Questo libro esamina la dottrina della punizione «fino alla quarta generazione» presente nel Decalogo. Benché questa fosse una legge «di origine divina», il fatto di punire innocenti solo perché figli o nipoti di malfattori fu apertamente considerato ingiusto da parte dell’Israele antico. Gli autori di epoca successiva erano in grado di criticare, rifiutare e addirittura sostituire questa dottrina problematica con la nozione alternativa di retribuzione individuale. Il canone in via di formazione costituisce la fonte del suo stesso rinnovamento: esso favorisce una riflessione critica sulla tradizione testuale e promuove la libertà intellettuale. Grazie a questa creativa impresa ermeneutica gli scribi riuscirono a travasare il nuovo nell’antico; soltanto così l’antica parola divina poté sostenere ancora e per sempre la vita del popolo.
Il volume, al fine di incoraggiare ulteriori approfondimenti, include un prezioso saggio bibliografico sui diversi approcci all’esegesi intra-biblica, presentando i contributi di studiosi europei, israeliani e nordamericani. Revisione legale e rinnovamento religioso nell’Israele antico apre nuove prospettive per gli studi umanistici, nel contesto dell’attuale dibattito sui temi della canonicità, dell’autorità e della paternità del testo biblico.
Destinatari
Un pubblico colto interessato alle questioni di ermeneutica biblica
Autore
Bernard M. Levinson è titolare della cattedra Berman Family di studi giudaici e Bibbia ebraica presso l’Università del Minnesota. È autore di Deuteronomy and the Hermeneutics of Legal Innovation (1997), con cui, nel 1999, ha vinto il Premio Salo W. Baron per il miglior primo libro di letteratura e pensiero, assegnato dall’American Academy for Jewish Research. È co-curatore di diversi volumi - tra i più recenti, The Pentateuch as Torah. New Models for Understanding Its Promulgation and Acceptance (2007) - e autore di «The Right Chorale». Studies in Biblical Law and Interpretation (2008). La valenza interdisciplinare della sua ricerca è stata riconosciuta con diversi incarichi sia presso l’Institute for Advanced Studies di Princeton, sia presso il Wissenschaftskolleg di Berlino.
In breve
Quindici figure bibliche – Abramo e Mosè, Naaman il Siro e l’anonimo servo del Signore, Giona, Ester, Susanna, Gesù con Pietro, Giacomo e Giovanni, la Samaritana, Marta e Maria, il cieco nato, ma anche personaggi delle parabole come il fariseo e il pubblicano, il padre misericordioso, l’uomo ricco e il povero Lazzaro – scandiscono l’itinerario spirituale di Quaresima, lungo il quale i credenti in Cristo sono esortati a intensificare l’ascolto della parola di Dio.
Descrizione
Il periodo quaresimale ci propone un cammino di quaranta giorni dove sperimentare in modo efficace l’amore misericordioso di Dio, ritornando a lui con tutto il cuore, a lui che ci converte.
È una consolazione percorrere proprio quel cammino in compagnia di figure bibliche come queste che, con il loro esempio, ci spronano ad accogliere la volontà divina e ci preparano a rivivere il mistero pasquale. Ed è un’autentica sfida averle al proprio fianco, confrontarsi con la loro testimonianza, gareggiare con i loro doni di fede, far battere il proprio cuore all’unisono con il loro – e con il cuore di Dio!
Il testo propone un approccio di lectio divina sul Vangelo di Marco, scrutando l'aspetto "taumaturgico" della vita di Gesù.
Le origini del mondo e dell'umanità sono presentate con la metodologia della "lectio divina" nell'intento di dare una chiave di lettura che permetta di "decifrare" il "progetto teologico" degli antichi racconti biblici.
Sette figure bibliche - Isaia e i poveri del Signore, Zaccaria ed Elisabetta con Giovanni Battista, Maria e Giuseppe - punteggiano il cammino che ha per traguardo il Natale del Signore. Per ognuna sono individuati due brani della Scrittura che vengono letti e commentati secondo il classico metodo della lectio divina.
Di don Bosco si può dire quello che lui stesso scriveva a proposito di Vincenzo de’ Paoli: un santo che «si era proposto Gesù Cristo a modello; attingeva nel Vangelo tutta la sua morale, tutta la sua civiltà, tutta la sua politica; e coloro che l’hanno frequentato di più riguardarono come per sua insegna particolare quelle parole che un eccesso d’amore gli fece una volta pronunziare: Non trovo cosa che mi piaccia se non in Gesù Cristo».
