Le Sacre Scritture ci svelano in molte occasioni l'importanza del profeta. Dall'Antico al Nuovo Testamento, infatti, l'ascolto della Parola del Signore viene mediato da questa figura, la sola in mezzo al popolo capace di rivelare la volontà di Dio. Gesù stesso, poi, compie la profezia; il profeta, allora, diventa tale solo se anche testimone, rivelatore di una parola vissuta e vivibile. Questo volume desidera approfondire quelle che possono definirsi "urgenze profetiche" di questo tempo: i cristiani, cioè, devono tornare a farsi narratori affascinanti della speranza che li abita e incamminarsi fiduciosi verso le "periferie dell'esistenza", portando a tutti gli uomini la bellezza del Vangelo.
Questo libro è uno strumento per soffermarsi su alcuni aspetti della poliedrica personalità di don Antonio Sciarra. Per chi lo ha conosciuto, è sussidio valido per "leggere dentro" una storia che ha coinvolto una moltitudine di persone, soprattutto laici e giovani, attirate dal messaggio di evangelizzazione e promozione umana di cui egli si è fatto annunciatore e testimone. La vita di don Antonio Sciarra, sacerdote abruzzese, missionario "fidei donum" in Albania, fondatore della missione Daniel Dajani in Blinisht, è stata un itinerario profondo di umanità e ricerca intensa di Dio, radicata nel Vangelo e ispirata dallo Spirito Santo. Significativamente i suoi cinque decenni di prete coincidono esattamente con i cinquant'anni del Concilio Vaticano II, quella "novella Pentecoste" che tante speranze ha suscitato nella chiesa e nel mondo.
In occasione dei sette anni di pubblicazione (24 Novembre 2013) dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, ecco un'importante iniziativa del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione per rilanciare quello che è ritenuto il documento programmatico del pontificato di papa Francesco, un incoraggiamento ancora attuale per tutte le comunità a porsi in uno stato permanente di missione. È nata, quindi, la proposta di comporre una riflessione a più voci per evidenziare i punti maggiormente caratteristici di questo testo, facendo risaltare tre temi distinti analizzati in altrettanti volumi: vol. 1: La gioia di evangelizzare; vol. 2: Una pastorale rinnovata; vol. 3: Il regno di Dio in mezzo a noi. Tra i tanti autori che hanno aderito a questa importante iniziativa, manifestando un incredibile interesse ed entusiasmo per questo documento di papa Francesco, vale la pena ricordare: i cardinali Luis Antonio Tagle e Philippe Barbarin, Víctor Manuel Fernández, Rino Fisichella, Timothy Radcliffe, Marko Ivan Rupnik, Luigi Ciotti, Chiara Amirante, Francesco Botturi.
In occasione dei sette anni di pubblicazione (24 Novembre 2013) dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, ecco un'importante iniziativa del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione per rilanciare quello che è ritenuto il documento programmatico del pontificato di papa Francesco, un incoraggiamento ancora attuale per tutte le comunità a porsi in uno stato permanente di missione. È nata, quindi, la proposta di comporre una riflessione a più voci per evidenziare i punti maggiormente caratteristici di questo testo, facendo risaltare tre temi distinti analizzati in altrettanti volumi: vol. 1: La gioia di evangelizzare; vol. 2: Una pastorale rinnovata; vol. 3: Il regno di Dio in mezzo a noi. Tra i tanti autori che hanno aderito a questa importante iniziativa, manifestando un incredibile interesse ed entusiasmo per questo documento di papa Francesco, vale la pena ricordare: i cardinali Luis Antonio Tagle e Philippe Barbarin, Víctor Manuel Fernández, Rino Fisichella, Timothy Radcliffe, Marko Ivan Rupnik, Luigi Ciotti, Chiara Amirante, Francesco Botturi.
