Il libro si rivolge, in particolare, ai parroci e agli insegnanti di religione, ai diaconi e ai membri dei consigli parrocchiali, ai volontari e ai componenti dei gruppi ecclesiali, ai genitori che vogliono trasmettere la fede ai loro figli. L'obiettivo è riassumere i "buoni motivi" per vivere nella Chiesa e individuare le ragioni e gli stimoli che possono ridare vigore all'impegno. Dopo un'analisi dell'attuale situazione ecclesiale, il volume si concentra su temi centrali come la comunione e la scoperta di senso, la spiritualità e la contemplazione, la solidarietà e il servizio ai poveri, l'impegno per i valori e la possibilità di trovare vie d'uscita dalla colpa e dal peccato. L'autore si occupa anche delle questioni scottanti dibattute oggi nella Chiesa, mostrandone i retroscena, spiegandone i contesti e tratteggiando possibili soluzioni.
Fin dai primi giorni del suo pontificato, papa Francesco ha scosso e interrogato la coscienza di una Chiesa spesso paralizzata dalle paure e distante dai problemi concreti delle persone. In gioco non c'è solo un aggiornamento o un adattamento della vita ecclesiale ai tempi di oggi, ma una conversione più radicale che richiede di «tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Vangelo». Come ha scritto il pontefice nell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, Gesù Cristo può infatti «rompere gli schemi noiosi nei quali pretendiamo di imprigionarlo e ci sorprende con la sua costante creatività».
Questo libro, che si propone di aiutare le comunità cristiane a rispondere in modo nuovo e responsabile all'invito del papa, formula la concreta proposta dei «Gruppi di Gesù», che intendono recuperare l'essenziale del Vangelo al fine di rigenerare la vita delle parrocchie.
Le riflessioni che l'Autore propone mirano alla riflessione e alla meditazione sul senso della Preghiera e della Celebrazione cristiana, nella prospettiva della Nuova evangelizzazione, e sulla scorta del Catechismo della Chiesa Cattolica. Per la conversione missionaria" voluta da Papa Francesco la liturgia e la preghiera rivestono un ruolo fondamentale. L'evangelizzazione gioiosa si fa bellezza nella Liturgia. La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia, la quale è anche celebrazione dell'attività evangelizzatrice e fonte di un rinnovato impulso a donarsi, come dice la Evangelii gaudium. E' la prospettiva che ispira queste pagine, che vogliono invitare a rileggere le parti che il Catechismo della Chiesa Cattolica dedica alla "Celebrazione del mistero cristiano" (parte seconda) e alla "Preghiera cristiana" (parte quarta). "
Attraverso un poderoso sforzo di sintesi, Lutero presenta in poche pagine i lineamenti fondamentali della fede cristiana, come un cristiano o una cristiana che vivano la propria fede in modo responsabile devono conoscerli. Pochi testi come questo hanno contribuito a plasmare e diffondere la fede evangelica, dapprima in Germania, poi nel mondo intero. Un capolavoro teologico e letterario, un classico della spiritualità cristiana, in ogni tempo: anche e proprio nella nostra epoca secolarizzata.
Padre Jaroslaw Ciececki è nato il 15 ottobre 1968 a Niegowic, vicino Cracovia, dove Giovanni Paolo II svolse il primo anno di ministero sacerdotale come curato.
Dopo gli studi superiori è entrato in seminario a Lodz e ha conseguito la laurea in Teologia presso l'Accademia Teologica Cattolica di Varsavia.
Ordinato sacerdote nel 1993, ha svolto il suo ministero in Kazakistan, quindi in Ucraina, in Russia e a Mosca.
Giornalista, è autore di diversi film documentari e programmi religiosi. Fondatore dell'agenzia televisiva "Vatican Service News", ha scritto il libro Il curato di Niegowic Don Karol Wojtyla.
Ha partecipato a numerosi viaggi apostolici con san Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI.
Ha fondato numerosi gruppi di preghiera legati a san Charbel diffusi in diversi paesi europei.