Nei numerosi scritti di don Bosco F. Perrenchio ha contato 1.389 citazioni o riferimenti espliciti o impliciti al Vangelo di Matteo, 160 a quello di Marco, 756 a quello di Luca e 538 a quello di Giovanni. A questi 2.843 riferimenti si possono aggiungere le lunghe parafrasi dei testi evangelici che troviamo sia nella sua Storia sacra sia nella sua Storia ecclesiastica, e anche le abbondanti indicazioni reperibili nelle Memorie biografiche.
Se vogliamo “leggere il Vangelo con don Bosco”, troveremo al centro di tutto Gesù, il Cristo promesso nell’AT, e sua madre Maria. Gesù ci conduce al Padre celeste, nostro padre provvidente, onnipotente, misericordioso e giusto. Per conseguire la salvezza, andiamo con fiducia al nostro “divin Salvatore”, che ha sofferto ed è risorto. Se vogliamo conoscere la verità, ascoltiamo attentamente il nostro “divin Maestro”. E per vivere da veri discepoli di Gesù, dobbiamo sceglierlo in tutto come il nostro “gran Modello”. La sua Chiesa, fondata su Pietro, è assistita dallo Spirito Santo e fecondata dai sacramenti; essa ha bisogno di operai che lavorino, anche e specialmente con la professione dei consigli evangelici. E non dimentichiamo la vita del mondo che verrà! Ultima parola di don Bosco, nella sua lettura trasversale di tutto il Vangelo: Gesù ama “con parziale affetto” i fanciulli e i giovani.
Scoprire il cuore senza vergogne, ma anche riconoscere che esso esige una fedeltà e una trasparenza di tutto l’essere, per accettare le cose grandi a cui ci spinge, con intuizioni ed emozioni che valgono quanto uno sguardo acuto. Questi ventuno testi di lectio divina sui Vangeli intendono condurre il lettore verso un’avventura di scoperta e di progetto che emerge da alcuni passaggi chiave: dagli Inizi incerti e titubanti, al costituirsi di una Compagnia di amici e discepoli, alla ricerca di un Altrove che sfida e attrae, passando per Lacerazioni dolorose ma illuminatrici, si arriva all’Incontro con il Vivente nella luce della risurrezione. Un’avventura insieme meditativa ed esploratrice, con continui agganci con la vita concreta e le risonanze letterarie, specie nel «Portico dei gentili», sezione originale di ogni lectio divina.
Autore
BRUNO SECONDIN, carmelitano, ha studiato a Roma, in Germania e a Gerusalemme, ed è ordinario di teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Svolge la sua attività pastorale a Roma, ha pubblicato una trentina di libri ed è impegnato attivamente nella rielaborazione della spiritualità nei nuovi contesti ecclesiali e culturali. ANTONIETTA AUGRUSO, laica, insegnante di religione nelle scuole statali a Roma, ha conseguito il diploma di laurea in teologia all’Università Gregoriana di Roma (1994) e si è perfezionata in tematiche interreligiose con un master internazionale all’Università Roma Tre, elaborando una tesi sulla pedagogia usata nel villaggio della pace Nevé Shalom (Israele). Scrive di spiritualità attuale su varie riviste e ha già collaborato per altri volumi di questa collana.
Mentre la Chiesa si prepara all’Incontro Mondiale delle Famiglie con il Papa, sul tema «La famiglia: il lavoro e la festa», i Gruppi di Ascolto della Parola possono favorire nelle nostre abitazioni preziosi momenti di riflessione condivisa sul «vangelo della famiglia». La Sacra Scrittura ci parla di questi argomenti fin dalle prime pagine della Bibbia. Dio, creando la coppia umana a sua immagine e somiglianza, affida alle mani dell’uomo il lavoro faticoso e celebra la prima vera festa al termine della creazione. Nei profeti la famiglia appare segno e strumento dell’azione salvifica di Dio per il suo popolo. Nei Vangeli la famiglia e la rispettiva casa, si mostrano luoghi naturali di tante vicende ed insegnamenti di Gesù. Negli Atti degli apostoli le case con le rispettive famiglie diventano luogo privilegiato dell’annuncio del Vangelo. L’itinerario proposto quest’anno prende spunto dal «Rotolo di Rut», un autentico gioiello narrativo, che pur essendo ambientato nel mondo antico, si rivela interessante ed attuale. Nella sua brevità e sotto le apparenze di vicende bucoliche, permette ai lettori di incontrare personaggi, che nel loro vissuto quotidiano, affrontano questioni decisive, quali la solidarietà, l’emigrazione, il lavoro, la formazione della famiglia e la festa.