In occasione dei sette anni di pubblicazione (24 Novembre 2013) dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, ecco un'importante iniziativa del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione per rilanciare quello che è ritenuto il documento programmatico del pontificato di papa Francesco, un incoraggiamento ancora attuale per tutte le comunità a porsi in uno stato permanente di missione. È nata, quindi, la proposta di comporre una riflessione a più voci per evidenziare i punti maggiormente caratteristici di questo testo, facendo risaltare tre temi distinti analizzati in altrettanti volumi: vol. 1: La gioia di evangelizzare; vol. 2: Una pastorale rinnovata; vol. 3: Il regno di Dio in mezzo a noi. Tra i tanti autori che hanno aderito a questa importante iniziativa, manifestando un incredibile interesse ed entusiasmo per questo documento di papa Francesco, vale la pena ricordare: i cardinali Luis Antonio Tagle e Philippe Barbarin, Víctor Manuel Fernández, Rino Fisichella, Timothy Radcliffe, Marko Ivan Rupnik, Luigi Ciotti, Chiara Amirante, Francesco Botturi.
Descrizione
La necessità di una riscoperta dei concetti-chiave dell’evangelizzazione si impone per il rischio effettivo di una sua deformazione, che consiste nell’assimilazione a una precettistica morale. Per la verità, il malinteso è antico, poiché già l’apostolo Paolo polemizzava con quanti annunciavano «un altro vangelo». Anche se allora si trattava di una forma di giudeo-cristianesimo, oggi il fatto è sostanzialmente impresa di una cultura secondo la quale il cristianesimo e la moralità sono in un rapporto non solo indissolubile, ma anche di semplice equivalenza.
Il riduzionismo etico del cristianesimo, tipico di ogni posizione illuministica o semplicemente laica, e l’esito polemico dello stesso illuminismo nei confronti del cristianesimo e della sua dimensione morale suggeriscono di approfondire i testi originari del cristianesimo. È il solo modo per scoprire o riscoprire quale sia l’effettiva identità del cristiano e della evangelizzazione che l’accompagna.
Sommario
Introduzione. Il rischio di un travisamento moralistico. 1. Al primo posto c’è una missione. 2. L’evangelo consiste nella Parola. 3. Il contenuto vantaggioso: annuncio di un favore. 4. Il fattore-Chiesa. 5. L’inculturazione. 6. La componente dello scandalo. 7. La risposta della fede. 8. La conseguenza etica. Conclusione. Il vangelo è per l’uomo.
Note sull'autore
Romano Penna, professore emerito di Nuovo Testamento nelle Università pontificie, ha approfondito la complessa figura di Paolo di Tarso e il rapporto tra il cristianesimo delle origini e i suoi interlocutori giudaici ed ellenistici. Per EDB ha pubblicato Paolo scriba di Gesù (2009); L'Evangelo come criterio di vita. Indicazioni paoline (2009); Lettera agli Efesini. Introduzione, versione e commento (22010); Lettera ai Romani. Introduzione, versione e commento (2010); Profili di Gesù (2011); Gesù di Nazaret nelle culture del suo tempo. Alcuni aspetti del Gesù storico (22013) e Gesù e Socrate. Cultura greca e impronta giudaica (2014); La Lettera di Paolo ai Romani (2018).
S. Alfonso M. de Liguori è tra i più grandi santi e missionari di tutto il Settecento. La sua opera rappresenta una pietra miliare nella storia della vita e della spiritualità cristiana. Questo studio intende fare sintesi nella vasta produzione alfonsiana e mostrare come il Santo ha saputo mettere i suoi talenti a servizio del Vangelo. Pittura, musica, poesia restano una via privilegiata per evangelizzare e favorire l'incontro con Dio. S. Alfonso ha avuto il merito di ridare una spiritualità al popolo e di esortare i fedeli a rinnovarsi nell'amicizia con il Signore. Un esempio attraente per tutti e che sprona, ancora oggi, la Chiesa a mettersi a servizio dei più abbandonati.