"Papa Francesco ci offre delle catechesi sui sacramenti, che sono le arterie in cui scorre la linfa vitale della grazia nel corpo mistico di Cristo, che è la Chiesa. Per mezzo di essi viviamo e cresciamo nella comunione con Dio realizzata in Gesù, sacramento di Dio, "ponte" fra il cielo e la terra. Immagine di quest'alleanza è l'arcobaleno apparso dopo il diluvio universale, segno della ristabilita amicizia tra Dio e gli uomini (Gen 9,13). I sette colori dell'arcobaleno fanno pensare ai sette sacramenti, che esprimono l'alleanza nuova e definitiva che Dio stringe con la Chiesa in Gesù morto e risorto. I sacramenti sono gesti di Gesù che agisce per mezzo della Chiesa. Per questo diciamo che il sacramento è un'azione sacra per eccellenza, segno efficace della grazia espressa dal segno. Senza sacramenti non c'è crescita spirituale, poiché essi donano e aumentano la grazia che ci santifica. E non dimentichiamo che la grazia santificante richiama il concetto di bellezza; la bellezza dell'anima che vive in comunione con Dio e i fratelli. La bellezza di Dio che è Amore." (Monsignor Giovanni D'Ercole, dalla Presentazione)
Questo testo del Vangelo di Marco è adatto soprattutto ai giovani e a chi è lontano dalla Chiesa, e a chi, seppur credente, sta attraversando un momento di indifferenza e di sfiducia.
Consolare chi piange, curare chi è ferito, incitare chi sta giocando, nutrire chi ha fame, inseguire chi scappa, ascoltare chi ha bisogno, parlare con chi ci è accanto... Sono tante le cose che riempiono la giornata di un animatore durante l'oratorio estivo. Ma quando la sera, stanchi, accaldati e felici, ci guardiamo indietro, avvertiamo il desiderio di qualcosa che tenga insieme le mille attività di una giornata così. In questo quaderno troverai ogni giorno una provocazione, a partire dalla Parola di Dio, per misurare di che cosa il tuo cuore è veramente affamato!
Il testo parte dalla constatazione che è da considerare finito il tempo della catechesi di massa, fatta a un gruppo considerato come indifferenziato e al quale ci si rivolge con un annuncio stabilito su una media. I ragazzi, oggi, incontrano la fede e la comunità ecclesiale attraverso i lineamenti concreti di persone che ne prendono a carico la storia e l'educazione. Questo libro è utile per riflettere e lavorare in quest'ottica, per far emergere nei catechisti il senso e il desiderio del rinnovamento. Le schede che indicano il modo di procedere secondo lo stile del laboratorio sono un invito a continuare a ricercare con creatività la strada della catechesi svolta "al ritmo della Chiesa".
La professione di fede è una riscoperta personale e profonda dei doni ricevuti nei sacramenti. Perché i doni che il Signore Gesù ci dà sono per sempre, ma non sempre noi siamo capaci di coglierne la ricchezza. Allora, ciascuno è chiamato a vivere la propria fede come membro della comunità, mettendo Gesù al centro della propria vita e del proprio futuro. Il progetto "Evangelizzare oggi" è dedicato a educatori, catechisti e operatori pastorali, e questo terzo volumetto affronta il processo fondamentale della professione di fede. Nell'uscita da sé (fede), si entra in una prospettiva relazionale (comunità) che il noi continuamente rigenera (adulti) vivendo e operando nella prospettiva del prendersi cura (accompagnamento). I testi sono di Gianfranco Calabrese, Pierpaolo Triani e Veronica Donatello. Ciascun volumetto, curato da Valentino Bulgarelli e Dino Pirri, è scritto a partire dall'esperienza diretta ed è rivolto a parroci, catechisti e operatori pastorali come supporto semplice e molto fruibile nel lavoro di evangelizzazione e catechesi.
L'uomo moderno sembra capire sempre di più il mondo che lo circonda ma comprende sempre meno se stesso. Questo studio vuole fare il punto sulle regole fondamentali che stanno alla base di una responsabile consapevolezza della sfera fisica, dell'identità sessuale e della sessualità umana indicando i criteri per ottenere la vera maturità in questi ambiti.
Nella storia universale del teatro un ruolo tutt'altro che marginale va riconosciuto alle pratiche sceniche messe in atto nel Centro e Sud America dai padri missionari nel corso della loro azione evangelizzatrice svolta nell'età coloniale. Ciò soprattutto in relazione alle dinamiche attuative rispondenti a necessità di persuasione e comunicazione. Gli stessi sincretismi, al di là delle valenze etno-antropologiche, vanno visti come apporti originali alla pratica teatrale, legittimamente riconducibili a princìpi fondamentali del fare teatro. È quanto i padri francescani (nella prima stagione della colonizzazione) e i gesuiti (successivamente) seppero mettere in atto con modalità diverse, ricorrendo anche alla partecipazione attiva degli indios, dei quali seppero valorizzare cultura e tradizioni, oltre che le doti artistiche, in particolare nel campo della musica e della danza. All'opera di questi uomini, rimasti in buona parte nell'anonimato, il volume rivolge quell'attenzione utile a meglio comprendere molteplici significati dell'arte scenica, in un contesto estraneo alla visione eurocentrica del teatro borghese.