"Che cosa cercate?" sono le prime parole di Gesù all'inizio del suo ministero dopo l'esperienza del battesimo nel Giordano e del deserto. Sono rivolte a Giovanni e Andrea. I due giovani chiedono a Gesù: "Maestro, dove dimori?". Ed egli si limita a rispondere: "Venite e vedrete". Allora essi "andarono e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio". Il Vangelo di Giovanni è stato redatto molti anni dopo e ricordare a distanza di tanto tempo l'ora esatta indica che quell'incontro fu un'esperienza che illuminò di senso la loro vita. Andrea "condurrà" il fratello Simone a conoscere Gesù, poi sarà la volta di Filippo, che ne parlerà con Natanaele: inizia così il percorso di un discepolato che suscita la felicità di vivere il senso della vita nella comunione.
La vita religiosa sta con fatica cercando nuove strade per reinventarsi, nel desiderio di non lasciarsi imprigionare dal passato, anche se glorioso, e nello sforzo di immaginare un futuro ancora tutto da inventare. Sembra più facile elencare le frustrazioni prodotte da maldestri tentativi di riforma che godere di qualche frutto, segno di una stagione nuova che sta per iniziare. Papa Francesco, con il suo parlare semplice e diretto, evangelico e profondamente umano, invita ad uscire dal tempo delle diagnosi per entrare nel tempo della profezia. Ma come? La vita religiosa è ancora capace di cogliere il soffio dello Spirito per fare strada con l'uomo d'oggi, guardandolo con simpatia e cordiale amicizia, offrendo un'esperienza di fraternità che non esclude nessuno, ma che coinvolge tutti perché ricca di umanità? Proprio "la custodia dell'umano", argomenta l'autore, invita a "essere fedeli al tempo che ci rende fedeli all'eterno", fedeli alle persone che cambiano le relazioni e le istituzioni.
In una manciata di pagine, p. Guy ci dà una lettura della storia plurisecolare della vita religiosa facendoci cogliere anzitutto che esiste una unità della vita religiosa, prima della molteplicità delle sue forme, e che pertanto tutte le forme precedenti hanno qualcosa da dire sul modo in cui oggi cerchiamo di viverla.
Le riflessioni riportate nel presente volume sono il frutto di una giornata di studio tenutasi presso la Pontificia Università Lateranense nell'ottobre del 2011, organizzata dallo studio legale "Merlini & Merlini" e dallo studio di consulenza tributaria "Curina & Rossi", impegnati da molti anni nel seguire la gestione delle opere degli enti ecclesiastici in generale e specificatamente degli Istituti di vita consacrata. Alla presenza di oltre 400 persone si sono esaminati da vari punti di vista il tema dell'amministrazione dei beni e della loro gestione da parte delle opere ecclesiastiche adeguando il tutto alla difficile situazione attuale, il modo di riorganizzarle e a chi affidarle quando si è costretti a lasciarle, e secondo quali criteri in linea con il carisma originario del singolo Istituto, nel rispetto delle leggi civili e in vista della particolare configurazione di persone giuridiche nella Chiesa e quindi ente ecclesiastico. L'opera propone tre Relazioni e tre Comunicazioni di esperti del settore: S.E. Vincenzo Bertolone, il Prof. P. Vincenzo Mosca (curatore), l'avvocato Massimo Merlini, il Prof. P. Agostino Montan, l'avvocato Mons. Andrea Celli e l'avvocato Federico Rossi.
Un testo che esce in terza edizione ampiamente rifatto e con l'aggiunta di alcuni capitoli, dopo le prime due edizioni andate esaurite. Consacrazione, missione, voti, ma anche comunità, discernimento spirituale e carisma sono i temi affrontati dall'autore, che si propone di riflettere sulla vita consacrata in modo non astratto, ma a partire dal cammino concreto che essa ha compiuto nei secoli e dal percorso che, pur faticosamente, cerca di fare oggi. "Dio parla nella storia ed è lì che lo dobbiamo cercare", scrive Guccini. "Io sono abituato a muovermi così e mi sembra di essere arrivato, in collaborazione e dialogo con tanti amici, a una visione insieme storica e sapienziale che è - così mi pare - l'unico modo per individuare anche oggi i percorsi a cui siamo chiamati come consacrati".
