una vivace animazione dei percorsi formativi, teologici e pastorali, collaborando con diverse realtà ecclesiali sensibili ai temi della diaconia e dell'unità.
Tiziana Longhitano appartiene alla Congregazione delle Suore Francescane dei poveri. È Docente di Antropologia Teologica e Teologia Trinitaria e Preside dell'Istituto Superiore di Catechesi e Spiritualità Missionaria della Pontificia Università Urbaniana di Roma. Dirige il Corso "Svegliate il mondo" per formatori e animatori di comunità (Centro Evangelii gaudium, Istituto Universitario Sophia, Loppiano). Ha al suo attivo numerosi libri e articoli dedicati all'antropologia teologica, tra cui il volume "Vito trinitaria e kenosi".
«C'è qualcosa di più beato che possiamo fare nei riguardi della Trinità che contemplarla e imitarla: entrare in essa! Noi non possiamo abbracciare l'oceano, ma possiamo entrare in esso; non possiamo abbracciare il mistero della Trinità con la nostra mente, ma possiamo entrare in esso». Queste parole - prese dalla prima delle meditazioni tenute alla Casa Pontificia e qui raccolte - sono la miglior presentazione di questo libretto. Padre Raniero, attingendo alla teologia, alla spiritualità, all'arte, guida il lettore a contemplare e a «entrare» nel mistero della Trinità.
Persona nel linguaggio cristiano dice che autonomia e relazione sono inscindibili ed esprime così ciò che di più profondo hanno in comune Dio e la creatura umana. Nella «lingua speciale dei cristiani» persona è entrata per affermare che ciascuno dei Tre della Trinità è l'Assoluto nel suo essere relazione. Nell'incarnazione di uno dei Tre, Dio chiama ogni uomo a riconoscere e ad accogliere di essere «relatività verso il totalmente altro».
Maria Elisabetta Patrizi, (Roma, 1941) entrò nel Carmelo di S. Maria Maddalena de'Pazzi a Firenze nel 1966 e ne uscì - con regolare indulto - nel 1974 per "una missione nella Chiesa".
Conseguì la licenza in teologia spirituale al Pont. Ateneo "Teresianum" a Roma, summa cum laude. E' Membro Corrispondente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale dal l998 e ha scritto molte opere tra cui "Maria e la Chiesa", Ed. OCD, Roma 2001; Kolbe - Montfort, profeti della nuova creazione, Centro Nazionale M.I., Roma 2001; Il Patto Segreto, I'amicizia mistica di San Massimiliano Kolbe e Santa Teresa di Lisieux, C.d.C., Roma 2009; "L'Eucaristia e la Madre del Signore", Città Nuova, Roma 2011; "La presenza viva di Santa Rita", Tau Editrice, Todi 2O16; "Ven. Quirico Pignalberi e San Massimilia- no Kolbe - Due confratelli in cammino verso la
Santità con l'Immacolata", Tau Editrice, Todi 2016; "De Sindone - Nova et Vetera", Tau Editrice, Todi 2018.