Hanno scritto in questo numero:
A. Anzani / L. Canidio / P. Carelli / V. Dornetti / E. Edallo
E. Fantoni / P.L. Ferrari / E. Peyretti / G. Riva / G. Trabucco / M. Vailati
Editoriale
Tirare avanti o spingersi oltre? (pag. 2)
Michele Rossella
Studi
Perché adulti senza cresima? (pag. 4)
Giorgio M. Bezze
Il Secondo Annuncio e il Sacramento Secondo (pag. 9)
Ivo Seghedoni
La fede è ancora possibile per un adulto! (pag. 14)
Armando Matteo
Cresima, mobilità e appartenenza (pag. 19)
Mario Gioia
La cresima degli adulti: una esperienza svizzera (pag. 24)
Katia Cazzaro Thiévent
La cresima degli adulti: una esperienza italiana (pag. 29)
Michele Roselli
Celebrare la cresima degli adulti
Considerazioni e spunti celebrativi (pag. 35)
Marco Gallo
Sussidi e testi
Un ritiro spirituale con cresimandi adulti (pag. 41)
Michele Roselli
Celebrare la penitenza con cresimandi adulti (pag. 46)
Antonio Costabile
Formazione
La Messa e il Messale
4. Il gesto spirituale (pag. 55)
Marco Gallo, Silvano Sirboni
«È veramente cosa buona e giusta»
4. «Eccomi, sono la serva del Signore» (pag. 60)
Gabriele Tornambè
Dibattiti
Usi e abusi in liturgia (pag. 66)
Matias Augé, Andrea Grillo
SOMMARIO
L’odio e le sue leggi (pag. 4)
Roberta Ronchiato
«Se tu avessi odiato qualcosa, o Dio, non l’avresti creata» (Sap 11,21-26) (pag. 11)
Luca Mazzinghi
«Ho amato Giacobbe e odiato Esaù» (pag. 16)
Piero Stefani
Quando al discepolo è chiesto di odiare (pag. 22)
Maurizio Marcheselli
Il sentimento dell’odio nella letteratura giovannea (pag. 27)
Davide Arcangeli
Carboni ardenti sulla testa del nemico: è politicamente corretto? (pag. 32)
Donatella Scaiola
Odiare, ovvero “s-figurare” l’umano. Appunti per un discorso teologico (pag. 37)
Francesco Scanziani
Evangelizzare con gesti eloquenti di perdono (pag. 41)
Valentino Bulgarelli
Origine e dinamiche dell’odio (pag. 45)
Monica Cornali
Rubriche
Per saperne di più
Agostino e Donato: amore e odio? (pag. 50)
Marcello Panzanini
Men at work
L’odio, sentimento possente e primordiale (pag. 52)
Valeria Poletti
Apostolato biblico
Domenica della Parola e disabilità (pag. 54)
Veronica Donatello
Vetrina biblica
Recensioni (pag. 55)
Arte
L’odio e la tomba. La Deposizione nel sepolcro di Lorenzo Lotto (pag. 59)
Marcello Panzanini
Inserto staccabile La Bibbia a scuola
La Bibbia come paradigma culturale/13
Marco Tibaldi
Fermo a letto per un incidente in motorino, Loris riscopre vecchie amicizie e riflette sulla delusione di altre, che credeva vere. Il comportamento di Omar, per esempio, lo colpisce: non si sono sempre raccontati tutto? Ma la sua delusione diventa presto l'occasione per ripensare a tanti volti, aprirsi a nuovi incontri, scegliere i pezzetti della strada da seguire per essere davvero felice. Un nuovo volume della serie per adolescenti ed educatori di don Marco D'Agostino nel quale viene toccato il tema della libertà e della scelta. Una nuova serie sul mondo degli adolescenti "raccontati" da don Marco D'Agostino con una forma moderna e accattivante, a metà strada tra narrativa e riflessione esistenziale. Il protagonista di ogni volume è Loris, un adolescente alle prese con le avventure della crescita. Loris è un personaggio di fantasia, eppure è reale: nasce dai numerosi incontri dell'autore, prete impegnato nella pastorale giovanile, con i ragazzi di oggi. Vere sono quindi le sue paure, le speranze, le ferite e le gioie.