Con l'aiuto del magistero dei papi, dei documenti conciliari e post conciliari, ma anche di esperti nell'ambito della vita consacrata, di scrittori e poeti, il libro rilegge il cammino di fede di tanti uomini e donne che hanno scelto di mettersi radicalmente alla sequela del Maestro in tempi nei quali la fede e la speranza sono messe a più dura prova. La prima parte del libro si muove nell'orizzonte teologico e spirituale, la seconda parte in quello psicologico e formativo. Le riflessioni e le finestre operative prevedono una lettura e una revisione della vita di ciascuno e di ciascuna comunità concreta nello stile di papa Francesco; non un metodo libresco, ma una immersione personale nei doni che Dio dà, nelle verità che accompagnano la vita interiore, di comunità e di testimonianza, in vista di provocare gesti personali e comunitari di gioia del Vangelo e di testimonianza della fede.
Il volume propone una traccia mariana della vocazione e della crescita nelle virtù teologali del discepolo di Cristo. Le virtù teologali descrivono tutto il dinamismo dell'esistenza cristiana, nel cammino della piena realizzazione dell'immagine e somiglianza di Dio. La riflessione è sulla fede, la speranza e la carità come virtù realizzate nella vita di Maria, Madre di Dio , portando così il lettore in mezzo a un cammino di vita beata, in Maria già compiuta, ma che pure ha conosciuto la durezza della lotta e della prova proprie di ogni credente. Quindi, uno sguardo mariano" sulle virtu'teologali del cristiano. "
L'insegnamento di Benedetto XVI ai consacrati, nel segno di un invito a restare vigilanti e a guardare al futuro con speranza. Il volume raccoglie passi di discorsi sulla vita consacrata pronunciati dal papa emerito in svariate occasioni. In queste riflessioni si legge, in filigrana, tutta la sua preoccupazione perché il carisma dei vari fondatori, lungi dall'inaridirsi, sia attualizzato con scelte coraggiose e responsabili.
Il testo affronta un tema rilevante per la vita ecclesiale presente e soprattutto futura: la questione teologico-ecclesiologica della posizione della vita consacrata nella Chiesa. A partire dalla Lumen Gentium e attraversando il dopo-Concilio fino ai nostri giorni, lo studio affronta la questione con il supporto di una ricca documentazione conciliare e postconciliare. L'autore pone in evidenza l'illuminante dottrina conciliare per una rinnovata prassi di comunione e di condivisione dell'unica missione ecclesiale, nella diversità convergente dei doni "gerarchici" e di quelli "carismatici". Ne emerge una sintesi essenziale, punto di partenza per ulteriori riflessioni e approfondimenti.
La Libreria Editrice Vaticana prosegue la pubblicazione le riflessioni del Cardinale Jorge Arturo Medina Estévez riportando in queste pagine le sue meditazioni sul ministero sacerdotale, di fondamentale importanza per tutta la struttura sacramentale della Chiesa. Si tratta di un agile testo per conoscere meglio il significato e il valore del sacerdozio, di particolare interesse sia per chi è già un fedele ordinato, ma anche per chi si prepara a diventarlo. Il volume è disponibile anche in lingua spagnola.
Che cosa hanno in comune il sacerdote e il poeta? Seppure in modo differente, entrambi sono ministri di quel sacramento della realtà che è la parola. Per Rahner la capacità e l'esercizio di percezione della parola poetica sono presupposti per sentire la parola di Dio. Cristianesimo veramente grande e poesia veramente grande hanno, del resto, un'intima affinità. Non sono la stessa cosa, come non lo sono la domanda di Dio e la risposta dell'uomo. Ma poesia grande esiste soltanto là dove non c'è spazio per il piatto borghese, che sfugge per paura agli abissi dell'esistenza, rifugiandosi in quella superficialità nella quale non si incontra il dubbio, ma neppure Dio. Un magistrale esercizio di pensiero, traccia di "un'opera tumultuosa, ricca, il cui canone è la vita" (dall'"Invito dalla lettura" di Antonio Spadaro). Due brevi saggi di Rahner sulla parola della poesia e sul rapporto tra questa e il sacerdozio. Con un "Invito dalla lettura" di Antonio Spadaro.