Giovanni Paolo II aveva conosciuto Olivier Clément attraverso i suoi scritti. Si erano incontrati solo nel 1998 a Roma, quando il papa aveva dato a Clément l’incarico di scrivere le meditazioni per la Via Crucis delVenerdì Santo di quell’anno.
La singolarità della scelta del Pontefice non sta solo nel fatto che Clément era un laico, marito, padre, nonno, ma perché Clémen era ortodosso.
Francese, ateo, convertito a trent’anni, cristiano ortodosso, insegnante e storico, filosofo religioso, teologo e mistico, scrittore e poeta... Dimensioni tanto diverse in lui avevano trovato una sintesi felice.
Uomo di grande cultura, Clément ha lavorato per tutta la vita insegnando in contesti molto diversi: al laicissimo liceo Louis-le-Grand e all’Institut Saint-Serge, la scuola teologica ortodossa di Parigi, da dove il pensiero russo si è irradiato in Occidente dopo la Rivoluzione d’Ottobre, all’ISEO di Ginevra, all’Institut Catholique di Parigi, al Pontificio Istituto Orientale di Roma. E ha lavorato tutta la vita per l’unità dei cristiani. «La Chiesa è una sola», diceva. «Unito, il cristianesimo ha una ricchezza incredibile che va cercata sotto le sue ferite. La lotta per l’unità è un dovere. La divisione dei cristiani è uno scandalo in questo mondo minacciato dal nichilismo e da uno spiritualismo senza radici che mette in dubbio l’incarnazione e l’unicità della persona. Bisogna comprendere, amare, la profonda vita cristiana che c’è in tutte le confessioni, amare il volto di Cristo nell’altro, vivere la comunione dei santi».
Aveva amici in Comunione e Liberazione, con il Centro Aletti e il suo Atelier di mosaici a Roma, e con la Comunità di sant’Egidio.
Il Papa e Clément erano coetanei.Avevano entrambi 78 anni. Un giorno avevano parlato insieme a lungo e da soli della loro vecchiaia e della morte... Quando Clément era uscito dalla stanza, il papa disse pensoso: «È come lui che bisogna essere».
Punti forti
L’esperienza spirituale di un uomo di grande cultura: prima ateo poi convertito e mistico ortodosso.
La passione per l’unità della Chiesa è uno dei cardini del testo, in nome de «Il dovere dell’unità»
Destinatari
Quanti vogliono conoscere l’esperienza umana e spirituale di un uomo che ha sempre cercato la verità.
Autrice
Flaminia Morandi, laurea in Lettere Moderne, dottorato in Teologia della Missione, docente universitaria, scrittrice, sceneggiatrice, autrice e responsabile di programmi radiofonici e televisivi Rai, autrice di documentari tra cui una serie sui movimenti ecclesiali italiani per Sat 2000. Ha pubblicato numerosi libri tra romanzi e saggi; tra gli ultimi, il libro-intervista Pace su Ernesto Oliviero per l’Editrice La Scuola, e La via dell’inferno. Il progetto cattolico nella storia della televisione italiana, Edizioni Odoya. Per le Edizioni Paoline ha pubblicato San Benedetto. Una luce per l’Europa (2009).
Oggi una delle sfide principali e decisive che siamo chiamati a vivere è quella di saperci orientare con gusto e slancio nella complessità. Ti proponiamo una bussola e ti chiediamo di metterla alla prova. È un invito aperto a tutti, anche per chi è lontano da un cammino di fede o per chi non crede. La bussola che noi proponiamo per orientarci è originale. E lo è per le seguenti ragioni: punta sulla cura del nostro mondo interiore, attraverso la preghiera e la meditazione; attinge alla Bibbia e alla tradizione spirituale cristiana, in particolare alla spiritualità dei gesuiti; raccoglie la sfida dell'oggi. In particolare, ripercorreremo l'orientamento seguito da Abramo in un tempo burrascoso del suo cammino, un personaggio biblico considerato modello di riferimento per diverse tradizioni religiose e culturali. Vogliamo mettere alla prova questa bussola? Prefazione di Giovanna Costamante.
Questa piccola guida accompagna i suoi giovani destinatari a comprendere tutte le parti della messa, gli elementi liturgici, le vesti liturgiche e i libri specifici. Alla parte più tecnico-descrittiva unisce però quella fondamentale: aiuta cioè il ministrante a scoprire il suo ruolo, la sua vocazione specifica nella Chiesa, il servizio che è chiamato a condividere con altri. Naturalmente non poteva mancare anche la riproposta di San Tarcisio, quale modello di fede per ogni ministrante e una piccola raccolta di preghiere.
Sabato 17 ottobre 2015 si è tenuta nell'Aula Paolo VI la Commemorazione del 50° Anniversario del Sinodo dei Vescovi, organismo istituito dal Papa Paolo VI il 15 settembre 1965 con il Motu proprio Apostolica Sollicitudo. In maniera particolarmente significativa, la celebrazione è avvenuta proprio durante lo svolgimento di un'Assise sinodale, la XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dal tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo. Il presente volume raccoglie i documenti che si riferiscono alla Commemorazione del 50° Anniversario, ma anche alcuni testi significativi in relazione al Sinodo dei Vescovi. Nella Prima parte vengono presentati tutti gli interventi tenuti durante la Commemorazione. Si riportano l'Introduzione del cardinale Lorenzo Baldisseri, la Relazione commemorativa del cardinale Cristoph Schönborn e le Testimonianze dai cinque Continenti: per l'Europa, il cardinale Nichols; per l'Africa, Sua Eccellenza mons. Madega Lebouakehan; per l'America, il cardinale Ezzati Andrello; per l'Asia, Sua Beatitudine Sako; per l'Oceania il cardinale Mafi. Infine, viene riportato il Discorso che il Santo Padre Francesco ha pronunciato a conclusione e a coronamento della Commemorazione. Nella Seconda parte si trovano alcuni interventi di particolare rilevanza dei Papi che si sono succeduti al governo della Chiesa in questi cinquant'anni di storia: Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.
