La Società italiana per la ricerca teologica (SIRT), che organizza periodicamente simposi per promuovere l'investigazione critico-scientifica interdisciplinare in campo teologico, ha deciso di concentrare i propri interessi di studio attorno al "simbolo di fede". Al tema ha già dedicato i volumi curati da: C. Dotolo, Il Credo oggi. Percorsi interdisciplinari (2001); G. Giorgio, Dio Padre Creatore. L'inizio della fede (2003); V. Battaglia e C. Dotolo, Gesù Cristo Figlio di Dio e Signore (2004); C. Dotolo e C. Militello, Concepito di Spirito Santo, nato dalla Vergine Maria (2006); F. Bosin e C. Dotolo, Patì sotto Ponzio Pilato... (2007); C. Caltagirone e G. Giorgio, Salì al cielo... verrà a giudicare i vivi e i morti (2007).
I saggi raccolti nel volume rappresentano i contributi offerti all'XI Simposio della SIRT in collaborazione con il Servizio nazionale per il progetto culturale della CEI: essi vertono attorno all'ottavo articolo del simbolo apostolico «Credo nello Spirito Santo» e si dedicano a una ricognizione, complessa ma stimolante, delle questioni connesse alla figura e al ruolo della terza persona della Santissima Trinità. Lo sforzo di tutti gli studiosi è quello di "ridire" Dio nel contesto spazio-temporale in cui oggi ci troviamo a vivere, affinché la professione di fede possa ancora essere reale strumento di trasmissione della medesima fede nel mutato contesto culturale.
Sommario
Nota dei curatori. 1. E nello Spirito Santo(C. Valenziano). 2. La pneumatologia contemporanea. Indicazioni in margine allo status quaestionis (M. Melone). I. La fede nello Spirito Santo tra continuità e discontinuità. 3. Lo Spirito Santo alla luce delle ricerche sul Gesù storico (F. Bosin). 4. Lo Spirito Santo e la categoria del femminile (V. Ferrari Schiefer). II. Lo Spirito Santo tra creazione e storia. 5. Lo Spirito Santo creatore (C. Caltagirone). 6. Lo Spirito Santo e i suoi carismi. Per una rilettura della loro presenza/assenza nella storia della comunità ecclesiale (C. Militello). III. Vivere lo Spirito oggi. 7. Spiritualità contemporanea ed esistenza cristiana (M. Guzzi).
Note sui curatori
Giovanni Giorgio è docente di filosofia teoretica nella Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Lateranense ed è preside nell'Istituto teologico abruzzese-molisano di Chieti, affiliato alla predetta università. Tra le sue pubblicazioni: Il Dio ultimo come origine della verità, Roma 1998; Il pensiero di Gianni Vattimo, Milano 2006. Ha curato i volumi: Planus 2006. Quaderno di studi dell'Istituto Teologico Abruzzese-Molisano, Pescara 2006; Speranza: una sfida al presente, Pescara 2006; Fede e ragione. Un confronto fra Cristianesimo e Islam, Chieti 2007, e per le EDB: Dio Padre Creatore. L'inizio della fede (2003) e Salì al cielo… verrà a giudicare i vivi e i morti (2007).
Mary Melone è docente di teologia trinitaria e pneumatologia presso la Pontificia Università Antonianum (Roma), dove è preside dell'Istituto superiore di scienze religiose "Redemptor Hominis". Ha pubblicato: Lo Spirito Santo nel 'De Trinitate' di Riccardo di S. Vittore, Roma 2001, e uno studio sullo Spirito Santo nel pensiero di Bonaventura da Bagnoregio in Dizionario Bonaventuriano, Padova 2008.
La Parola e il mistero della rivelazione del Dio trinitario
La centralità della rivelazione in Gesù Cristo come fondamento della dottrina trinitaria
Un libro protestante ed ecumenico
La Parola come punto di osservazione complessivo dal quale contemplare il mistero della rivelazione del Dio trinitario.
La rivelazione in Gesù Cristo come fondamento della dottrina trinitaria della chiesa attraverso l'esame del suo contenuto e struttura nonché tramite l'analisi delle forme mediante le quali la Parola si comunica.
