Chi accompagna un malato terminale negli ultimi giorni della vita deve affrontare questioni etiche legate fondamentalmente al tema dell'autodeterminazione: quanto può e deve sapere il malato riguardo al proprio stato, come e quando bisogna informarlo, quali decisioni possono essere lasciate ai parenti. Si tratta di situazioni terribilmente complesse, che lasciano spesso nell'operatore sanitario la sensazione di non aver fatto tutto quanto era in suo potere per alleviare le sofferenze del malato e per rispettare la sua volontà. Il libro esamina nel dettaglio una serie di casi clinici realmente avvenuti e risponde alle domande proposte dagli operatori analizzando nel concreto i comportamenti possibili.
La medicina è senza ombra di dubbio una delle più alte e nobili espressioni dell'agire umano, poiché si avvale di conoscenze diverse e le integra con l'imperativo morale della tutela del prossimo. Tuttavia, come il concetto di benessere è in continua trasformazione, allo stesso modo lo statuto della medicina si sta evolvendo. Il presente volume illustra i mutamenti in atto nella percezione del concetto di salute e nella definizione dei parametri di qualità dell'intervento sanitario, e delinea un quadro di riferimento delle esigenze latenti o emergenti nel paziente alla luce della nuova consapevolezza di diritti e bisogni. L'obiettivo è quello di promuovere una medicina della scelta, che dia importanza alla libertà individuale.
La cultura della prevenzione è universalmente riconosciuta come strumento essenziale per il contenimento dei costi sociali e individuali che ogni evento sinistroso comporta. Sul piano etico, come su quello economico, si rivela pertanto auspicabile l'elaborazione di progetti globali di prevenzione che possano articolarsi in momenti diversi. Diffondere la cultura della prevenzione è un dovere morale, e questo lavoro, realizzato con il contributo di specialisti in discipline diverse, definisce gli ambiti entro cui avviare la discussione e operare in concreto.
Il presidente del movimento per la vita propone in questo saggio una lettura dell'«evento rimosso», il referendum sull'aborto del 1981, alla luce dell'attuale situazione culturale e politica, al fine di ricercare fili sotterranei di speranza per una ricostruzione dell'intero orizzonte civile. La ricomposizione dei cattolici in nome dei diritti umani è auspicata non per contrapporsi alla società nel suo complesso, ma, al contrario, per offrire un contributo di crescita morale e civile a beneficio di tutti (pp. 320).
Approfondito dibattito sul diritto alla vita in relazione alla dignita della persona, ai diritti dell'uomo e nelle conseguenze che si prospettano in famiglia e in societa. Le discussioni contemporanee sull'aborto, sull'eutanasia, sul diritto alle cure e sulla sperimentazione sull'uomo, pongono in maniera sempre piu pressante la necessita di una definizione della vita e della natura umana. Il volume raccoglie una serie di autorevoli contributi sull'argomento, proponendo una seria e stimolante riflessione non solo sul piano teologico e morale, ma anche giuridico e culturale.
Il presente studio, accurato e documentatissimo, si distende in tre parti. La seconda (e centrale) parte è dedicata alla riflessione etica e bioetica contemporanea sull'aborto; essa a sua volta, per poter essere adeguatamente compresa, rimanda a una lunga tradizione morale, filosofica e teologica, che è oggetto di studio nella prima parte del volume. Le più radicali questioni etiche sul tema sono quindi affrontate nella terza e ultima parte, a partire dalle riflessioni di autori come Ricoeur, Lévinas e Marcel che nel ridare valore all'esperienza e all'esistenza, forniscono elementi istruttivi in vista di una interpretazione del senso in gioco in un dibattito come quello sull'aborto. Tra questi spicca il rimando all'evento dell'attività sessuale e del matrimonio, dunque della generazione e all'interpretazione del senso che ha 'volere' un figlio.
atti in inglese della v assemblea della pontifica accademia della vita (vaticano dal 24 al 27 febbraio 1999)