Meditazione alla luce della parola di Dio e degli scritti mistici di suor Maria Chiara Scarabelli, a cui la Santissima Vergine ha chiesto di far coniare e diffondere la medaglia dei consacrati al Suo Cuore Immacolato, segno di una particolare protezione divina verso coloro che si consacrano a Maria.
Decine e decine di libri. Tanto si è scritto sul mistero di Fatima, ma nessuno è riuscito finora a capirci qualcosa di certo. In questo libro viene svelato il futuro della Chiesa, sulla base di profezie e messaggi arcani, ricostruendo così, la parte mancante del terzo segreto di Fatima.
Attraverso tre Congressi Mariani, i Frati Carmelitani hanno voluto far conoscere al pubblico le più importanti acquisizioni della teologia mariale di questi ultimi anni con lo scopo di incrementare gli studi di mariologia carmelitana valorizzando quelli esistenti.
La vicenda personale di Maria di Nazaret viene collocata nella prospettiva delle concrete relazioni umane da lei vissute e nell'intreccio tra le dinamiche materne e quelle del discepolato. La riflessione sulla sua vicenda spirituale è inoltre legata al tema della misericordia di Dio, sfruttando la vicinanza semantica fra i termini che la Scrittura utilizza per parlare di misericordia e di grembo materno. Il volume commenta in chiave teologico-spirituale i brani che nei Vangeli si occupano di Maria e, in appendice, propone una riflessione sulla Misericordiae vultus e sull'amore misericordioso di Dio che si volge sui piccoli. Vengono affrontati anche temi classici della mariologia, come la verginità o l'immacolata concezione, ma sempre in relazione alle vicende della vita di Maria e della sua maternità così come si possono cogliere dal testo biblico.
Si racconta nella Bibbia che Rut, la moabita, andò a spigolare dietro ai mietitori di Booz (Rt 2,
a " 2-3). Anch'io vado a spigolare un piccolo tema di mariologia dietro ai bravissimi mariologi, quelli che hanno offerto i loro contributi per comporre quest'opera, pubblicata in onore della Madonna del Pianto.
Le spighe che trovo io, contengono pochissimi acini di grano, invece i docenti delle lezioni proposte in Palazzo Trinci hanno mietuto abbondanti manipoli gonfi di molti chicchi. A questi docenti, particolarmente al nostro vescovo Gualtiero Sigisrnondi, va il ringraziamento dell'intera diocesi, del clero, della Confraternita della Madonna del Pianto e del laicato. Volentieri diamo onore a tutti coloro che l'hanno meritato.
Questa mia spigolatura si riferisce a un'epoca precisa: agli inizi della storia contemporanea. Ovviamente non tratterò delle molte pubblicazioni mariane del primo Ottocento, ma ne scelgo una che mi sembra, per diversi motivi, la più significativa, la più indicativa della situazione spirituale mariana locale.
È un libretto stampato nel 1810 a Foligno da Campitelli, intitolato Atto di adorazione alla Santissima Vergine Maria Madre di Dio. Fece bene l'Autore a non mettere il proprio nome sul frontespizio, così il libretto poteva acquistare più numerosi lettori di ogni tipo, ecclesiastico e no, fino a interessare l'intera nostra diocesi.
La prima particolarità che riscontriamo in questo opuscolo consiste nell'uso, perfino nel titolo, del termine "adorazione" per qualificare la devozione a Maria Santissima.
Oggi nessuno userebbe questo termine in riferimento a Maria, tutti sceglierebbero la parola giusta "venerazione". Sappiamo, infatti, che adorazione si dice soltanto per Iddio, mentre venerazione si riferisce a tutti i santi, compresa la Madre del Signore.
«Ciò che è umanamente impossibile, è possibile altrimenti».Un filo rosso collega tre capolavori del Quattrocento: due Madonne Annunciate di Antonello da Messina, oggi conservate a Monaco di Baviera e a Palermo, e un compianto in terracotta di Niccolò dell'Arca custodito in una chiesa di Bologna. Il raccoglimento delle due Annunciate esprime visivamente che Maria si è lasciata coinvolgere nell' annuncio, mentre l'annuncio si è compiuto in lei. Nel Compianto sul Cristo morto, invece, i visi delle pie donne, il loro protendersi verso il cadavere e le mani annodate della Madonna dicono che tutti reputano inappellabile la morte del Maestro e non sperano più in nulla, non sperano più in lui. Fino alla scoperta che l'annuncio per antonomasia è quello della risurrezione.
