Gerard Manley Hopkins, uno dei poeti di lingua inglese più amati di tutti i tempi, ha vissuto una vita carica di drammi e visioni religiose. Cresciuto in una famiglia anglicana, Hopkins si convertì infine al cattolicesimo romano e divenne sacerdote entrando nella Compagnia di Gesù; in seguito, smise di scrivere poesie per molti anni e si allontanò completamente dalla sua famiglia protestante. Questo libro offre una prospettiva sulla vita e l'opera del poeta gesuita attraverso un'interpretazione religiosa e letteraria. Catharine Randall racconta la storia della sua vita intensa, carica e travagliata e, lungo il percorso, mostra ai lettori la ricchezza di intuizioni religiose che egli ha racchiuso nelle sue poesie. Esplorando la vita interiore del poeta e il mondo vittoriano in cui visse, l'autrice aiuta i lettori a comprendere meglio il contesto e la visione della sua opera sorprendente.
Si può comprendere la figura di Charles de Foucauld solo attraverso l'ampiezza delle relazioni che ha tessuto nel tempo, dall'infanzia fino al giorno della sua morte, nonostante le dolorose perdite che hanno segnato la sua esistenza. Da quando ha compreso che l'amore di Dio si rivela attraverso i legami, ha attinto quotidianamente a questo amore e ha saputo condividerlo con chiunque incontrava. Le relazioni con familiari, amici e con i più lontani sono diventate il "luogo" per imparare ad amare Dio e per donare la propria vita, a imitazione di Gesù di Nazaret. Il testo vuole accompagnare il lettore in un percorso di riflessione spirituale sul senso dei propri legami, alla luce dell'esperienza di Charles de Foucauld, fratello universale. «Quanto siamo vicini l'uno all'altra in Dio, e quanto siamo vicini e uniti, o piuttosto un unico cuore, noi che abbiamo lo stesso Padre, noi che viviamo dello stesso amore». Charles de Foucauld. Prefazione Riccardo Battocchio.
Un cas important dans l'histoire du jansènisme
Nei lontani anni Ottanta un giovane Paolo Dall'Oglio si imbatte per caso in un antico monastero sperduto fra le montagne nel Qalamun siriano a circa 1500 metri di altitudine, a metà strada fra Damasco e Homs. Quel luogo e la spiritualità che ne emana diventano la missione del giovane gesuita che ha, oltre alla vocazione, l'idea di un punto di incontro fisico e simbolico fra Oriente e Occidente. Nel corso di lunghi anni la visione teologica e spirituale di padre Paolo ha coinvolto un gran numero di persone, le ha colpite, cambiando il corso delle loro esistenze. Dal 1982 il monastero di Mar Musa al-Habashi, ovvero di San Mosè l'Abissino, è diventato un saldo punto di riferimento per il dialogo islamo-cristiano ed è passato attraverso numerose trasformazioni, sopravvivendo alla guerra, alla minaccia dell'Isis e al rapimento del suo fondatore avvenuto a Raqqa il 29 luglio 2013. Da allora, di lui non si hanno più notizie. Questo libro ne racconta la storia attraverso la voce dei protagonisti. Ciascuna di queste testimonianze narra un viaggio nel cuore della fede, dell'accoglienza e dell'amore verso l'Islam. È un viaggio carico di umanità spesso difficile e sofferto ma sempre accompagnato da una profonda comunione spirituale all'interno della Comunità e guidato dalla fede. È un viaggio iniziato per mano di padre Paolo, ma che non è finito con la sua scomparsa. Al contrario. In questi scritti la Comunità rinnova un voto di fede che trascende le vicende storiche per rimettere al centro il pensiero del suo fondatore. Oltre le testimonianze dei monaci, delle monache e dei laici che a vario titolo hanno fatto parte di questa storia, dodici lettere di padre Paolo accompagnano il racconto. Questo libro ci racconta e ci spiega molte cose, dando giustamente lo spazio principale alle testimonianze personali di tutti i membri della Comunità che ne fanno parte finora, o di altri che hanno partecipato più profondamente al suo cammino nel corso degli anni. Paolo è presentissimo, come origine, guida e ispiratore di questa straordinaria avventura, e anche con le sue lettere. Ma non c'è solo lui. Ed è proprio per questo che la Comunità c'è ancora. (Padre Federico Lombardi s.j.)