Queste pagine offrono, in tratti rapidi e semplici, la storia della devozione al Nome di Gesù: dalle pagine evangeliche, lungo tutta la storia cristiana, fino al nostro tempo (oggi conosciuta anche come "preghiera del cuore"). Un'antologia di testi e di riferimenti che mostra come l'invocazione del Nome da parte dei cristiani sia, ieri come oggi, un modo semplice ed essenziale per ravvivare la fede, essere confermati in essa e farla diventare testimonianza e annuncio per molti. L'ultima parte del testo raccoglie invocazioni e suggerimenti per pregare il Nome di Gesù.
Questo libro è una composizione fatta con brani del diario della Beata Alexandrina Maria da Costa, "Sentimentos da alma", scelti e tradotti dai coniugi Chiaffredo ed Eugenia Signorile. Ciascun brano porta la data del diario al quale appartiene, per chi desiderasse uno studio approfondito, risalendo alla fonte. Concordiamo senza dubbio in questa necessità di essere una "campana forzata" che squilla l?allarme, ma sentiamo il bisogno anche di mettere in evidenza che Dio è amore, sempre, anche quando castiga.
Siamo nel 1300. In una radura nel bosco, al termine di una sanguinosa battaglia tra guelfi e ghibellini, un ragazzino si risveglia con un gran mal di testa e senza l'ombra di un ricordo. Prima ancora di riuscire a raccapezzarsi, si imbatte in un coetaneo che, ironia della sorte, ha perso pure lui la memoria nel corso della battaglia. Indossano casacche diverse, quindi sono nemici! Ma come sono capitati lì? E, soprattutto, chi sono? I due, dopo essersi azzuffati e aver stabilito chi sia prigioniero dell'altro, diventano amici e decidono di andare in cerca di qualcuno che li possa aiutare a ritrovare identità e famiglia. È l'inizio di una serie di rocambolesche avventure che li porta a imbattersi in loschi avventurieri, mercanti, eremiti, poeti e belle dame, fino alla sorprendente rivelazione finale. Età di lettura: da 9 anni.
La editio typica" in lingua latina del rito del Matrimonio secondo le novità introdotte nell'ultima revisione. "
La Vita Hieronymi Savonarolae, scritta in latino nei primi decenni del 1500, è maturata in un ambiente di discepoli e sostenitori del frate. La biografia è un'opera complessa in cui apologia e narrazione agiografica si intrecciano per manifestare la verità e lasciarne testimonianza ai posteri. Il Savonarola conosciuto da G.F. Pico non è solo il profeta per la riforma della Chiesa, ma è il santo taumaturgo, artefice di tale riforma. L'idea del Savonarola mandato da Dio a restaurare la Chiesa diviene esplicita nella redazione definitiva della Vita in cui è argomentato il puntuale parallelismo tra la storia di Cristo e quella di Savonarola.
Ciò che si sa di Gesù lo si deve alla testimonianza personale dei suoi più stretti seguaci. L'impatto della sua figura su di loro fu molto vario, i Vangeli ne sono chiara testimonianza. Questo multiforme effetto non si è esaurito nel primo cristianesimo ma si è prolungato lungo i secoli. Quando il senso di un singolo passo biblico diventa nostro al punto che un lettore può non solo comprenderlo, ma anche sottoscriverlo, diffonderlo, e quindi viverlo, solo allora viene raggiunta quella comprensione cui tendono i testi biblici stessi. Per un credente infatti, Gesù non è solo una figura del passato; noi siamo discepoli del presente e nelle nostre Chiese oggi dovrebbe poter rifulgere ciò che più attrae e affascina della sua opera. Prefazione di Giuseppe Ghiberti.
Il futuro dell'Occidente è pagano. Siamo in un declino da spossatezza, barbarie e cancel culture. Sedici secoli di cristianesimo stanno per finire e oggi siamo testimoni di un'inversione normativa e filosofica che inaugura una nuova era; un'era che non sarà atea o nichilista, come molti credono, ma pagana. La cristianità ha esaurito il suo tempo lasciando spazio a nuove religioni, ad un politeismo che venera gli alberi, la terra, le balene. La transizione è brutale, difficile da accettare per i difensori di un'epoca in via di estinzione. Dovremmo rimpiangere i tempi passati quando il divorzio era proibito come così l'istruzione superiore delle ragazze? Dobbiamo vivere nella speranza che la cristianità risorga dalle sue ceneri affermando la sua forza morale? Chi vive in questa malinconica nostalgia è già stato cancellato da un mondo che, nel bene o nel male, ormai è cambiato radicalmente. Il grande Pan è tornato. Il cristianesimo deve inventarsi un altro modo per sopravvivere. Quello del semplice testimone. Dell'agente segreto di Dio.
Don Giuseppe Sacino offre delle meditazioni per tutti i giorni del Tempo di Natale; si fa compagno di viaggio di quanti celebrano il mistero della manifestazione del Signore Gesù nel tempo e nella storia. L'autore ci fa toccare con mano questa manifestazione che continua ad attuarsi nella liturgia e ci fa comprendere come colui che Dio consacrò in Spirito Santo e potenza continui a passare tra gli uomini beneficando e sanando coloro che lo cercano.