Un'introvabile pantera dal respiro profumato: è questa l'immagine con cui Dante definisce l'oggetto della propria ricerca nel "De vulgari eloquentia", il trattato dedicato al problema della lingua poetica italiana. Un libro che rievoca con esplicito orgoglio le esperienze letterarie di gioventù del suo autore, sancisce il trionfo del "nuovo stile" e che soprattutto non smette di affascinarci per l'intelligenza e la capacità dantesche di anticipare tutte le questioni che hanno caratterizzato la nostra modernità, dalla storia della lingua a quella letteraria, dalla metrica alla filosofia del linguaggio. Questioni che il puntuale commento di Giorgio Inglese contribuisce a sottolineare e a chiarire in maniera perfetta.
Bassani è scrittore molto amato dal grande pubblico; la sua fama è ulteriormente accresciuta dalla diffusione dei film tratti dalle sue opere. I suoi romanzi, che uniscono alla raffinatezza dello stile una grande facilità di lettura, fanno sì che possa essere letto con estremo piacere da un folto publico. La sua produzione saggistica e poetica è da tempo fuori commercio. L'ampia introduzione è di Roberto Cotroneo.
Il volume presenta l'edizione critica di tutte le poesie di Giorgio Caproni: dalle prime prove, brevi e melodiche liriche di taglio impressionistico, fino alle ultime, versi scarnificati e cupamente ironici volti alla disillusa ricerca di una risposta ai dilemmi di sempre dell'uomo. L'opera riunisce, oltre alle raccolte già edite, tutte le poesie disperse pubblicate in vita dall'autore, quelle apparse postume e i testi inediti.
Il giovane Walter, eroicamente sopravvissuto al girotondo di "Tutti giù per terra", prosegue sulle note sgangherate di questo "Paso doble" il suo corso di sopravvivenza esistenziale in un'Italia che affonda tra gli applausi. Sono avventure sul luogo di lavoro (un'edicola con videoteca), con i colleghi aspiranti top model e i direttori del personale, con le ragazze (soprattutto Tatiana, vegetariana segretaria del Goethe Institut e fanatica del "Porfirio Topazio Show"), in un frenetico viaggio verso il nord...
Nell'intreccio di personaggi letterariamente trasfigurati oppure riconoscibili viene tracciato un affresco dell'Italia politica e civile dal dopoguerra agli anni Novanta. Le ragioni dell'impegno dei cattolici, pur nel pluralismo delle scelte, emergono con vivo senso di appartenenza, in un racconto avvincente, destinato a suscitare ampio dibattito (pp. 192).