Ognuno di noi è una piccola parte della natura da cui troppo ci siamo distaccati. L'umanità guarda al mondo circostante non come a una parte di sé ma come a 'altro' da considerare soltanto per lo sfruttamento di ricchezza e di energie. Solo prendendo coscienza che ognuno di noi è una piccola, intima parte della natura, allineandoci ai suoi ritmi e alle sue periodicità, possiamo recuperare gli enormi poteri che possono derivarne ed essere riattivati in ognuno di noi. In ogni capitolo di questo libro vi sono esercizi, meditazioni e antiche tecniche descritte in modo che siano accettabili dagli individui moderni. Non verrà proposto isolamento in luoghi reconditi per incontrare la natura né di sborsare denaro per equipaggiamenti strani. Basterà dedicare un po' di tempo a una sorta di lavoro mentale, fisico e spirituale per riscoprire, all'interno di sé talenti inaspettati e un senso di tranquillità interiore.
L'edizione dei testi qui editi tramandati da quattro codici conservati presso l'Archivio generale dell'Ordine a Roma (IV.2, IV.14, IV.16, IV.19) comprende: 1. Registrum (1469-1483) di fr. Giovanni de Curte; 2. Registrum (1484-1485) di fr. Bartolomeo Comazio; 3. Registrum (1507) di fr. Giovanni Clérée; 4. Registrum (1520-1522) di fr. Geronimo de Peñafiel; 5-6. Registrum I (1523) e Registrum II (1524) di fr. Antonio da Ferrara. Un dettagliato indice finale chiude il volume.
Dopo una panoramica storico culturale sulla civiltà egizia e sulle vicende che ne hanno contrassegnato le diverse epoche dal 10.000 a.C., l'autrice tratta delle credenze religiose degli antichi egizi, ne enumera le varie divinità, con caratteristiche ed attributi di ognuna, e ne descrive i diversi culti. Espone infine le qualità proprie del sacerdote-mago e i riti magici che venivano eseguiti per le più svariate esigenze e finalità. Spiega il simbolismo e lo scopo degli amuleti e riporta le formule rituali da recitare nelle operazioni magiche.
Edizione critica del Regestum actorum regiminis Rmi. P. Fr. Thomae de Vio Caietano primum così come ci è stato tramandato dal codice manoscritto IV.18 conservato a Roma nell'Archivio generale dell'Ordine. Un articolato indice finale consente un'agevole consultazione dell'opera.
Edizione del Registrum così come ci è stato tramandato dalla copia trascritta nel 1752 e conservata a Roma presso l'Archivio generale dell'Ordine (Regestum actorum regiminis reverendissimi p. fr. Raymundi de Vineis Capuani, IV.1). Un articolato indice finale consente un'agevole consultazione dell'opera.