«Abbiamo bisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardo contemplativo, ossia uno sguardo di fede che scopra quel Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze». Nella sua prima esortazione apostolica, papa Francesco dedica uno spazio significativo al tema delle sfide che riguardano la città. Che cosa può dire il cristianesimo alle nuove realtà urbane e alle persone che le abitano? Occorre mettersi al servizio di un dialogo difficile, offrendo una prospettiva che illumina la stessa teologia dell'evangelizzazione. Le tre sezioni in cui si articola il volume - che in appendice riporta anche un breve saggio sul tema della teologia pubblica - riguardano il vedere, il discernere e il giudicare la realtà urbana alla luce della fede, attraverso una analisi e una lettura del contesto multiculturale e multireligioso, con la prospettiva dell'accoglienza e del dialogo. L'approccio ai temi è di carattere multidisciplinare - dalla sociologia alla filosofia, dalla teologia alla Bibbia e alla storia - con l'intento di rivolgere lo sguardo a una realtà che fa parte della vita di tutti, ma nello stesso tempo rimane per tanti aspetti difficile da indagare e da vivere.
Oggi l'adulto non rappresenta più il polo di compimento e di maggiore splendore dell'esistenza umana: si è letteralmente eclissato, compromettendo in modo radicale la trasmissione della fede tra le generazioni. Al suo posto, è la forma giovane dell'umano ad assurgere a stella polare del desiderio di tutti. Non cedere sulla tua giovinezza: questo è il nuovo e più importante dei comandamenti dell'uomo comune. Siamo così nell'epoca dell'"adorazione della giovinezza", per utilizzare un'espressione di papa Francesco. Non possiamo più non dirci giovani. Ma, allora, dove e come poter ancora diventare cristiani, sotto queste condizioni? Il saggio fornisce una risposta a quest'interrogativo, indicando la rotta di un entusiasmante e concreto viaggio di rivoluzione evangelizzatrice delle comunità parrocchiali, e alimentando il coraggio necessario per andare oltre l'attuale "follia pastorale" di chi crede di riuscire ad ottenere risultati diversi, facendo sempre le stesse cose.
L’iniziativa “24 ore per il Signore”, secondo il volere di Papa Francesco, ormai è un appuntamento fisso in concomitanza con la Quarta domenica di Quaresima. Nella serata di venerdì 20 marzo e durante l’intera giornata di sabato 21 marzo, è prevista l’apertura straordinaria delle chiese, per offrire la possibilità di accedere alle Confessioni in un conte- sto di Adorazione Eucaristica animata. Il Pontificio Consiglio ha predisposto il nuovo sussidio pastorale per consentire a tutte le parrocchie, comunità ecclesiali e religiose, di prepararsi a vivere con il maggior frutto possibile l’iniziativa.
Il sussidio è diviso in due parti:
Nella prima parte si presentano alcune riflessioni sul perché del Sacramento della Riconciliazione. I testi preparano a vivere in maniera consapevole l’incontro con il sacerdote nel momento della confessione individuale. È anche una provocazione per superare le eventuali resistenze che spesso si oppongono per evitare la confessione.
La seconda parte propone una traccia che può essere utilizzata durante il tempo di apertura della chiesa, in modo che quanti vi accederanno per confessarsi, possano essere aiutati nella preghiera e nella meditazione attraverso un percorso basato sulla Parola di Dio.
Fin dagli albori del cristianesimo, la catechesi è stata pensata e realizzata come l'insegnamento dovuto al battezzato per entrare sempre più nel mistero ricevuto. Dedicato alla seconda parte del Catechismo della Chiesa cattolica, "La celebrazione del mistero cristiano", questo volume vuole far emergere il valore del mistero nella catechesi.Come ben evidenziano gli autorevoli contributi, la catechesi non può più essere concepita solo come il freddo insegnamento di alcune dottrine, ma come la comunicazione di un'esperienza e la testimonianza di una fede che accende i cuori, perché immette il desiderio di incontrare Cristo. Tutto questo ovviamente nella celebrazione liturgica e nei sacramenti, dove la vita del credente viene plasmata e trasformata dal Mistero che si celebra. Il catechista, quindi, non può e non deve arrossire quando afferma di affondare la sua competenza nel mistero conosciuto e pregato, perché la conoscenza di fede non annulla il mistero, ma lo rende più evidente e lo manifesta come fatto essenziale per la vita dell'uomo. Essere "testimone del mistero", per il catechista, non è più un compito da svolgere, ma una chiamata a cui rispondere con responsabilità.