Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento.
Pubblicata nel 1785, "La fondazione della metafisica dei costumi" è l'opera di Kant dedicata interamente alla filosofia pratica, con l'esplicito obiettivo di esaurire gli aspetti più strettamente teorici del sistema che aveva da lungo tempo progettato: la metafisica dei costumi. La Fondazione assolse il compito di presentare al pubblico la filosofia morale kantiana, ma ebbe allo stesso tempo il paradossale effetto di allontanare ancora la stesura della vera e propria "Metafisica dei costumi" che verrà pubblicata solo nel 1797-98. L'obiettivo principale è chiaramente indicato da Kant: "La presente Fondazione non è altro che la ricerca e la definizione del supremo principio della moralità, che da sola costituisce un'impresa compiuta nei suoi scopi e da separarsi da ogni altra ricerca morale".
Il "ritorno di Dio" sembra caratterizzare la cultura e la mentalità contemporanee. Ma oggi quale può essere il senso dell'esperienza religiosa? La risposta di Gianni Vattimo è il frutto della sua riflessione filosofica nell'orizzonte post-metafisico, che lo porta a leggere nell'incarnazione di Cristo la secolarizzazione del principio divino e nell'"ontologia debole" la trascrizione del messaggio cristiano. Ma questa proposta - anzi riproposta della dimensione religiosa è anche profondamente radicata nell'esperienza personale: perché, argomenta Vattimo, è impossibile produrre discorsi religiosi senza assumersi il rischio di un impegno diretto.
Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento. Testo originale nell'edizione di Ferdinand Alquié. Traduzione di Maria Garin. Introduzione di Tullio Gregory.
Dopo la pubblicazione del "Tractatus logico-philosophicus", Wittgenstein riprese sistematicamente a filosofare solo nel 1929, cioè dopo un intervallo di quasi quindici anni dalla stesura del suo primo libro. Se consideriamo che tutto il materiale da cui furono tratte le "Osservazioni filosofiche" risale a quel periodo, non sorprende di trovare in quest'opera una presa di coscienza e una radicale disamina dei lati più problematici o decisamente insostenibili del geniale sistema del "Tractatus". L'opera contribuisce ad abolire definitivamente almeno un luogo comune: quello di un Wittgenstein filosofo del linguaggio ideale convertito in epoca matura alla filosofia del linguaggio ordinario.
Questa nuova edizione italiana di "Della grammatologia", aggiornata e rivista nei suoi riferimenti bibliografici rispetto all'edizione del 1969, ripropone oggi lo stesso rigore e la stessa passione di un approccio non accademico al sapere. Non accademico nel senso di difficilmente inquadrabile in termini disciplinari e polemico con chi non si interroga sulle condizioni del proprio gesto di pensiero. Si tratta di un rigore e di una passione che la storia di questi trent'anni ha messo alla prova in modo radicale. Il termine traccia e il termine scrittura, entrati in circolo nel clima filosofico insieme al termine de-costruzione, sono forse oggi meno equivocabili nel loro rapporto con lo stile di pensiero che li produce. La ricchezza di materiali che in questo testo viene presentata ha lo scopo inesorabile di chiarire il movimento di produzione - sorta di piega generativa - che è all'opera nel concetto di segno e coinvolge l'io come attore della significazione. Da Saussure alle teorie linguistiche, da Lévi-Strauss al "Saggio sull'origine delle lingue" di Rousseau, dalle teorie moderne della scrittura a Vico, viene disegnato un approccio alla strategia del discorso filosofico che spiazza sia il dibattito sull'ermeneutica sia una nostalgia fenomenologico-ontologica che non si misuri effettivamente con la genesi del suo linguaggio.
IL PRESENTE VOLUME E`LA PRIMA TRADUZIONE ITALIANA DI TOPICS IN EDUCATION, IL CORSO DI LONERGAN SULL EDUCAZIONE E LA SUA BASE FILOSOFICA TENUTO DALL AUTORE. L OPERA E`CORREDATA DA INDICE ANALITICO. Il pensiero di lonergan puo`caraterizzarsi come un'opera di ampliamento e di sintesi. Ampliamento continuo di contesti umani, culturali, scientifici; sintesi dei grandi autori del pensiero classico e medioevale.il presente volume e`la prima traduzione italiana di topics in education, il corso di lonergan sull'educazione e la sua base filosofica tenuto dall'autore in occasione del cen tenario della nascita di john dewey. Il messaggio sostanziale di lonergan consiste nell'a uspicare la realizzazione di una filosofia dell'educazione e della formazione e nell'ind icarne il contesto che comprenda la societa, lo sviluppo, il bene dell'essere umano. L'opera e`corredata da ind