Il testo è pensato come una serie di 31 brevi meditazioni a partire da versetti biblici, scelti seguendo l’ordine dei libri dalla Genesi all’Apocalisse.
Si tratta sempre di meditazioni a carattere spirituale e non esegetico, per accompagnare la meditazione lungo l’arco di un mese.
I nuclei tematici sono: Eucaristia come umile presenza di Dio tra noi, come dono di Amore, come nutrimento, come comunione e carità fraterna, come viatico, come Dio in noi e noi in Dio (vita interiore), come pregustazione del cielo.
L’Eucaristia è iL sacramento della presenza reale di Cristo in mezzo al popolo di Dio in cammino verso il compimento della storia di salvezza. E' il pane dell’uomo pellegrino, “viator”; è il sostegno necessario per affrontare la fatica della strada, spesso accidentata, piena di insidie e di ostacoli imprevisti.
(L’autrice)
Punti forti
La fama dell’autrice. Un mese con l’Eucaristia attraverso una serie di 31 agili e brevi lectio su alcuni versetti scritturistici. Evento che consiglia l’uscita: XXV Congresso Eucaristico ad Ancona a settembre 2011.
Destinatari
Diretto al larghissimo pubblico, poiché la collana, secondo quanto indicato negli Orientamenti pastorali dei vescovi italiani, vuole valorizzare la pratica della lectio divina sia a livello personale che comunitario.
Autrice
Anna Maria Cànopi è abbadessa dell’abbazia benedettina “Mater Ecclesiae” sull’isola di San Giulio (Novara). Già conosciuta e apprezzata per la sua collaborazione all’edizione della Bibbia Cei e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici, è voce autorevole nell’ambito della spiritualità biblica, liturgica e monastica. Numerose le sue pubblicazioni di ampio respiro ecclesiale. Con Paoline Editoriale Libri ha pubblicato molti testi, fra i quali recentemente: La Grande Settimana (20072), La santa Messa (2008), oltre ai sedici volumetti di lectio divina nella collana Coltivare la Parola.
Si può essere felici senza Dio? Si può essere felici con Dio? Quasi in risposta alla prima domanda, degli atei inglesi hanno recentemente promosso una campagna pubblicitaria, facendo apparire sugli autobus la scritta: "Probabilmente Dio non esiste. Smettila di preoccuparti e goditi la vita". Da parte nostra non ci sentiremmo così sicuri, perché vediamo attorno a noi molte inquietudini e smarrimento. Alla seconda domanda rispondiamo dicendo che, pur in mezzo a nebbie e incertezze, siamo al corrente di numerose testimonianze che permettono di dare una risposta positiva. Il titolo dato a queste pagine, "Si può essere felici con Dio? Alla ricerca della gioia", è piuttosto provocatorio, dal momento che la gioia non viene quando la ricerchi, ma quando la accogli come dono e la coniughi come tale. Ma questo dono si inserisce nella ricerca umanissima dell'autorealizzazione e nella ricerca del benessere personale e comunitario. Il presente lavoro, centrato sulla parola di Dio, mette a disposizione dei commenti di san Francesco di Sales, maestro di una vita cristiana improntata alla gioia.
Il volume offre, dopo una rapida introduzione alla Lectio divina, 73 ampie proposte di meditazione sulla Parola del Signore: una meditazione per ciascuno dei 73 Libri che compongono la Bibbia. Offre in sostanza l'opportunità di verificare e vivere di persona - su testi di un certo spessore - quella realtà spirituale, vera ricchezza della Chiesa, che è la Lectio divina. E che la Chiesa raccomanda ai cristiani con insistenza sempre maggiore. Il volume è nato da esperti cattolici e con la collaborazione fraterna dell'Alleanza Biblica Universale. I brani delle meditazioni sono tratti dalla Bibbia Parola del Signore, cioè la Tilc, Traduzione interconfessionale in lingua corrente: una Bibbia aperta e a pieno titolo ecumenica.
Ma perché Dio va incontro alla sua sconfitta? Camminando con Gesù, verso la meta finale del Calvario, i discepoli scoprono un volto di Dio come mai l’avrebbero immaginato. Lo sconcerto e la paura invadono il loro cuore. Ma poco alla volta tutto si rasserenerà per far emergere la fede e l’amore. Di trionfare a Dio non importava nulla. La sua vittoria è regalare all’uomo un cuore che ama.