Il volume della Fondazione Lazzati è frutto di un lavoro di incontri di studio, approfondimento e confronto realizzati con un gruppo di giovani, per rileggere l'insegnamento di Giuseppe Lazzati e riflettere su come il messaggio del professore fosse ancora attuale. In particolare, ci si è interrogati sul senso dell'impegno socio-politico, per non lasciare che tale ricchezza andasse perduta, provando a ragionare in modo comunitario su come potrebbe essere una formazione socio-politica. Pensare insieme comporta la fatica dell'ascolto, l'umiltà di confrontarsi e perfezionare il proprio ragionamento, la pazienza per i tempi che si allungano. Ma questa modalità produce contributi ben radicati nel terreno, non costruiti sulla sabbia dell'emozione del momento, in grado di affrontare la temperie della discussione e di concorrere stabilmente all'edificazione della città dell'uomo. «La formazione all'impegno socio-politico non è nella top ten del gradimento dei giovani o tra le priorità del mondo cattolico. Ma se si riveste della capacità profetica richiamata da papa Francesco in Laudato si' e Fratelli Tutti essa appare un modo per abitare il mondo. Impegnarsi è mettersi in gioco perché le scelte quotidiane si trasformino in responsabilità per i fratelli e per le creature dono di Dio creatore. Un giovane ha bisogno di scoprire non solo chi è, ma "per chi è". Nello spendersi trova risposte agli interrogativi profondi della sua vita. Allora si capisce che la sfida da giocare è a livello intergenerazionale. Un investimento sui giovani è un segno che il vento dello Spirito sta soffiando sulla Chiesa e sul mondo».
Le persone in attesa di un organo sono in numero superiore rispetto agli organi a disposizione. Alcuni pazienti muoiono in lista di attesa. Quali i criteri per assegnare un organo? Cosa fare per aumentare la disponibilità di organi? Fino a che punto offrire ai pazienti organi che presentano dei rischi? Si possono utilizzare criteri meritocratici per determinare la lista di attesa? Domande complesse e drammatiche, che quotidianamente si pongono agli operatori, ai pazienti, alle loro famiglie coinvolti nel processo del trapianto. Domande che al contempo riguardano l'intera cittadinanza, sia perché ciascuno è un potenziale donatore e un potenziale ricevente, sia perché i criteri utilizzati devono essere pubblici, trasparenti, condivisi, verificabili. Questo volume raccoglie casi realmente accaduti, in cui emergono i quesiti sopra esposti, nel tentativo di darne risposte argomentate. I trapianti sono un caso paradigmatico: in essi si riassumono, anticipandoli, problemi che riguardano l'intera pratica medica. Per questo contenuti e metodo proposti nel volume possono applicarsi alle diverse discipline sanitarie e alla medicina nel suo insieme. La medicina del futuro sarà sempre più chiamata non solo a spiegare ciò che fa, ma perché lo fa.
Psichiatra e criminologo, Massimo Picozzi è responsabile scientifico del Laboratorio di Analisi e Ricerca sul Crimine (LARC) dell'Università Carlo Cattaneo (LIUC) di Castellanza. In veste di perito e consulente, si è occupato dei casi di cronaca italiana più clamorosi degli ultimi anni: dall'omicidio di suor Laura Mainetti a Chiavenna al delitto di Erika e Omar a Novi Ligure, dal serial killer di Padova, Michele Profeta, alla morte di Desirée Piovanelli a Leno, dall'omicidio di Samuele Lorenzi a Cogne al recente caso delle "Bestie di Satana".
I grandi progressi della medicina e della tecnologia dischiudono scenari nuovi che coinvolgono, a diverso titolo, sia coloro che operano nelle professioni mediche e sociali sia coloro che a essi si rivolgono. Questo volume, promosso dal Centro di Formazione Permanente Mons. Luigi Moneta dell’Istituto Sacra Famiglia e dalla Sezione di Milano del Centro di Bioetica dell’Università Cattolica, riprende le lezioni e i contenuti del Corso in Bioetica da loro organizzato, mantenendone pertanto lo stile e il carattere. Il testo, infatti, è pensato come un percorso formativo che, tracciando i fondamenti etico-antropologici del ragionamento morale in bioetica, indichi alcuni criteri e ricadute operative rispetto a temi particolarmente problematici.
Pur rivolgendosi agli operatori socio-sanitari che prestano la loro cura a persone con deficit fisici e psichici, ai pazienti, alle loro famiglie e agli amministratori degli Istituti di cura, il testo è pensato anche per tutti coloro che sono interessati alle tematiche bioetiche e vogliono comprenderle più da vicino, allo scopo di rendere omaggio all’intrinseca dignità di ogni singola persona umana.