Dalla quarta di copertina
Più che un tema della teologia, in questo volume la nozione di parola di Dio è considerata un punto d'osservazione complessivo dal quale contemplare il mistero della rivelazione del Dio trinitario.
La centralità della rivelazione in Gesù Cristo è illustrata come fondamento della dottrina trinitaria della chiesa: in primo luogo mediante l'esame del suo contenuto e della sua struttura (Gesù Cristo come evento della salvezza e come comandamento di Dio); in secondo luogo mediante l'analisi delle forme attraverso le quali la parola si comunica (Gesù Cristo nella Scrittura, nella predicazione, nel dogma ecclesiale, nella teologia e nella celebrazione dei gesti della grazia o "sacramenti").
Un libro "protestante", perché ispirato dalla convinzione che la Riforma abbia riscoperto la freschezza dell'evangelo in termini tuttora pertinenti e attuali, ma anche un libro "ecumenico" nella misura in cui l'evangelo non è monopolio di una confessione bensì dono di Dio al mondo.
L'assunto di partenza del presente saggio è la consapevolezza che l'Occidente stia attraversando una profonda crisi culturale, che è anche - proprio perché il messaggio evangelico ne ha permeato le radici fin dalle origini della civiltà europea - crisi della cultura cristiana, dell'uomo cristiano. Diviene allora estremamente importante - non solo per la Chiesa, ma per l'intera società e per i diversi “saperi” che dentro la crisi cercano un nuovo orientamento - riflettere e comprendere tale crisi a partire dai contenuti della Rivelazione. È quanto si propone Zanghí nella sua riflessione sulla storia, sulla realtà sociale e politica europea. Proprio perché la Rivelazione cristiana è nella sua essenza la manifestazione di un Dio Uno e Trino, il modello trinitario diventa nel presente saggio chiave di volta di una nuova e originale visione della storia europea.
Il testo raccoglie gli atti del seminario biblico La visione del Dio invisibile nel volto del Crocifisso, svoltosi pressù la Cattedra Gloria Crucis della Pontificia Universita' Lateranense.
Un maneggevole compendio che ci guida a incontrare l'autentico e affascinante volto di Dio che risplende sul volto di Gesù Cristo. L'autore con sicurezza ci prende per mano e ci guida a incontrare l'autentico e affascinante volto di Dio che risplende sul volto di Gesù Cristo, il Figlio Crocifisso e Risorto, e che lo Spirito Santo, da Lui effuso senza misura" nella Pasqua, interiorizza nel nostro cuore e illumina di luce e di vita sempre nuove. In questo testo il volto di Dio non brilla come un sole lontano e inaccessibile, ma proietta vigorosamente i raggi della sua luce su tutte le dimensioni della nostra esistenza: personale e sociale, terrena e definitiva. "
La dottrina della Trinità - insieme a quella dell'incarnazione - rappresenta il cuore della fede cristiana. Fino al Concilio Vaticano II tale dottrina occupava ambiti marginali nella teologia dogmatica. La dottrina del Dio trino infatti era elaborata in subordinazione al concetto del Dio uno. È quanto, ad esempio, aveva tentato di fare san Tommaso: coniugare l'unità di Dio con la sua trinità. Con il Concilio Vaticano II si assiste ad un cambiamento di prospettiva: il punto di partenza è l'evento salvifico di Gesù Cristo, via di accesso al mistero di Dio. Il presente volume vuole essere un piccolo trattato di dottrina trinitaria in cui l'Autore affronta le principali questioni mettendo in risalto come il cambiamento di prospettiva avvenuto con il Concilio Vaticano II abbia reso necessarie una diversa fondazione e una diversa metodologia per l'elaborazione del trattato. Il testo procede per tesi: dopo una breve formulazione della tesi, vengono esposti i punti essenziali della questione e una breve bibliografia di base.