Un libro pieno di speranza: la storia dei fratelli Gravina, tre vulcani della gioia. Affetti da una malattia invalidante affrontano morte chiamandola "la nostra festa".
A partire dal 1924 fino alla sua morte nel 1981 Marthe Robin ha ricevuto nella sua camera più di centomila persone, dal vicino di casa al membro dell'«Académie française», dal cardinale all'ateo dichiarato. Affettuosa, piena di buon senso e lucida, accoglieva ogni ospite con attenzione straordinaria. All'occorrenza, dava un consiglio illuminante per il futuro. Voleva il progresso spirituale dei visitatori. Era lì per quello: consolarli se necessario e invitarli ad andare avanti. Così facendo ha cambiato la vita di migliaia di persone. Quando è stato aperto il processo per la sua canonizzazione, le testimonianze sono affluite in massa. Un tale tesoro andava assolutamente messo a disposizione di tutti. Abbiamo perciò raccolto in questo volume una selezione di significative conversazioni inedite. Questo libro è semplicemente la voce di Marthe, la parola che rivolge ai visitatori e, attraverso di loro, ai lettori: quello che desiderava per chi andava a trovarla, lo desidera anche per voi. Nel corso di queste conversazioni, vi auguriamo un bell'incontro con Marthe. Ascoltatela parlare. Parla a voi. Siamo certi che il viaggio non vi deluderà.
Tommaso da Olera (1563-1631), bergamasco, frate cappuccino questuante per quarantasei anni (Verona, Vicenza, Rovereto e Innsbruck). In cambio di quanto riceveva, regalava consigli e preghiere. Dotato di doni profetici, fu direttore di anime (pur non essendo sacerdote), anche attraverso lettere, e ricercato da vescovi e principi. Per obbedienza scrisse le sue considerazioni mistiche pubblicate postume nel 1682. Papa Giovanni XXIII, suo conterraneo, sul letto di morte (giugno 1963) si faceva leggere dal segretario, monsignor Loris Capovilla, qualche pagina di questi scritti, e ne parlava con i visitatori. Beatificato a Bergamo nel 2013. I suoi Scritti sono stati recentemente ristampati in edizione critica in quattro volumi (ed. Morcelliana). Il presente libro, dopo una breve cronologia del beato Tommaso, ne raccoglie il pensiero in 850 voci, accompagnate da una breve riflessione, per meglio conoscere il suo modo di considerare la vita, talora assai diverso da quello dei nostri giorni.
È la biografia di suor Erminia Brunetti (1914-1996), appartenente alla congregazione delle Figlie di San Paolo. Nella sua vita si sono verificati fatti straordinari, al limite e spesso ben oltre la "normalità": suor Erminia era in grado di conoscere alcuni eventi prima che si verificassero, aveva la capacità di liberare dalle possessioni demoniache, di operare guarigioni insperate. Tutte manifestazioni di doni particolari che lei ha messo a servizio del prossimo. Tuttavia la sua fama di persona capace di ascolto, carità e obbedienza si è andata consolidando e sempre più numerose sono le testimonianze di chi ritiene di aver superato una difficoltà grazie alla sua intercessione.
La vicenda mistica di padre Dolindo è complessa: inizialmente la Chiesa approva tutte le sue pubblicazioni per poi metterle all'Indice dei Libri Proibiti nel 1940. Nel 1967, però, padre Pio, poco prima di morire, scriverà: "Niente di quanto è scaturito dalla penna di don Dolindo deve andar perduto". La biografia del mistico napoletano, per mano della giornalista Batkiewicz-Brozek, è un racconto molto toccante di una biografia spirituale tra le più sconvolgenti del XX secolo.