Un testo per l'educazione. Non "degli" adulti, ma "come adulti". Spunti per crescere ancora, ogni giorno, da educatori. È sempre tempo di educare. Perché l'educazione "funzioni" non si deve interrompere l'ascolto - in Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua e Tempo Ordinario - della Parola che educa e fa vivere. «È in gioco il valore preziosissimo che si chiama Speranza. Nessuna attività come l'educare suppone la proiezione fiduciosa verso quel mondo diverso dal nostro, ancora in embrione, che esisterà domani. L'educatore ha a che fare con persone che presumibilmente gli sopravviveranno e da cui questo mondo ancora sconosciuto sarà costruito» (dalla «Prefazione» di Franco Verdi).
Spesso nell’affrontare le opere di Sant’Agostino ci si sofferma sull’analisi del suo pensiero, come se si trattasse di un trattato di filosofia, ma si perde di vista il contenuto di riflessione teologica e ricchezza spirituale di cui i testi di Agostino d’Ippona sono portatori. Questo libro si propone di aiutare a cogliere questo "tesoro spirituale" dell’opera di Agostino. È articolato in 52 meditazioni, tutte con la medesima struttura: il titolo, formulato con le stesse parole di Agostino; un sottotitolo che ne suggerisce il significato; una brevissima selezione di testi agostiniani; alcuni spunti di riflessione per dare l’input alla meditazione personale; alcune domande di verifica; e infine una preghiera agostiniana.
Lapis è proprio un bravo maestro. Sa comunicare con tutti gli alunni, anche con quelli che parlano una lingua diversa. Sa insegnare tante parole nuove, porta i bambini in giardino a giocare con la neve, racconta un sacco di storie bellissime. E, soprattutto, sa fare un'ottima pizza per l'ora della merenda! Età di lettura: da 5 anni.
Per cosa ti serve un Dio così? Se lo invochi, non ti ascolta. Se lo bestemmi, ti puniscono. In ogni caso sembra sempre che ti debba arrangiare da solo. Il fischio lungo e assordante di un arbitro. La vergogna per uno sbaglio clamoroso. Comincia così la crescita interiore di Loris Priori: un sedicenne scontroso ma deciso a lasciarsi provocare dalla vita. E a fare i conti con se stesso e con Dio.
Il signor Acqua fa funzionare le nuove invenzioni degli uomini: tiene a galla le navi, aiuta a macinare la farina, spegne gli incendi e porta in casa l'acqua da bere. È proprio un gran lavoratore! Età di lettura: da 3 anni.
Il signor Acqua deve correre alla fattoria perché non piove da molto tempo e le piante, gli animali e i contadini hanno sete. Sarà una bella occasione per fare una gita e imparare tantissime cose nuove! Età di lettura: da 3 anni.
Gli animali procreano, ma solo gli uomini e le donne costruiscono una famiglia, divenendo padri e madri, generando figli e figlie, che si riconoscono come fratelli e sorelle. Di qui il carattere prioritario che possiede l'identità sessuale per l'identificazione della persona umana; di qui l'enigmaticità della sessualità umana, che ha in se stessa una sorta di eccedenza, che la proietta al di là della sua mera funzione biologico-riproduttiva; un'eccedenza che spiega il suo poliedrico manifestarsi, che può andare dalle forme più crudeli di violenza a quelle più eccelse di estaticità. È per esigenze ontologiche, quindi, e non meramente storiche, sociologiche o culturali, che il diritto ha sempre identificato la persona umana a partire dalla sua sessualità e sulla sessualità specificamente umana ha fondato il matrimonio come vincolo giuridico eterosessuale, finalizzato alla generatività. Nel mondo contemporaneo, che non vuole più riconoscere il primato giuridico dei vincoli generativi su quelli aggregativi, la sessualità umana sembra destinata a perdere progressivamente ogni rilievo istituzionale: è per rendere consapevoli i giuristi di questa nuova e straordinaria situazione che sono state pensate le pagine che compongono questo libro.