Queste pagine sono il frutto maturo di un'esplorazione molto affascinante. L'autrice, Ysabel de Andia, esperta indiscussa dell'argomento, prende le mosse dal mistero di Gesù Cristo: i Libri biblici ci introducono alla conoscenza di lui, è questo il senso mistico e i sacramenti ci rendono partecipi della sua vita, è questa la mistagogia. Inizia così ad approdare al mistero di Dio: nella teologia negativa l'identità di Dio sfugge a qualsiasi conoscenza, mentre lo spirito umano tenta di unirsi a Lui nella nube luminosa secondo la teologia mistica. E infine approda a una riflessione sulla mistica cristiana e non cristiana, soprattutto quella indù. Jules Monchanin (1895-1957) e Henri Le Saux O. S. B. (1910-1973) sono stati due figure di spicco nel dialogo del cristianesimo con l'India: hanno fondato un ashram cristiano a Shantivanam. E padre Monchanin ha sempre ritenuto che sarà il mistero della Trinità a convertire l'India. Nella sua esplorazione Ysabel de Andia tiene conto dei fondamentali apporti di Henri de Lubac, il quale presenta la mistica cristiana come: mistica scritturale, mistica nuziale e mistica trinitaria.
Che cosa induce gli uomini a obbedire alle leggi? Quali sono i fondamenti ultimi dell'ordine politico? Secondo Voegelin la religione è il fattore che tiene insieme le società, la chiave di volta dell'esistenza umana, che si muove in una tensione perenne tra la precarietà della vita terrena e l'eternità dell'essere assoluto. La tradizione cristiana parla di creaturalità, ovvero lo stare in relazione con l'originario divino, ma al contempo segnati dalla finitezza e dalla morte. Se per Voegelin la crisi profonda che ha investito l'Occidente negli ultimi secoli nasce dal ripiegamento su se stessi, un percorso di ascesa è possibile grazie all'esperienza, descritta da Platone, dell'essere attratti fuori da sé, che corrisponde alla forza della grazia e all'attrazione del Cristo di cui parla il Vangelo. Religione e filosofia non sono in contraddizione, ma rivelano il nucleo dell'individuo come essere umano: la tensione verso Dio, l'invalicabile limite della persona.
Eric Voegelin (1901-1985) filosofo statunitense di origine tedesca si è occupato di filosofia politica e di storia della filosofia moderna. Tra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo "Ordine e storia" (2 volumi, Vita e Pensiero, 2009-2015)
Nel centenario della sua nascita, queste pagine scelte tra gli scritti di don Giussani restituiscono l'immagine di un uomo di fede che ha fatto dell'educazione dei giovani e della dimensione dell'incontro i perni della propria esistenza e del proprio messaggio. Ripercorrendo il suo cammino, dal giorno in cui ha capito cosa fosse l'esistenza di Dio a quelli in cui ha guidato uno dei più grandi movimenti cattolici al mondo, don Giussani lascia traccia delle idee che lo hanno reso il più grande educatore del Novecento. Ed è nell'importanza attribuita all'educazione dei giovani, infatti, che si deve individuare l'elemento cardine della sua proposta. Rivolgendosi a loro con parole ed esempi che provengono dal loro sistema culturale, don Giussani li ha guidati in un percorso che doveva necessariamente partire dalla piena conoscenza di se stessi: non per imporsi sull'altro, ma per poter incontrare e accogliere l'altro. Una vera e propria educazione sociale in cui i valori cattolici sono le linee guida da seguire per il conseguimento non solo della felicità personale, ma anche di quella collettiva, per dare vita a una società in cui i diritti e le esigenze del singolo siano ascoltati e rispettati. È soltanto tramite la condivisione del bisogno - concetto alla base della nascita di Comunione e Liberazione - che l'uomo può ambire alla piena realizzazione di sé in una vita terrena che altro non è che una continua ricerca del proprio io. In queste pagine ritroviamo non solo il don Giussani teologo, educatore e uomo d'azione, ma anche l'uomo di fede che, con la sua esperienza, dimostra come la Chiesa possa rivendicare il proprio ruolo di guida uscendo da se stessa e continuando a incontrare l'altro.
L'attuale edizione delle encicliche sociali è una nuova edizione riveduta e aggiornata che include i testi del magistero sociale di Benedetto XVI e di papa Francesco. L'introduzione generale e le singole introduzioni, totalmente inedite, accompagnano il lettore a conoscere e comprendere gli sviluppi dell'attuale dottrina sociale della Chiesa. Il formato e la confezione favoriscono una buona leggibilità perché il testo possa essere usato anche per studio e approfondimento. Le encicle sociali: Rerum Novarum (Leone XIII), Quadragesimo Anno (Pio XI), Divini Redemptoris (Pio XI), Mater et Magistra (Giovanni XXIII), Pacem in Terris (Giovanni XXIII), Populorum Progressio (Paolo VI), Octogesima adveniens (Paolo VI), Laborem Exercens (Giovanni Paolo II), Sollicitudo Rei Socialis (Giovanni Paolo II), Centesimus Annus (Giovanni Paolo II), Caritas in veritate (Benedetto XVI), Laudato si' (Francesco), Fratelli tutti (Francesco).