E' stato per rispondere alle domande di Vincenzo Brosco, direttore di Collana per la casa editrice Chirico di Napoli, che ho accettato di scrivere queste pagine. Leggendole, qualcuno penserà che io passi "di palo in frasca", come si dice, ma la diversità degli argomenti trattati può essere spiegata solo dalla varietà delle domande che mi sono state poste e che ho raggruppato in diversi capitoli tematici, per non ripetermi. Queste domande mi hanno permesso, talvolta, di elaborare dei piccoli trattati, piuttosto che dare brevi risposte.
L'essenziale non è nelle risposte, ma nelle domande, che rimangono aperte e che devono essere approfondite giorno per giorno. Il mondo post-moderno sarà caratterizzato da interrogativi sempre più numerosi. Il lettore avrà l'impressione di trovarsi davanti a un testo sconnesso, senza una logica interna. E' proprio così. Il libro, senza essere uno specchio della mia vita, passa da un tema all'altro senza molte transizioni; la sua unità sta nel fatto che esso è una "rilettura meditata" della mia vita: una meditazione è meglio di un'analisi astratta o sintetica. Sottolinea che la vita e un mistero. Ciascuno pensa di scrivere la propria vita, ma in realtà è superato da un destino. E' solo alla fine della vita che alcuni si rendono conto di essere nelle mani di Dio, che li ama, e che, spesso, il Creatore è obbligato a scrivere dritto su righe storte. Espongo in queste pagine le mie righe storte.
• Il libro ci presenta in modo agile e fresco la vita breve, ma intensa e piena di significato, di un ragazzo di oggi, un ragazzo come tanti, che seppe però vivere sotto lo sguardo amorevole di Gesù e fece della sua vita un capolavoro di luce e di dono agli altri. • Tocca i punti più importanti della spiritualità di Carlo e invita a meditarli: l’amicizia con Gesù, coltivata con l’Eucaristia; l’adorazione eucaristica; la Confessione frequente; l’esempio dei santi che amava: la vergine Maria, san Francesco...; la bellezza di sentirsi parte della Chiesa. • Illustra le mostre che Carlo ideò attraverso il computer, strumento che amava e di cui era molto esperto: I miracoli eucaristici; Inferno, Purgatorio, Paradiso; Angeli e demoni; Gli appelli della Madonna: apparizioni e santuari mariani nel mondo.
La mamma di Carlo, a chi le chiede come riassumerebbe la breve esistenza di suo figlio, morto ad appena 15 anni, risponde: «Direi che tutta la sua vita verteva sull’incontro quotidiano con Dio. Non aveva bisogno di tante cose. Lo definirei controcorrente in un tempo come l’attuale. Carlo ha vissuto in pienezza la sua breve esistenza. Ha avuto il massimo: piena, bella e in armonia con Dio. E ha lasciato una splendida testimonianza. Mio figlio aveva questa consapevolezza che la vita non va sciupata inutilmente dietro a sciocche chimere». Il libro è diviso in tre parti: la prima ripercorre la vita di Carlo; la seconda approfondisce la sua ricca spiritualità incentrata sull’Eucaristia; la terza illustra le mostre di cui fu ideatore, visibili oggi su internet.
Evangelizzatore mondiale e guida di anime mistiche, don Giuseppe Tomaselli trascorse complessivamente a Messina, città di grandi santi, ben 38 dei suoi 60 anni di vita sacerdotale. Con questo libro la messinese Elena La Fauci Di Rosa, che ha avuto il privilegio di conoscerlo personalmente e di averlo come direttore spirituale, ha voluto testimoniare l’eccezionalità di questo figlio di don Bosco, ricordando alcuni straordinari episodi realmente accaduti che permettono di comprenderne appieno i carismi.
Note sull'autore
Elena La Fauci Di Rosa vive ed opera a Messina, alla cui vita culturale partecipa attivamente da parecchi anni con le sue produzioni letterarie e pittoriche. Ha collaborato con la rivista “Peloro 2000”, per il foglio informativo “Amici di Mons. Fasola” e sporadicamente per altre riviste e ha pubblicato numerosi libri. È presidente del gruppo “Comunità Cristiani nel Mondo – Servo di Dio mons. Francesco Fasola” del santuario Maria SS.ma Madonna di Montalto, Messina.