Che questa nuova edizione sia interamente riveduta è indicato in modo evidente dal fatto che il manuale esce ora con una doppia firma. Si tratta comunque di una revisione nella fedeltà: è stato infatti rispettato l’impianto dell’opera, distinta in due parti – anamnesi ed epiclesi – corrispondenti all’auditus e all’intellectus fidei. Le integrazioni sono anzitutto bibliografiche; le novità riguardano l’articolazione della seconda parte in tre capitoli e la bibliografia ragionata, inserita alla fine di ogni capitolo piuttosto che al termine delle due parti, perché il lettore possa orientarsi immediatamente negli argomenti trattati nei capitoli stessi.
Del tutto nuova, rispetto all’edizione precedente, è la sezione II del capitolo conclusivo sulla «vita nello Spirito». La scelta non si discosta dalle brevi suggestioni della Conclusione proposta nella prima edizione come «Paraclesi: La vita nello Spirito». Ampliare quelle prospettive nella linea dell’esistenza cristiana, riprendendo la dottrina della vita teologale nella fede, speranza e carità, illuminata e sostenuta dai doni dello Spirito Santo, è sembrato il modo più adatto per esplicitare e applicare le virtualità di una sintesi pneumatologica davvero capace di cogliere il riverbero del mistero e di indicare la presenza dello Spirito nella storia e nella vita dell’uomo.
Nella convinzione degli autori che – come diceva Barth – dello Spirito è «impossibile parlare» ma anche «impossibile tacere».
Sommario
Prefazione alla I edizione. Prefazione alla II edizione. Introduzione: il deserto e lo Spirito. I. Anamnesi: la rivelazione dello Spirito. 1. Lo Spirito nella Parola rivelata. 2. Lo Spirito nella fede della Chiesa. II. Epiclesi: la presenza dello Spirito. 3. Dall’evento al mistero: Lo Spirito nella Trinità. 4. Dall’evento al sacramento: lo Spirito e la Chiesa. 5. Dal sacramento al compimento: lo Spirito, la storia, l’eschaton. Conclusione: «Veni, creator Spiritus». Bibliografia generale. Indici.
Note sugli autori
Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, già assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, ha insegnato teologia alla Pontificia Università Gregoriana.
Dario Vitali, presbitero della diocesi di Brescia, è stato segretario dell’Associazione teologica italiana (ATI) ed è docente di ecclesiologia alla Pontificia Università Gregoriana.
Riflessioni sulla prima questione teologica. La domanda di Dio e risolta? E' esistito, esiste, esistera mai un uomo che non si sia posta la prima questione teologica? L'umanesimo puo fare a meno di Dio? La ricerca dell'identita dell'uomo puo porre la domanda chi sono io?" senza la domanda "chi sono io, mio Dio?". Non e forse vero che la domanda di Dio fa l'uomo e la donna 'persona', capax Dei? L'Autore, teologo e scrittore, cerca in questo libro di analizzare questa incancellabile domanda, di parlare di Dio di fronte alla ragione critica, prendendo sul serio obiezioni e dubbi, perche anch'essi sono passaggi, inevitabili ma superabili, del cammino verso Dio. La riflessione percorre tre tappe: l'esodo dell'uomo verso Dio (analisi filosofica della domanda e ricerca nelle religioni), l'avvento di Dio nell'uomo (Gesu Cristo, la rivelazione biblica), la ricerca e l'approdo alla verita tutta intera (teologia trinitaria, "Dio e Amore"). "
Nella consapevolezza che nella tradizione cristiana le opere d’arte sono fontes theologiae e non soltanto ornamenta ecclesiae, da alcuni anni nella Facoltà teologica di Firenze si è costituito un gruppo di ricerca intenzionato a percorrere il mosso e frastagliato crinale fra l’esperienza teologica e l’esperienza artistica. Il gruppo ha deciso di focalizzare l’attenzione su un’opera concreta che, oltre all’altissimo livello estetico e all’evidente importanza storica, fosse anche teologicamente carica di significato: l’affresco di Masaccio raffigurante la Trinità con Maria, Giovanni e donatori nella basilica di Santa Maria Novella a Firenze.
