Un libro cartonato e illustrato per i più piccoli, alla scoperta del mondo della mucca Moka. Età di lettura: da 2 anni.
Nella Germania del Terzo Reich, mentre imperversa l'occupazione nazista e milioni di persone vengono perseguitate, Ernst Lossa si chiede: Perché io? Perché proprio io? Ernst ha solo quattro anni quando, nel 1933, viene separato dalla sua famiglia di nomadi e mandato in un orfanotrofio, e poi da lì trasferito in un riformatorio. Giudicato "irrecuperabile", all'età di dodici anni viene trasferito ancora, questa volta in un manicomio. Ernst però non si arrende all'immagine di sé che vede riflessa negli sguardi degli altri. Non si sente né diverso, né sbagliato. Nonostante gli orrori nazisti non risparmino neanche i bambini, lui stringe amicizie e vede nascere il suo primo amore, lottando fino alla fine per la salvezza. Tra il 1939 e il 1945 oltre 200.000 persone furono vittime del programma di eutanasia nazista. Questa è una storia vera, per ricordare Ernst e tutti coloro che come lui hanno amato la libertà.
"La mucca Moka decide di fare una bella passeggiata. Moka vede un campo pieno di erbacce. Moka vede una casetta tutta rovinata, un pozzo e un vecchio aratro..." Età di lettura: da 5 anni.
Un viaggio per piccoli curiosi alla scoperta delle espressioni artistiche più significative dell'uomo. Età di lettura: da 6 anni
Un paradosso è una contraddizione che non riusciamo a eliminare: un uomo risulta essere vivo e morto, un oggetto sembra esistere e non esistere, una proposizione è vera e falsa contemporaneamente, e non c'è modo di risolvere il problema e prendere una decisione. Che cosa dobbiamo fare di fronte a evidenze di questo tipo? L'autrice suggerisce una risposta, esplorando le più recenti teorie filosofiche sull'argomento e compiendo una ricognizione ragionata nel territorio dei paradossi oggi più frequentemente studiati. La lettura non richiede specifiche conoscenze di logica: ogni formalizzazione è immediatamente tradotta in termini informali e comprensibili per chiunque.
La storia è cambiata. Mentre l'Europa ha smesso di essere il centro del mondo, i processi di modernizzazione non appaiono più lineari e uniformi e i conflitti etnico-culturali sembrano aver sostituito lotte politiche e scontri di classe come dinamiche storiche dominanti. Sono cosi diventati rapidamente impraticabili forme tradizionali di narrazione storica, grandi affreschi etico-politici, scenari da sistema-mondo, come mostrano le interpretazioni del Novecento discusse negli ultimi anni. "Storia e globalizzazione" ripercorre la crisi della storia così come è stata pensata negli ultimi due secoli e ne affronta un elemento cruciale: il tramonto della fiducia nell'unità sostanziale della vicenda umana in un'ottica di progresso, a causa di una globalizzazione inseparabile da intensi processi di frammentazione. Il destino del mondo sarà inevitabilmente quello dello scontro di civiltà? Malgrado le sfide che ne scuotono l'impianto tradizionale, forse proprio la storia, più di altre scienze umane, è oggi in grado di mettere in discussione certezze scontate. Solo la prospettiva storica, infatti, riesce a liberare dalla prigionia di un presente sconfinato e concorre a sciogliere il dilemma tra cittadinanza planetaria e identità particolari.
In questo libro il caso Moro, uno degli eventi più traumatici nella storia dell'Italia repubblicana, è ricostruito secondo una prospettiva nuova che lo considera non tanto un fatto criminale da indagare in maniera poliziesca, ma una "tragedia" morale e politica. Fondandosi su un'ampia messe di testimonianze e materiali inediti, Giovagnoli racconta come governo e partiti, stampa e opinione pubblica affrontarono i dilemmi non solo politici del caso: le alternative della trattativa e della fermezza, l'atteggiamento verso le Brigate rosse, la ricerca di possibili mediazioni, il ruolo della Chiesa. In questa luce, il caso Moro è ricollocato nel più largo quadro dell'evoluzione politica italiana, dove segna il punto di massimo avvicinamento del Pci alla De e alle istituzioni, oltreché il principio della fine per la stagione del terrorismo.