Esaminando le diverse versioni della Bibbia (ebraica, aramaica, siriaca, greca e latina) e la tradizione rabbinica, l'autore spiega e commenta in un linguaggio semplice e accessibile i passi legati alla misteriosa figura della Donna che attraversa tutta la sacra Scrittura. C'è un sottile filo che lega la Donna che schiaccia la testa del serpente alla Vergine-Madre dell'Emmanuele, alla Partoriente che partorirà, alla Donna che chiuderà in sé l'Uomo e alla Donna vestita di sole. Ma di chi si tratta? E, soprattutto, chi è il figlio della Donna? Secondo il Targum, il figlio della Donna è il Messia. La Donna è, quindi, in primo luogo Maria, che genera Cristo, e, in trasparenza, la Chiesa, che è il prolungamento della maternità di Maria, in quanto, mediante la Parola di Dio e i sacramenti, genera i cristiani, le membra del Corpo mistico di Cristo. Gli interrogativi intorno ai quali ruota il libro sono numerosi e suggestivi: quale significato racchiude il nome di Maria? Maria aveva fatto un voto di verginità? Qual è il ruolo di Maria a Cana e sotto la croce? Di quali eventi parlano le profezie di La Salette e quando si realizzeranno? La missione profetica di Fatima è davvero conclusa? Quando avverrà il trionfo del Cuore immacolato di Maria? E quale importanza riveste la proclamazione del quinto e ultimo dogma mariano di Maria Corredentrice, Mediatrice e Avvocata, richiesto dalla Signora di tutti i Popoli ad Amsterdam, nel 1951? E, infine, stiamo vivendo, forse, gli «ultimi tempi», di cui parlava san Luigi Maria Grignion de Montfort?
La prima parte del presente libro contiene una sintesi del "Trattato della vera devozione a Maria" di san Luigi Maria Grignion de Montfort del 1712 che da sempre è ritenuto un classico della spiritualità mariana. Nel 1842 il testo fu ritrovato dopo che era andato perso in seguito agli eventi della Rivoluzione Francese. Nella seconda parte si riporta il testo "Il segreto di Maria" che lo stesso autore scrisse per far scoprire al cristiano che il compito speciale di Maria è di condurre a Cristo.
Letture, riflessioni e preghiere per meditare sulla vita di Maria, per imparare da lei a vivere nella pienezza dell'amore trinitario. Guardare a Maria significa ripercorrere con lei il cammino che ha compiuto nella perfetta fedeltà alla sua vocazione.
La "devozione mariana - scriveva Paolo VI nella Marialis Cultus - viene inserita nell'alveo dell'unico culto che a buon diritto è chiamato cristiano, perché da Cristo trae origine ed efficacia, in Cristo trova compiuta espressione e per mezzo di Cristo, nello Spirito, conduce al Padre". È un desiderio degno di lode quello delle persone devote a Maria di voler conoscere meglio la loro beata Madre. Vogliono andare più a fondo nel meditare sul fondamento della venerazione mariana. Questo libro costituisce un tentativo di assecondare questo desiderio. Il Cardinale Arinze fornisce adeguate risposte basate sulla Sacra Scrittura, sulla Tradizione della Chiesa e sulla solida dottrina cattolica.
Un libro cristiano, dunque mariano, che alla luce della promessa di Fatima e della costante presenza della Madre di Dio nella storia degli ultimi due secoli, indaga il combattimento spirituale che è in atto tra la donna dell'Apocalisse e il dragone rosso. Si vedrà come l'aborto rappresenta una "malefica sorgente" che alimenta l'economia del male e, per mezzo di questa, satana intende distruggere non solo la vita umana, ma anche la natura e il pianeta su cui viviamo. Nel solco della fedeltà, all'insegnamento del Magistero della Chiesa Cattolica, gli autori si domanderanno: qual è il senso del sacrificio dei nuovi santi martiri innocenti? Qual è il nesso con il terzo segreto di Fatima? Qual è la strategia del maligno? Qual è il limite imposto al male? Quale compito ognuno di noi è chiamato ad assumere per collaborare al Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.