Un vero e proprio cammino di crescita sarà quello che vivrà Vivian sulla pista olimpica dell'isola di Agapolis, con l'aiuto di allenatori d'eccezione. Sport e Storia si intrecceranno per creare il vero atleta perfetto. Si riderà e si rifletterà allo stesso tempo: un racconto che sarà alla portata di tutti! Perché "Fuori tempo"? Siamo su un'isola dove il Tempo scorre in modo diverso; ognuno ne ha una percezione diversa. Momenti in cui questo passerà più velocemente, altri meno. Il Tempo e la Storia ci daranno una mano per formarci, per crescere, per riscoprire i veri valori e farci capire così chi siamo, chi vogliamo essere e quale vogliamo che sia il nostro posto nel mondo, ricordando sempre che "la Storia comincia con t...Te!" La Storia comincia con noi, con l'amico che ci sta accanto, con Qualcuno che esiste da sempre! Età di lettura: da 7 anni.
La comunicazione è un'arte che assume anche le caratteristiche dell'artigianato. Non bastano il guizzo del genio o il talento per veicolare messaggi ed entrare in relazione. Occorrono la pazienza del cesello, la cura e la precisione dell'artigiano per smussare e limare, plasmare e incollare, modellare e rimontare. Nel suo Messaggio per la 48° Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, papa Francesco cita la celebre parabola del buon samaritano: Chi comunica si fa prossimo. E il buon samaritano non solo si fa prossimo, ma si fa carico di quell'uomo che vede mezzo morto sul ciglio della strada. Gesù inverte la prospettiva: non si tratta di riconoscere l'altro come un mio simile, ma della mia capacità di farmi simile all'altro. Comunicare significa quindi prendere consapevolezza di essere umani, figli di Dio. Mi piace definire questo potere della comunicazione come "prossimità".
Il testo esce in una nuova edizione arricchita e ampliata. Si tratta di un racconto storico dei trent'anni di vita dell'importante movimento dei cattolici nato dopo la Società della Gioventù cattolica e precedente l'Azione cattolica vero nomine. L'Opera dei Congressi è un'associazione di associazioni che unisce, dopo il compimento dell'unificazione italiana, i cattolici della Penisola assolutamente impreparati a operare dentro il Paese unificato. Lo strumento principale per unire le forze sono i Congressi, celebrati quasi ogni anno, convocati per indicare ai fedeli la linea da seguire accanto al Papa "prigioniero in Vaticano" dopo il 1870 e per ricostruire una civiltà cristiana dopo un secolo di rivoluzione. Molto importanti per comprendere cosa fu l'Opera dei Congressi, come operò e perché venne sciolta dalla Santa Sede, sono i profili dei principali protagonisti, i militanti dell'intransigenza cattolica. L'Opera dei Congressi ha contribuito in maniera determinante a costruire quel tessuto sociale a partire dalle parrocchie, fatto di banche, società di mutuo soccorso, cooperative, casse rurali, scuole parrocchiali e cattoliche, che è stato per decenni, almeno fino agli Anni cinquanta del Novecento, il Paese "reale" contrapposto a quello "legale" e finalmente vittorioso a livello politico con le elezioni del 18 aprile 1948. Poi comincerà quella rivoluzione culturale che ha posto definitivamente fine all'Italia cristiana. Tuttavia i cattolici di oggi sono in debito nei confronti di quei militanti che hanno speso le rispettive vite combattendo la buona battaglia per la gloria di Cristo e per edificare un insieme di relazioni e di ambienti che hanno rallentato la scristianizzazione. Nell'opera sono riportati i profili dei principali protagonisti.
In continuità con i volumi relativi al Vangelo di Luca (2018) e agli Atti degli Apostoli (2019), l'Autore presenta ora l'analisi sintattica del Vangelo di Matteo. Di ogni versetto viene proposto l'originale greco (secondo il testo critico K. Nestle - B. Aland, Novum Testamentum Graece et Latine, Stuttgart 201228), la traduzione italiana (nella forma più fedele possibile, con l'indicazione di eventuali varianti) e l'analisi vera e propria della proposizione. Quest'ultima rappresenta la parte essenziale del volume: il movimento sintattico del testo viene graficamente evidenziato attraverso vari livelli in cui vengono strutturate e interagiscono fra di loro le proposizioni. Inoltre viene spiegata la natura e la funzione propria di ogni parola presente nel testo, indicando le altre possibilità interpretative.
Nel 2021 Montepulciano ha onorato il suo illustre concittadino, Roberto Bellarmino, con un simposio a livello internazionale di cui si è pubblicato il risultato. Una miscellanea di saggi in cui storia di Bellarmino è affiancata dall'analisi delle sue curiose lettere e da altri numerosi testi conservati nell'Archivio diocesano ed è inoltre contestualizzata attraverso un'accurata revisione bibliografica, evidenziando la sua attività di catecheta e predicatore e la sua canonizzazione, nella cornice della cultura gesuita del Cinque-Seicento.
Il matrimonio, la famiglia, la vita spirituale, l'importanza dei sacramenti, la situazione mondiale: questi sono solo alcuni degli argomenti toccati da Fulton Sheen nel corso di un'intera vita dedicata alla predicazione tramite numerosi libri, conferenze, programmi radiofonici e televisivi. Questo libro antologico offre una panoramica completa dei lavori del famoso vescovo predicatore il cui stile unico, ricco di umorismo e di immagini concrete, mediante un linguaggio semplice, permette a tutti di avvicinarsi alla sapienza del Vangelo e alla profondità della vita cristiana. Un messaggio straordinariamente attuale e capace di preconizzare i tempi futuri, che si indirizza soprattutto ai lettori di oggi.
Domenico fu soprattutto un ragazzo che sapeva "volere". Era una «buona stoffa» e Don Bosco ne fece un prezioso abito per il Signore. Questo libro propone la sua vita come esempio per i ragazzi d'oggi che vivono in un mondo povero di ideali e dominato dal principio del successo.