Nel raffigurare la Trinità, Masaccio osa rappresentare il mistero di Dio, così come il dogma fondamentale della dottrina cristiana lo aveva definito: uno e trino. Egli, guidato nella sua opera dai maestri di teologia residenti nell’attiguo convento, crea un capolavoro che nasce dentro una comunità civile cristiana e ad essa è destinato. Studiata finora esclusivamente dagli storici dell’arte, la Trinità di Masaccio diviene quindi nel volume oggetto di studio da parte dei teologi, nella convinzione che un intreccio tra le riflessioni degli esperti di entrambe le discipline potrà arricchire la comprensione del capolavoro e portare un contributo nuovo sia al cammino della teologia che a quello della storia dell’arte.
Sommario. Introduzione (S. Dianich - T. Verdon). Il contesto. Università e cenacoli culturali a Firenze tra fine Trecento e primo Quattrocento (G.C. Garfagnini). Il movimento spirituale a Firenze nella prima metà del Quattrocento (P. Giannoni). Prospettive teologiche. I cieli squarciati. Un approccio biblico alla Trinità di Masaccio (R. Filippini). Dire/raffigurare il Dio trino. Riflessione in margine alla Trinità di Masaccio (A. Pellegrini). Prospettive storiche. L’Amore, la famiglia e la città. La Trinità di Masaccio in contesto (T. Verdon). Imago humilis (F. Saracino). «Io fu[i] g[i]a quel che voi s[i]ete...». Immagini della morte nella Trinità di Masaccio (G. Cioli). Una riflessione ermeneutica. Guardare la Trinità di Masaccio dopo la cesura del Novecento (E.M. Vannoni). La Trinità di Masaccio in Santa Maria Novella. La fruizione dell’opera (S. Dianich).
Note sui curatori
Severino Dianich è ordinario di ecclesiologia presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale e vicario episcopale per la cultura e l’università della diocesi di Pisa. È autore di numerosi saggi e articoli in riviste scientifiche e di grande divulgazione.
Timothy Verdon, statunitense (nato in New Jersey nel 1946), è uno storico dell’arte formatosi alla Yale University. Vive in Italia da trent’anni e dal 1994 è sacerdote a Firenze, dove dirige l’Ufficio diocesano per la catechesi attraverso l’arte. Coordinatore di convegni internazionali su argomenti relativi all’arte sacra e autore di libri e articoli in inglese e in italiano, è consultore della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa, Fellow del Harvard University Center for Renaissance Studies, docente presso la Stanford University e la Facoltà teologica dell’Italia centrale.
Figura tra le più originali e creative della teologia ortodossa del XX secolo, Sergej Bulgakov (1871-1944) compie un percorso intellettuale ed esistenziale affascinante: giovanissimo, abbandona la fede e si avvicina al marxismo; passa quindi all’idealismo, per poi tornare con una consapevolezza nuova alla fede ortodossa, l’unica risposta integrale alla ricerca di senso dell’umanità. Tale vicenda esistenziale influenza e confluisce nella sua riflessione teologica. Ne Il Paraclito affronta la "questione del Filioque", ovvero la relazione dello Spirito Santo con il Padre e il Figlio nella Trinità, questione da secoli considerata elemento di divergenza tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. Sulla base di una profonda lettura della teologia patristica occidentale e avvalendosi delle categorie della filosofia idealista, Bulgakov sviluppa un modello di teologia trinitaria che supera tale divergenza.
Gregorio di Nissa (335 ca.-394 ca.) affronta nel trattato Ad Ablabium un aspetto fondamentale della dottrina cristiana sul mistero della Trinità: come sia possibile che le tre divine Persone siano Uno e che un Dio sia tre Persone, ovvero come si possa affermare che esistono tre ipostasi in Dio, ma al tempo stesso un’unica sostanza. Nell’interpretazione del problema Gregorio di Nissa arriva ad una soluzione di grandissima ricchezza teologica: compara la natura divina con quella umana, evidenziando come mentre gli uomini agiscono ciascuno per proprio conto, per cui tre uomini sono effettivamente tre, l’attività delle tre Persone divine è una e unica, per cui pur essendo tre sono una. Giulio Maspero dedica il presente saggio all’analisi teologica dello scritto nisseno, corredando il commento con una nuova traduzione del testo.